Rating ESG

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Banfi migliora il proprio rating ESG: un traguardo di sostenibilità riconosciuto

 

Nel panorama della sostenibilità aziendale, il Rating ESG rappresenta un indicatore chiave per valutare l’impegno di un’impresa nei confronti dell’ambiente, della società e della governance. Banfi ha confermato anche per il 2023 il miglioramento del proprio rating ESG che si attesta a BBB corrispondente ad una fascia di performance alta.

L’inizio ed il percorso di Banfi con il Rating ESG

Nel 2022, l’Azienda ha intrapreso un percorso rigoroso di autovalutazione del proprio impatto ambientale, sociale e di governance, affidandosi a Cerved Rating Agency. Questo processo ha permesso di misurare l’allineamento dell’azienda con le migliori pratiche internazionali in materia di sostenibilità, fornendo una visione chiara delle aree di forza e di quelle che necessitavano di miglioramenti. Il primo confronto con il settore “Wine Producers”, basato sui dati aggregati per l’anno 2021, aveva già posizionato Banfi sopra la mediana del settore, con un rating di BB. Tuttavia, consapevole delle aree in cui era possibile migliorare, Banfi ha lavorato intensamente per ottimizzare le proprie performance. Il miglioramento del rating a BBB nel 2022 è il frutto di interventi mirati e di un impegno costante su più fronti. Sul piano ambientale, Banfi ha compiuto significativi passi avanti nel calcolo delle emissioni Scope 1 e Scope 2, grazie anche alla collaborazione con l’Università di Siena. Le valutazioni condotte nel 2024 hanno evidenziato un incremento dello score ESG all’interno della classe di rating BBB confermata anche per il 2023.

I risultati raggiunti aiutano l’azienda a migliorare costantemente le proprie performance e ad approfondire il proprio impatto positivo sul territorio, sulle persone e sull’ambiente. Con una visione orientata al futuro, Banfi mira a rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento nel settore vinicolo, puntando a conquistare livelli ancora più alti di sostenibilità. Il percorso è chiaro: un impegno continuo e una dedizione alla qualità che non solo elevano gli standard aziendali, ma contribuiscono a un futuro più sostenibile per tutti traducendo con i fatti il proprio “claim” for a better wine world.

Chef Domenico Francone

“Durante la mia infanzia mi piaceva accompagnare il nonno in campagna, dove lui coltivava l’orto, produceva il vino e l’olio, e dove aveva anche un piccolissimo allevamento di bestiame. Ciò che mi affascinava di più, però, era al ritorno a casa: la preparazione dei piatti con quegli stessi ingredienti appena raccolti. Le orecchiette alle cime di rapa sono il piatto che ha fatto scoccare in me la scintilla. Ma nei miei ricordi d’infanzia ci sono anche le domeniche baresi, città di origine di mio padre, condite da vere e proprie abbuffate di pesce acquistato dai pescatori al ritorno dal mare”.

Molto legato alla sua terra di origine, è così che lo Chef Domenico Francone ama presentarsi.

 

 

La storia dello Chef Domenico Francone

 

La sua prima esperienza nel mondo della ristorazione, già ai tempi della scuola secondaria, è nella pasticceria, una disciplina che lo ha sempre affascinato.

Il suo percorso lavorativo lo porta a viaggiare e a fare esperienze in prestigiosi ristoranti sia italiani che internazionali. Arriva in Toscana, presso Il Ristorante di Banfi, una Stella Michelin, nel 2008.

In seguito alla chiusura del ristorante, lo Chef Domenico Francone, si trasferisce a Londra dove lavora al ristorante stellato Apsleys di Heinz Beck. Un momento magico ed estenuante allo stesso tempo, che fa nascere in lui il desiderio di continuare a viaggiare, ma che innesca anche una forte nostalgia di tornare in Toscana, sua terra di adozione.

Ed è qui che Banfi gli offre una seconda opportunità: divenire Executive Chef de La Taverna.

Oltre a seguire La Taverna, supportato da una brigata di talento sia in sala che in cucina, lo chef Domenico Francone riapre anche l’altro ristorante, La Sala dei Grappoli, portandolo alla conquista della Stella Michelin nel 2020.

 

 

Le parole dello Chef a seguito dell’ottenimento della Stella Michelin

“L’arrivo della Stella Michelin è una grande conquista che premia il nostro immenso lavoro e la nostra enorme passione. Una conquista che si rinnova ogni giorno, quando proviamo a raccontare ai nostri ospiti la varietà di gusti e colori della cucina italiana, cercando di esaltarne le infinite potenzialità”.

 

Target SDG

Target SDG intrapresi da Banfi: Territorio, garantendo sistemi di produzione sostenibili; Persone, promuovendo politiche orientate alla creazione di un lavoro dignitoso; Ambiente migliorando la qualità dell’acqua e riducendo l’inquinamento; Qualità, applicando pratiche agricole che aiutino a conservare gli ecosistemi.

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La qualità

L’attenzione per una produzione di eccellenza rappresenta un elemento distintivo dell’agire di Banfi così come l’attenzione a soddisfare il bisogno del consumatore, garantendo qualità e sicurezza dal punto di vista alimentare.

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L’ambiente

Fin dalla sua fondazione Banfi ha realizzato un sistema produttivo rispettoso dell’ambiente sviluppando le proprie attività in armonia con la realtà circostante.

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Le persone

Banfi riconosce la centralità delle persone per lo sviluppo e la crescita aziendale e ritiene fondamentale garantire le migliori condizioni lavorative per supportare il benessere nell’ambiente di lavoro.

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Il territorio

Il progetto sul territorio, realizzato in collaborazione con l’Unità di Ricerca per la viticoltura del CREA e la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, ha l’obiettivo di valutare gli aspetti fitosanitari, agronomici ed enologici di alcuni promettenti genotipi ottenuti da incrocio o da selezioni di varietà di vite che hanno manifestato elevati standard qualitativi e/o caratteri di ridotta sensibilità alle principali fitopatie fungine.

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Jazz & Wine in Montalcino 2023: tutte le informazioni

Oggi, dopo il grande successo dell’anno scorso, ritorna il Jazz & Wine in Montalcino, la suggestiva rassegna musicale che riscalda le notti estive di questo incantevole borgo con le note calde del jazz e l’armonia dei vini più prelibati. Affascinante incontro tra musica e vini di prestigio, il festival apre le porte a un’esperienza enogastronomica e musicale senza pari. Gli appassionati avranno l’opportunità di deliziarsi con i più raffinati vini toscani, scoprire le storie delle antiche cantine e apprezzare dal vivo le stelle del jazz.

 

Jazz & Wine: le date

 

Come ogni anno per il Jazz & Wine, le date sono quelle della settimana centrale di luglio: dal 18 al 22 luglio artisti del panorama musicale internazionale calcheranno il palco del festival, giunto quest’anno alla sua 26° edizione, con performance musicali di altissimo livello a partire dalle ore 21.45.

L’organizzazione è affidata al direttore artistico Giampiero Rubei, che da anni si fa portavoce delle tendenze musicali più apprezzate dal pubblico, alla famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma, al Comune di Montalcino e a Castello Banfi, la storica azienda vinicola promotrice da sempre di iniziative culturali che mirano alla valorizzazione del territorio.

 

 

Jazz & Wine in Montalcino 2023: il programma

Il Jazz & Wine in Montalcino 2023 offre un programma ricco di eventi e di ospiti italiani e stranieri. Ecco il dettaglio delle giornate.

 

Eventi – 18 luglio

La prima serata del Jazz & Wine in Montalcino 2023 avrà come cornice d’eccezione l’incantevole e suggestivo Castello Banfi, nel cuore di Poggio alle Mura. Quest’antica fortezza medievale ospiterà una delle stelle più brillanti del panorama jazz internazionale, la straordinaria Eliane Elias, The Bossa Queen, che riscalderà i cuori di tutti gli spettatori con brani dal suo nuovo album “Quietude”. La virtuosa del piano dalla voce calda e sensuale sarà accompagnata sul palco del Jazz & Wine di Montalcino da Marc Johnson al contrabbasso, Leandro Pellegrino alla chitarra e Rafael Barata alla batteria.

 

Eventi – 19 luglio

La seconda serata si sposterà alla Fortezza di Montalcino, un’altra bellissima cornice dal sapore medievale, che darà il suo benvenuto a un virtuoso della chitarra che ha da tempo toccato gli animi degli appassionati di jazz e non solo: Mike Stern Band. Accompagnato da Lemi Stern (chitarra elettrica, ngoni, voce), Bob Franceschini (sax), Jimmy Haslip (basso elettrico) e Dennis Chambers (batteria), porterà sul palco del Jazz & Wine in Montalcino 2023 l’atmosfera fusion dei suoi brani più famosi.

 

Eventi – 20 luglio

Il Jazz & Wine continua con un programma d’eccellenza, che porta per la prima volta in Europa l’icona del jazz internazionale Peter Erskine Quartet, che si esibirà alla Fortezza di Montalcino con Alan Pasqua (pianoforte), Darek Oles (contrabbasso) e George Garzone (sax).

 

Eventi – 21 luglio

L’anima internazionale del Jazz & Wine in Montalcino si respirerà anche venerdì 21 luglio con una tappa imperdibile del cinquantesimo anniversario e tour finale dei The Manhattan Transfer, un gruppo che da decenni regala emozioni con il suo stile unico e il virtuosismo dei suoi membri.

 

Eventi – 22 luglio

Sabato 22 luglio i partecipanti al Jazz & Wine avranno il piacere di ascoltare dal vivo i Tiromancino, che durante il loro Summer Tour faranno tappa alla Fortezza di Montalcino per regalare un turbine di emozioni con vecchi e nuovi brani.

 

Eventi – 23 luglio

Infine, domenica 23 luglio si esibirà la straordinaria cantautrice Noa (alias Achinoam Nin). Con una sensibilità ineguagliabile e la rara capacità di intrecciare generi e linguaggi musicali, Noa incarna la quintessenza stessa del jazz internazionale. Le sue note avvolgeranno gli spettatori in un abbraccio emozionale, trasportandoli in un viaggio musicale indimenticabile. 

 

Dove mangiare e dove alloggiare nelle date del Jazz & Wine 2023

 

In questo suggestivo programma dedicato alla musica e all’anima jazz di Montalcino, un posto d’onore lo avranno il vino e le realtà vinicole della zona, che costituiscono l’altra parte dell’anima di questo incantevole borgo. Oltre alle degustazioni che accompagneranno le esibizioni musicali infatti, il Jazz & Wine 2023 è anche l’occasione per scoprire i segreti delle più rinomate cantine e ammirare le bellezze della campagna Toscana.

 

 

Dove soggiornare

 

 

Quale location migliore per soggiornare durante il Jazz & Wine in Montalcino se non il prestigioso Castello Banfi Wine Resort, che ospita la serata di apertura del festival? 

L’intero complesso del resort è dedicato al benessere, al relax e alle eccellenze enogastronomiche della regione. Gli ospiti potranno soggiornare presso l’Hotel Il Borgo, dove l’architettura medievale incontra la raffinatezza degli arredi, il fascino di sale e ambienti d’altri tempi incontra il comfort e la tecnologia dei giorni nostri, e dove la professionalità e la cortesia dello staff esprimono al meglio la tradizionale ospitalità toscana.

 

 

Attività 

 

 

Oltre ad assistere al Jazz & Wine, il programma di chi visita Montalcino in questo periodo può arricchirsi di meravigliose opportunità, come le passeggiate a cavallo tra le colline, la visita alle cantine e ai vigneti, o l’incontro con le delizie culinarie della tradizione toscana presso La Taverna o presso il ristorante La Sala dei Grappoli.

Il soggiorno presso il Castello Banfi Wine Resort vi permetterà dunque di ritrovare l’armonia e la serenità necessarie per immergersi completamente nelle suggestioni musicali degli appuntamenti serali del Jazz & Wine in Montalcino. Un’esperienza senza eguali, dove musica, vini di eccellenza e il fascino delle colline toscane si uniscono in una sinfonia di emozioni.