Castello Banfi Poggio all’Oro 2004 ha conquistato gli ambiti Tre Bicchieri nell’edizione 2011 della guida del Gambero Rosso

Oramai è ufficiale: il Poggio all’Oro 2004 ha conquistato uno dei premi più prestigiosi nel mondo del vino, i Tre Bicchieri nell’edizione del 2011 della Guida Vini d’Italia edita dal Gambero Rosso.

Castello Banfi Poggio all’Oro 2004 ha conquistato gli ambiti Tre Bicchieri nell’edizione 2011 della guida del Gambero Rosso

“Gradito ritorno ai Tre Bicchieri per il Brunello Poggio all’Oro Riserva ’04, proposto per la prima volta dopo il millesimo ’99. Molto elegante, ha naso intenso, con note balsamiche e di confettura di more e ciliegie. I tannini sono levigati, la progressione avvincente, per un finale di grande persistenza.”

—Gambero Rosso Vini d’Italia 2011

Il Poggio all’Oro Brunello di Montalcino Riserva DOCG, è una rarità, prodotto solo nelle annate eccellenti. Prima dell’annata premiata, la 2004, la prestigiosa Riserva è stata prodotta solo nove volte dal 1985, primo anno di produzione.

Joseph Perrier: due nuovi millesimati per la pregiata Maison di Champagne

Esattamente ad un secolo di distanza dalla produzione del primo millesimé, la Maison di Champagne Joseph Perrier lancia due nuove, pregiatissime cuvée millesimate, un Rosé ed un Blanc de Blancs.

La prima annata disponibile sarà la 2002, una vendemmia eccezionale che ha prodotto champagne molto fruttati, con note aromatiche intense e persistenti e dalla personalità molto forte.

Joseph Perrier: due nuovi millesimati per la pregiata Maison di Champagne

Grande attenzione è stata prestata al packaging, le due nuove etichette, infatti, saranno presentate in una bottiglia davvero unica, che rievoca quelle usate in piena epoca vittoriana.  Jean-Claude Fourmon, proprietario di Joseph Perrier, ha preso spunto da una bottiglia della Maison risalente agli anni intorno al 1860, etichettata “Ay Mousseux” – in quel periodo, infatti, il termine Champagne non veniva usato in modo regolare.

La bottiglia ha uno stile assolutamente esclusivo e due caratteristiche che la contraddistinguono: presenta, infatti, un fondo piatto e delle bolle decorative intorno alla base.

La Cuvée Blanc de Blancs Millésimée 2002 e la Cuvée Rosé Millésimée 2002 saranno presentate il prossimo 4 ottobre in una degustazione-evento che si terrà all’interno delle suggestive mura di Castello Banfi.

Le due nuove etichette, disponibili a partire da Natale 2010, vanno ad affiancarsi alle preesistenti Cuvée Royale Brut Millesimée e alla Josephine, che insieme alle Cuvées Royale Brut, Demi-Sec, Rosé e Blanc de Blancs completano l’intera gamma dello Champagne Joseph Perrier, distribuito in esclusiva in Italia da Banfi Distribuzione.

Le eccellenze di Castello Banfi… A Castello Banfi!

Un evento memorabile quello che si terrà il prossimo 15 settembre nella splendida cornice di Castello Banfi, in cui gli ospiti avranno la possibilità di degustare le prestigiose etichette firmate e distribuite dalla nota cantina montalcinese.

Le eccellenze di Castello Banfi… A Castello Banfi!

La degustazione avrà un andamento itinerante proprio all’interno delle mura medievali del Castello di Poggio alle Mura con tre diversi momenti di degustazione e confronto.

Infatti, si inizierà nel cortile del Castello con l’assaggio delle etichette dello Champagne Joseph Perrier, la pregiata Maison distribuita in esclusiva in Italia da Castello Banfi, in abbinamento con il sushi di Hiro (Osteria di Mezzo di Buonconvento).

Ci si sposterà poi all’interno del Museo del Vetro e della Bottiglia, dove i grandi vini di Palari, la famosa azienda siciliana recentemente entrata a far parte della famiglia Banfi, saranno presentati insieme a piatti tipici della cucina siciliana.

La serata si concluderà nella magica atmosfera delle sale interne del Castello con una verticale di Poggio all’Oro, il pregiato Brunello di Montalcino Riserva prodotto da Banfi da un singolo vigneto e solo nelle annate ritenute eccellenti che sarà offerto in abbinamento a piatti tipici della cucina montalcinese preparati da Riccardo Cappelli, chef della Taverna Banfi.

Durante la serata, oltre al team Banfi, saranno presenti Jean Claude Fourmon e Salvatore Geraci rispettivaemnte proprietari della prestigiosa Maison Joseph Perrier e della nota cantina Palari.

Castello Banfi sul numero di settembre di Traveller, Condé Nast, edizione italiana

Castello Banfi è presente sul numero di settembre dell’edizione italiana di Traveller, la famosa rivista del gruppo Condé Nast dedicata ai viaggi.

Castello Banfi sul numero di settembre di Traveller, Condé Nast, edizione italiana

Ancora una volta, la rinomata tenuta montalcinese, famosa in tutto il mondo per i suoi vini ed in particolare per il Brunello di Montalcino, viene menzionata come una delle più esclusive cantine, dove poter assaporare in pieno la magica atmosfera della vendemmia e godere della serenità della campagna toscana, soggiornando presso l’esclusivo resort Il Borgo di Castello Banfi.

Erami toscani di Lee Marshall

In Toscana lo scenario degli hotel di campagna è cambiato molto rapidamente dal 1960, quando la guida Michelin per l’Italia non aveva indicato nemmeno una struttura nella zona del Chianti. Nonostante il boom delle strutture ricettive degli anni 1970, 1980 e 1990, la scelta si limitava in ogni caso all’agriturismo, inteso come vacanza in fattoria, o ad antiquate ville di campagne che fungevano da hotel. Negli ultimi anni però si è assistito alla nascita di alcuni resort e spa di lusso, ma anche a buone soluzioni di medio livello in cui gli ospiti ricevono un trattamento personalizzato e cordiale.

CASTELLO BANFI IL BORGO

Al centro della più estesa tenuta vitivinicola di Montalcino – fondata da uno dei principali importatori statunitensi  di vino alla fine degli anni ’70 – si erge un meraviglioso castello di epoca medievale. Appena fuori dalle sue mura si trova un grazioso borgo in cui vivevano i lavoratori della tenuta, trasformato adesso in un albergo di 14 camere. A prima vista potrebbe anche apparire un po’ troppo perfetto, ma la perfezione può anche rivelarsi molto piacevole, ed in questo Il Borgo riesce con grande eleganza.

Nelle case ristrutturate del borgo, affacciate sui due lati di un ripido viottolo, ci sono un paio di suite per ciascun lato, oltre ad una (perfetta per la luna di miele) ricavata all’interno di quella che era la scuola elementare del borgo.

L’arredatore di interni Federico Forquet ha optato per una versione colorata ma calda dello stile classico, originario, tipico delle case della campagna toscana, usando tinte ricche e motivi tessili floreali. I bagni (molti dei quali con vasca e doccia a pioggia di grandi dimensioni) sono molto spaziosi, e dotati di una linea cortesia personalizzata Castello Banfi e prodotta con le uve Sangiovese provenienti dai vigneti di proprietà.

La piscina esterna, pur se di piccole dimensioni, offre una vista straordinaria che dalla bassa Val d’Orcia arriva fino al Monte Amiata.

Il ristorante La Taverna, tradizionale e innegabilmente raffinato, è aperto anche di sera – momento meno affollato rispetto all’ora di pranzo.Il castello stesso fa parte dell’hotel, con una sala lettura riservata esclusivamente agli ospiti, in cui è possibile assaporare un aperitivo così come rilassarsi dopo cena, e con un chiostro tipicamente toscano dove si può sedere sotto una graziosa pergola. E nonostante il limitato numero di camere, i servizi offerti – inclusa una piccola sala fitness – sono da albergo a 5 stelle.

Castello Banfi Il Borgo: 00 39 0577 877700

www.castellobanfiwineresort.it

Doppie da €340

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La Taverna Banfi premiata con l’eccellenza di Wine Spectator

Montalcino, 3 Agosto 2010 – La Taverna Banfi è ancora una volta onorata di ricevere il prestigioso “Wine Spectator Magazine’s Restaurant Award of Excellence”, un premio attribuito in base alla carta dei vini di cui “offre un’eccellente selezione, unitamente ad un ottimo abbinamento con il cibo e ad un prezzo competitivo.”

Wine Spectator, considerata una delle più influenti riviste internazionali di settore, conferisce infatti ogni anno il premio di eccellenza a poco meno di 3.000 ristoranti in tutto il mondo.

La Taverna Banfi premiata con l’eccellenza di Wine Spectator

La Taverna, situata sotto le volte delle vecchie cantine del Castello medievale di Poggio alle Mura dove una volta riposavano le grandi botti di legno utilizzate per l’affinamento del Brunello di Montalcino, presenta i piatti della tradizione Montalcinese e toscana, esaltati dalla freschezza e dalla semplicità degli ingredienti del territorio.

La sua selezione di antipasti, primi piatti, carne, pesce e desserts, è infatti preparata secondo la tradizione locale e si ispira alla stagionalità dei prodotti tipici; sono disponibili menu degustazione a tre, quattro o cinque portate, così come un ricco menu à la carte.

Sempre aperta a pranzo, la Taverna Banfi apre le porte ai visitatori che hanno piacere di fermarsi anche a cena nel periodo compreso tra Aprile e Novembre. Da un lato della Taverna è tuttora possibile ammirare le segrete del castello, dove sono conservate le annate imbottigliate dal 1960 al 1970, mentre l’altro lato offre una vista mozzafiato sul paesaggio toscano sottostante.

Presso la vicina Enoteca è inoltre possibile degustare degli ottimi formaggi locali ed il classico prosciutto toscano in abbinamento ai vini della produzione Banfi. Importante è inoltre la selezione dei libri d’arte, dedicati al mondo del vino, alla cucina, alla storia e all’architettura toscana, così come i vari oggetti in ceramica,vetro e gioielli prodotti dai nostri artigiani locali.

I visitatori sono inoltre invitati a visitare il museo della Bottiglia e del Vetro, intitolato a Giovanni F. Mariani, che ospita la più vasta collezione privata di vetri romani del mondo, così come a partecipare alle visite guidate, disponibili quotidianamente, delle cantine Banfi.

La Taverna Banfi offre i propri servizi sia ai visitatori di passaggio, sia agli ospiti di Castello Banfi – Il Borgo, la struttura alberghiera adiacente al castello che offre 14 lussuosissime camere e suites.

All’interno delle mura del castello è infine possibile organizzare matrimoni o eventi speciali. Sono possibili prenotazioni contattando l’indirizzo e-mail reservation@banfi.it oppure attraverso il sito internet www.banfi.it.

Castello Banfi e il Jazz & Wine in Montalcino (XIII edizione)

Da Robin Eubanks agli Avion Travel, otto grandi concerti per celebrare il jazz e il grande vino.

Il “Jazz & Wine in Montalcino”, manifestazione tra le più longeve nel panorama musicale italiano, nasce nel 1998 dalla collaborazione tra Castello Banfi, la nota azienda vinicola di Montalcino, l’associazione culturale Jazz & Image di Roma ed il Comune di Montalcino. Anche questa XIII edizione proporrà, come consuetudine, una programmazione estremamente ricca ed eterogenea che spazierà su diversi linguaggi musicali, con una particolare attenzione alle grandi voci femminili del Jazz.

Mercoledì 14 luglio il concerto di apertura, che si terrà all’interno delle suggestive mura di Castello Banfi e che avrà come protagonista un quartetto di assoluto livello internazionale: Robin Eubanks with Pippo Matino 4tet, un incontro davvero speciale tra il grande trombonista americano ed uno dei più interessanti bassisti elettrici italiani.

Castello Banfi e il Jazz & Wine in Montalcino (XIII edizione): il programma

Dal 15 luglio il festival si sposterà, come tradizione, nella splendida Fortezza trecentesca di Montalcino con l’imperdibile “piano Solo” di Danilo Rea, uno dei protagonisti più eleganti e eclettici del panorama jazzistico e non solo. Maria Joao duo, il 16 Luglio, aprirà il trittico di voci femminili che accompagnerà tutto il primo weekend montalcinese. Portoghese di Lisbona, dal timbro peculiare e graffiante, vanta una pluriennale esperienza al fianco dei più grandi interpreti del jazz internazionale. Sabato 17 luglio tornerà sul palco montalcinese la splendida voce di Rossana Casale, accompagnata dal suo quartetto, con il progetto “The Wine Concert and Readings”, assolutamente in tema con lo spirito e con le radici del festival. La prima settimana si chiuderà il 18 luglio con Roberta Gambarini 4tet, una delle voci femminili più apprezzate ed affermate all’estero grazie alle sue innegabili capacità improvvisative e ad una tecnica interpretativa di livello assoluto.

Il Trio Mirabassi-Renzi-Parker aprirà, giovedì 22 luglio, la seconda settimana del festival con un concerto che si preannuncia come la perfetta fusione di tre grandi personalità del panorama jazz internazionale. Il 23 luglio sarà poi la volta di un altro grande trio di raffinata eleganza e di grande esperienza, il Pietropaoli-DeVito-Mazzariello con il loro concerto-tributo a Joni Mitchell.Il 24 luglio grande chiusura con l’orchestra degli “Avion Travel” che proporrà il meglio dei suoi ultimi lavori: Danson Metropoli e Nino Rota, l’amico magico.

Per il tredicesimo anno consecutivo due piaceri così intimi ed intensi, la musica jazz ed il grande vino di qualità, celebrano con crescente successo il loro entusiasmante incontro a Montalcino, città simbolo del Brunello.

Per informazioni contattare: Pro-Loco Montalcino – tel. 0577 849331 – Email: info@prolocomontalcino.it

Marketing Banfi – tel. 0577 840 111- Email: marketing@banfi.it

Concerti: ore 21.45 – biglietti 10,00/13,00 euro – prevendita c/o Proloco Montalcino

Castello Banfi il Borgo sul numero di luglio della rivista

Luglio 2010, Christopher Petkanas – Per anni i turisti hanno chiesto alla Toscana nient’altro che le sua luminosità e i suoi paesaggi, l’eredità rinascimentale, il cibo ed il vino. Se gli hotel erano dotati di poche comodità, se la persona che preparava la pasta in cucina era la stessa persona che ti rifaceva il letto, si aveva lo stesso un ambiente pieno di incanto e animato da buona volontà. Un viaggio in questa regione era di per sé una straordinaria ricompensa.

La Toscana è diventata una di quelle rare, iconiche, inesauribili destinazioni in cui le persone ritornano. Sono passati trenta anni da quando Toscana e Provenza sono diventate vere e proprie rivali. Ma mentre il sud della Francia può, qualche volta, essere colpevole di dimenticarsi cosa abbia portato le persone lì, la Toscana non ha mai venduto la sua anima per la popolarità. Icona sì, diva no.

Oggi, è arrivata una nuova generazione di hotel nella regione, un’esperienza che si può ancora definire giovane. In questo contesto rientra il fenomeno del “borgo”, ossia la trasformazione di antichi casolari di campagna in proprietà “tutto in uno”, che includono ristoranti, negozi e vigne. Un’altra tipologia è invece la “villa”, con ricche storie e importanti architetture.

Tutte offrono un comfort sublime e aspirano ad un servizio di livello eccellente. Sono così sofisticate che non sarebbero fuori luogo nell’elegante scorcio della costa amalfitana. La Toscana cresce tornando indietro nel tempo.

Castello Banfi, Il Borgo

Castello Banfi – Poggio alle Mura è una delle più grandi tenute in Toscana e, fin dall’apertura il suo nuovo hotel, Il Borgo, probabilmente è anche il più elegante.

Così come Federico Forquet si è fregiato dei più importanti premi per lo stile, la famiglia Mariani, lo ha fatto con il vino. Tra tutti i due più importanti Brunelli, il Poggio all’Oro Riserva e il cru Poggio alle Mura. Forquet ha iniziato la sua carriera come assistente di Balenciaga, lanciando la propria linea per la casa a Roma nel 1962, quando fu soprannominato “il Dior italiano”.

In questo periodo ogni principessa italiana desiderava avere i preziosi oggetti di Buccellati disegnati da Forquet. Dopo dieci anni esce dal mondo della moda, spostandosi verso il design per i giardini e, seguendo le sue origini napoletane, decorando case dallo splendore Viscontiano, per clienti come Marella Agnelli e Oscar de la Renta, conosciuti per la loro inflessibilità.

Dopo questi risultati, Forquet accetta solo i lavori che trova avvincenti abbastanza da allontanarlo dalla sua casa di Cetona, a un’ora di macchina dalla Banfi. Qualche volta si tratta degli interni di splendenti hotel: il Caruso, a Ravello, Villa San Michele a Fiesole. Ed ora Il Borgo.

La proprietà

La proprietà di 14 camere in cima alla collina è un borgo costruito nel 1700 per alloggiare i lavoratori delle fattorie e i domestici in servizio al Castello, situato appena sopra. La popolazione arrivò a circa 300 persone nella decade in cui maturò la prima guerra mondiale e  rimase stabile fino al 1950, quando la riforma della terra, introdotta dal governo italiano, smantellò l’intero vecchio sistema della mezzadria.

La reception dell’albergo occupa la bottega e il dispaccio della posta, che chiuse poco tempo prima che i Mariani acquisissero Poggio alle Mura (nome storico di Castello Banfi) nel 1984. In quell’anno il numero di abitanti era sceso a meno di 20 persone.

Oggi, la vecchia scuola è la camera numero 37. Nulla traspare dell’uso che si faceva di questi spazi, ma il semplice saperlo ne aumenta la particolarità. La posizione dell’hotel, in cima ad una collina, si perde in viste stravaganti dando un senso di isolamento privilegiato. All’interno del castello ci sono una confortevolissima sala lettura, un museo con la più grande collezione privata al mondo di vetri romani antichi (e in più opere di Dalì, Cocteau e Picasso), e uno spettacolare cortile dove d’estate si tengono concerti jazz. […] 

Uno dei cinque caseggiati che circondano le mura del castello, ospita La Taverna […].

La porta accanto è una grande, bellissima enoteca che vende anche stemmi in ceramica e altri accessori per il vino, l’olio d’oliva Banfi, colorate ceramiche realizzate da artigiani locali, saponi artigianali, e veri e propri gioielli per il servizio del vino […].

Un condimento che non è, a ragione, chiamato Aceto Balsamico, poiché non siamo in Emilia Romagna, ma Salsa Etrusca, fatto in una stanza dedicata, che segue il tradizionale metodo Solera usato per fare l’autentico balsamico.  […] 

Banfi è una delle poche tenute in quest’area che incoraggi le visite alla cantina, per le quali è necessaria la prenotazione.

E’ a 5 minuti con la macchina o 20 minuti a piedi camminando tra  vigne. Secondo Forquet, molte persone non darebbero un lira per mobili in rattan e tessuti a quadretti. Quindi, qual è il segreto? Bene, il grande segreto è il modo in cui lui riesce a combinare “casualmente” elementi modesti e ricchi, come chiaroscuri di mongolfiere austriache e orchidee in vasi in argento così puliti che ti ci puoi rispecchiare. Mura fantasiose dipinte con reticolati avvolti nel vino, un capolavoro faux-bois scolpito con grappoli è un altro ingrediente del migliore lavoro di Forquet. […].

“Premio Internazionale del Vino 2010”: AIS/Bibenda assegna a Castello Banfi il Premio Speciale della Giuria

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito alla cantina-simbolo del Brunello di Montalcino durante un esclusivo evento dedicato al mondo del vino,  ideato e condotto da Franco M. Ricci 

La Castello Banfi, cantina-simbolo del territorio di Montalcino, maggior artefice del successo del Brunello nel mondo, si aggiudica il Premio Speciale della Giuria 2010.

Premio Internazionale del Vino 2010

Con una motivazione davvero molto sentita Franco M. Ricci, Presidente dell’AIS, ha presentato l’ambito riconoscimento al numeroso pubblico presente in sala: “Pionieri e protagonisti dell’ambizioso progetto italiano mirato al mercato internazionale del vino di qualità, hanno contribuito in maniera determinante al successo del nostro paese, fino a renderlo il primo assoluto nel mercato americano. In Italia le loro sperimentazioni e ricerche, in vigna e in cantina, hanno fatto scuola alla nuova enologia nascente. Un’azienda nata con un sano rapporto con l’ambiente, e sviluppata attraverso importanti investimenti nella cultura, che hanno prodotto un fondamentale arricchimento del territorio”.

Il premio è stato consegnato il 5 giugno a Roma durante il Premio Internazionale del Vino 2010, lo straordinario evento creato da Franco M. Ricci.  A ritirare il prestigioso riconoscimento, John Mariani, fondatore nel 1978 della rinomata azienda montalcinese insieme al fratello Harry, ed Enrico Viglierchio, Direttore Generale di Banfi Italia. L’evento sarà trasmesso su Rai Uno, il 17 luglio alle ore 23.00.

“Nessun singolo avrebbe potuto raggiungere simili risultati” ha dichiarato John Mariani durante la cerimonia di premiazione, “ Questo è il lavoro di una grande squadra, un team che ha lavorato per Montalcino, per l’Italia, per gli amanti del vino di qualità in tutto il mondo. Il nostro è un incessante percorso per il raggiungimento dell’eccellenza”.

Banfi vola alto!

I prestigiosi vini di Castello Banfi saranno serviti nella Business Class di tre compagnie aeree di bandiera.

Dal primo ottobre 2010 e fino a tutto  dicembre, il Belnero, l’ultima etichetta nata in casa Banfi ed espressione del forte ed indissolubile legame dell’azienda con il terroir di Montalcino e con il suo vitigno principe, il Sangiovese, sarà proposto ai passeggeri della Business Class della Aer Lingus.

“Belnero è l’ultimo vino nato a Castello Banfi nell’ultimo decennio” dice Cristina Mariani-May, proprietaria di Castello Banfi. “Siamo molto felici che sia stato accolto con tanto successo e che i viaggiatori di tutto il mondo ne possano godere”.

Banfi vola alto!

Anche quest’anno, i Frequent Flyers della prima classe di British Airways’ International avranno la possibilità di apprezzare un bicchiere (oppure due!) del Brunello di Montalcino firmato Castello Banfi.

La selezione dei vini di British Airways è stata fatta da Jancis Robinson, MW, una delle più note personalità del mondo enoico internazionale.

La Korea Air, infine, ha selezionato, per la sua Business Class, il prestigioso Fontanelle, un 100% Chardonnay che si esprime con grande stoffa ed intensi profumi, grazie al microclima dei nostri vigneti montalcinesi più Settentrionali ed all’affinamento in barriques francesi.