Presentazione del libro: la ricerca dell’eccellenza

Montalcino, 5 dicembre 2007 – Vino e scienza, un binomio inscindibile quando si parla di qualità. Tra le cantine italiane che per prime hanno compreso l’importanza di stringere accordi con le più importanti università del Paese, per l’attuazione di ricerche scientifiche in vigna ed in cantina, c’è Castello Banfi, l’azienda leader del Brunello di Montalcino.

Seguendo il filo conduttore del proprio impegno per l’eccellenza, Banfi ha oggi raccolto in un prestigioso volume oltre 20 anni di studi svolti in collaborazione con le Università di Milano e di Pisa. Il libro, affronta in modo tematico, le linee di ricerca applicata che hanno contraddistinto l’operatività quotidiana della Castello Banfi nel corso della sua intensa, seppure breve, storia.

Presentazione del libro: “La ricerca dell’eccellenza”

“La Ricerca dell’Eccellenza”, una limited edition che non sarà in vendita ma diventerà una preziosa strenna natalizia per alcuni selezionati addetti ai lavori del mondo del vino, sarà presentato il 6 dicembre a Roma, nella sede dell’Enciclopedia Treccani, una autorevole e insolita location che solo in rarissime circostanze ha aperto le sue porte al pubblico.

Nell’occasione interverranno alcuni tra i più noti esperti di enologia del Belpaese, come il professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, che illustrerà le importanti ricerche iniziate a Castello Banfi nei primi anni ’80 proprio con la sua collaborazione.

Ci sarà poi il professor Amedeo Alpi, docente dell’Università di Pisa; con il professor Sergio Miele del Dipartimento di Agronomia del medesimo ateneo, Castello Banfi ha, infatti, stipulato da anni una convenzione di ricerca per lo studio delle principali tematiche agronomiche.

Il professor Carlo Cannella, celebre nutrizionista, parlerà del rapporto tra vino e salute: secondo le più recenti scoperte internazionali, infatti, il moderato consumo di vino è considerato un elemento importante per la prevenzione di numerose patologie. Infine il filosofo Tullio Gregory che tratterà del benessere dell’età moderna, con l’importante ruolo svolto dal vino nella nostra alimentazione.

Insieme ad Enrico Viglierchio, direttore generale di Castello Banfi, interverrà l’autorevole professor Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL.

Il significato del libro

Questo libro vuole essere un riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito all’affermazione di Castello Banfi, plasmando un materiale di partenza, il territorio di Montalcino, che aveva in sé grandi potenzialità, ma poco espresse e soprattutto non riconosciute a livello mondiale.

Il volume tratta di risorse naturali e genetiche (clima, suoli e paesaggi del territorio dell’azienda, la zonazione viticola, la selezione clonale del Sangiovese, la vite selvatica e le origini delle varietà coltivate), dell’evoluzione della tecnologia produttiva nel vigneto (gestione agronomica del suolo, fasi dello sviluppo aziendale nelle tecniche colturali, irrigazione, controllo delle infestanti), della valorizzazione dell’uva (i profumi del vino, il rapporto legno/vino, la cantina vista nel suo divenire), e della Social Responsibility (con riferimento alle certificazioni ottenute da Castello Banfi).

I grandi vini banfi ai top delle principali guide italiane

Siamo giunti al consueto  appuntamento con le recensioni delle più importanti guide italiane del vino ancora una volta puntuali nel decretare le etichette protagoniste durante il 2007.

Per quanto riguarda Banfi, grande successo per i nostri vini più moderni ed “internazionali”, come i  pluri-premiati SummuS ed ExcelsuS, ma anche e finalmente, il giusto riconoscimento al nostro Mandrielle Merlot, ai vertici anch’esso dalla più qualificata critica ufficiale.

Negli ultimi anni il nostro team tecnico ha lavorato moltissimo sulla famiglia dei monovarietali, con alcune innovazioni sia in campagna che in cantina che hanno consentito una più autentica ed elegante espressione del frutto.

I grandi vini banfi ai top delle principali guide italiane

I “3 bicchieri” attribuiti dalla guida “Vini d’Italia” di Gambero Rosso & Slow Food al Mandrielle 2004 decretano e certificano, quindi, il successo di questa nuova filosofia produttiva.

Anche quest’anno, come lo scorso, trasversali apprezzamenti nelle guide dell’Associazione Italiana Sommelier, di Maroni e di Veronelli per i nostri due SuperTuscan-gioiello che nella splendida vendemmia 2004 raggiungono un picco qualitativo eccezionale.

Il nostro Brunello 2002 è stato inoltre giudicato da Wine Spectator il migliore tra tutti i brunelli prodotti, ed ha ottenuto ben 4 stelle su Decanter.

Una produzione, quella di Banfi, che sia nelle grandi annate così come nelle piccole, sia con le grandi denominazioni che con i vini più moderni, si distingue per una qualità difficilmente eguagliabile.