Castello Banfi il Borgo sul numero di luglio della rivista

Luglio 2010, Christopher Petkanas – Per anni i turisti hanno chiesto alla Toscana nient’altro che le sua luminosità e i suoi paesaggi, l’eredità rinascimentale, il cibo ed il vino. Se gli hotel erano dotati di poche comodità, se la persona che preparava la pasta in cucina era la stessa persona che ti rifaceva il letto, si aveva lo stesso un ambiente pieno di incanto e animato da buona volontà. Un viaggio in questa regione era di per sé una straordinaria ricompensa.

La Toscana è diventata una di quelle rare, iconiche, inesauribili destinazioni in cui le persone ritornano. Sono passati trenta anni da quando Toscana e Provenza sono diventate vere e proprie rivali. Ma mentre il sud della Francia può, qualche volta, essere colpevole di dimenticarsi cosa abbia portato le persone lì, la Toscana non ha mai venduto la sua anima per la popolarità. Icona sì, diva no.

Oggi, è arrivata una nuova generazione di hotel nella regione, un’esperienza che si può ancora definire giovane. In questo contesto rientra il fenomeno del “borgo”, ossia la trasformazione di antichi casolari di campagna in proprietà “tutto in uno”, che includono ristoranti, negozi e vigne. Un’altra tipologia è invece la “villa”, con ricche storie e importanti architetture.

Tutte offrono un comfort sublime e aspirano ad un servizio di livello eccellente. Sono così sofisticate che non sarebbero fuori luogo nell’elegante scorcio della costa amalfitana. La Toscana cresce tornando indietro nel tempo.

Castello Banfi, Il Borgo

Castello Banfi – Poggio alle Mura è una delle più grandi tenute in Toscana e, fin dall’apertura il suo nuovo hotel, Il Borgo, probabilmente è anche il più elegante.

Così come Federico Forquet si è fregiato dei più importanti premi per lo stile, la famiglia Mariani, lo ha fatto con il vino. Tra tutti i due più importanti Brunelli, il Poggio all’Oro Riserva e il cru Poggio alle Mura. Forquet ha iniziato la sua carriera come assistente di Balenciaga, lanciando la propria linea per la casa a Roma nel 1962, quando fu soprannominato “il Dior italiano”.

In questo periodo ogni principessa italiana desiderava avere i preziosi oggetti di Buccellati disegnati da Forquet. Dopo dieci anni esce dal mondo della moda, spostandosi verso il design per i giardini e, seguendo le sue origini napoletane, decorando case dallo splendore Viscontiano, per clienti come Marella Agnelli e Oscar de la Renta, conosciuti per la loro inflessibilità.

Dopo questi risultati, Forquet accetta solo i lavori che trova avvincenti abbastanza da allontanarlo dalla sua casa di Cetona, a un’ora di macchina dalla Banfi. Qualche volta si tratta degli interni di splendenti hotel: il Caruso, a Ravello, Villa San Michele a Fiesole. Ed ora Il Borgo.

La proprietà

La proprietà di 14 camere in cima alla collina è un borgo costruito nel 1700 per alloggiare i lavoratori delle fattorie e i domestici in servizio al Castello, situato appena sopra. La popolazione arrivò a circa 300 persone nella decade in cui maturò la prima guerra mondiale e  rimase stabile fino al 1950, quando la riforma della terra, introdotta dal governo italiano, smantellò l’intero vecchio sistema della mezzadria.

La reception dell’albergo occupa la bottega e il dispaccio della posta, che chiuse poco tempo prima che i Mariani acquisissero Poggio alle Mura (nome storico di Castello Banfi) nel 1984. In quell’anno il numero di abitanti era sceso a meno di 20 persone.

Oggi, la vecchia scuola è la camera numero 37. Nulla traspare dell’uso che si faceva di questi spazi, ma il semplice saperlo ne aumenta la particolarità. La posizione dell’hotel, in cima ad una collina, si perde in viste stravaganti dando un senso di isolamento privilegiato. All’interno del castello ci sono una confortevolissima sala lettura, un museo con la più grande collezione privata al mondo di vetri romani antichi (e in più opere di Dalì, Cocteau e Picasso), e uno spettacolare cortile dove d’estate si tengono concerti jazz. […] 

Uno dei cinque caseggiati che circondano le mura del castello, ospita La Taverna […].

La porta accanto è una grande, bellissima enoteca che vende anche stemmi in ceramica e altri accessori per il vino, l’olio d’oliva Banfi, colorate ceramiche realizzate da artigiani locali, saponi artigianali, e veri e propri gioielli per il servizio del vino […].

Un condimento che non è, a ragione, chiamato Aceto Balsamico, poiché non siamo in Emilia Romagna, ma Salsa Etrusca, fatto in una stanza dedicata, che segue il tradizionale metodo Solera usato per fare l’autentico balsamico.  […] 

Banfi è una delle poche tenute in quest’area che incoraggi le visite alla cantina, per le quali è necessaria la prenotazione.

E’ a 5 minuti con la macchina o 20 minuti a piedi camminando tra  vigne. Secondo Forquet, molte persone non darebbero un lira per mobili in rattan e tessuti a quadretti. Quindi, qual è il segreto? Bene, il grande segreto è il modo in cui lui riesce a combinare “casualmente” elementi modesti e ricchi, come chiaroscuri di mongolfiere austriache e orchidee in vasi in argento così puliti che ti ci puoi rispecchiare. Mura fantasiose dipinte con reticolati avvolti nel vino, un capolavoro faux-bois scolpito con grappoli è un altro ingrediente del migliore lavoro di Forquet. […].

“Premio Internazionale del Vino 2010”: AIS/Bibenda assegna a Castello Banfi il Premio Speciale della Giuria

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito alla cantina-simbolo del Brunello di Montalcino durante un esclusivo evento dedicato al mondo del vino,  ideato e condotto da Franco M. Ricci 

La Castello Banfi, cantina-simbolo del territorio di Montalcino, maggior artefice del successo del Brunello nel mondo, si aggiudica il Premio Speciale della Giuria 2010.

Premio Internazionale del Vino 2010

Con una motivazione davvero molto sentita Franco M. Ricci, Presidente dell’AIS, ha presentato l’ambito riconoscimento al numeroso pubblico presente in sala: “Pionieri e protagonisti dell’ambizioso progetto italiano mirato al mercato internazionale del vino di qualità, hanno contribuito in maniera determinante al successo del nostro paese, fino a renderlo il primo assoluto nel mercato americano. In Italia le loro sperimentazioni e ricerche, in vigna e in cantina, hanno fatto scuola alla nuova enologia nascente. Un’azienda nata con un sano rapporto con l’ambiente, e sviluppata attraverso importanti investimenti nella cultura, che hanno prodotto un fondamentale arricchimento del territorio”.

Il premio è stato consegnato il 5 giugno a Roma durante il Premio Internazionale del Vino 2010, lo straordinario evento creato da Franco M. Ricci.  A ritirare il prestigioso riconoscimento, John Mariani, fondatore nel 1978 della rinomata azienda montalcinese insieme al fratello Harry, ed Enrico Viglierchio, Direttore Generale di Banfi Italia. L’evento sarà trasmesso su Rai Uno, il 17 luglio alle ore 23.00.

“Nessun singolo avrebbe potuto raggiungere simili risultati” ha dichiarato John Mariani durante la cerimonia di premiazione, “ Questo è il lavoro di una grande squadra, un team che ha lavorato per Montalcino, per l’Italia, per gli amanti del vino di qualità in tutto il mondo. Il nostro è un incessante percorso per il raggiungimento dell’eccellenza”.

Banfi vola alto!

I prestigiosi vini di Castello Banfi saranno serviti nella Business Class di tre compagnie aeree di bandiera.

Dal primo ottobre 2010 e fino a tutto  dicembre, il Belnero, l’ultima etichetta nata in casa Banfi ed espressione del forte ed indissolubile legame dell’azienda con il terroir di Montalcino e con il suo vitigno principe, il Sangiovese, sarà proposto ai passeggeri della Business Class della Aer Lingus.

“Belnero è l’ultimo vino nato a Castello Banfi nell’ultimo decennio” dice Cristina Mariani-May, proprietaria di Castello Banfi. “Siamo molto felici che sia stato accolto con tanto successo e che i viaggiatori di tutto il mondo ne possano godere”.

Banfi vola alto!

Anche quest’anno, i Frequent Flyers della prima classe di British Airways’ International avranno la possibilità di apprezzare un bicchiere (oppure due!) del Brunello di Montalcino firmato Castello Banfi.

La selezione dei vini di British Airways è stata fatta da Jancis Robinson, MW, una delle più note personalità del mondo enoico internazionale.

La Korea Air, infine, ha selezionato, per la sua Business Class, il prestigioso Fontanelle, un 100% Chardonnay che si esprime con grande stoffa ed intensi profumi, grazie al microclima dei nostri vigneti montalcinesi più Settentrionali ed all’affinamento in barriques francesi.

Il premio speciale Vinitaly 2010 alla Castello Banfi di Montalcino, cantina-simbolo del Brunello

L’azienda toscana, che rappresenta uno dei principali ambasciatori del vino made in Italy nel mondo, si aggiudica il prestigioso riconoscimento di Verona fiere destinato al produttore di ogni Paese che ha ottenuto il maggior punteggio in base alla somma delle valutazioni riferite ai migliori tre vini insigniti del diploma di Gran Menzione.

Il premio speciale Vinitaly 2010 alla Castello Banfi

La Castello Banfi, cantina-simbolo del territorio di Montalcino che ha fatto conoscere il Brunello nel mondo, si aggiudica il Premio Vinitaly Italia 2010. Il premio è destinato al produttore di ogni nazione che ha ricevuto il massimo punteggio nelle valutazioni dei tre migliori vini fregiati del diploma di Gran Menzione al Concorso Enologico di Vinitaly.

Indissolubilmente legata  al  territorio di Montalcino e da sempre  votata  all’eccellenza, Castello  Banfi rappresenta  un modello per l’imprenditorialità legata all’agricoltura. L’azienda montalcinese è  riuscita  a  coltivare l’innovazione tecnologica, con un’ottica  di produzione e di tutela dell’ambiente, senza dimenticare mai l’importanza della tradizione.

Il Premio Vinitaly 2010 sarà ritirato il 1° aprile a Verona da Enrico Viglierchio, Direttore Generale della prestigiosa azienda toscana che già in passato aveva ottenuto il prestigioso riconoscimento per ben undici anni consecutivi.

Castello Banfi: cosa sapere

Definita a suo tempo come “il più grande progetto che sia mai stato realizzato nella produzione dei vini di qualità”, Castello Banfi nasce nel 1978 grazie alla volontà dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani.

La proprietà è situata nel versante sud del comune di Montalcino, da sempre ritenuto habitat ideale per la coltivazione di vigneti. Castello Banfi, che possiede anche l’azienda Vigne Regali in Piemonte, produce ogni anno circa 11 milioni di bottiglie (9 milioni a Montalcino e 1.900.000 in Piemonte).

L’export raggiunge quota 56%, con una prevalenza negli Stati Uniti, a cui si affiancano Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Giappone, Nuova Zelanda e Canada. A Montalcino gli ettari vitati sono 850, e vengono prodotte 26 diverse referenze; i tenimenti di Vigne Regali contano 46 ettari, con 14 referenze. Castello Banfi è presente come distributore in oltre 80 Paesi.

La Castello Banfi ha svolto un ruolo importante anche nell’enoturismo, la chiave per educare alla cultura del vino: nel trecentesco Castello, cuore dell’azienda (meta ogni anno di oltre 60.000 turisti del vino), ospita il Museo del vetro e della bottiglia e ha potenziato l’attività di accoglienza e ospitalità (ristorazione di alto livello,winebar,eventi,degustazioni).

Castello Banfi sponsor ufficiale di “Tuscan Rewind”

La prestigiosa azienda montalcinese è lo sponsor principale della prima edizione di Tuscan Rewind, il rally per auto storiche che il prossimo 28, 29 & 30 Maggio attraverserà le strade del senese.

(Montalcino, 21 aprile 2010) – Le strade montalcinesi, rese mitiche negli anni ‘80 dal mondiale rally, torneranno ad essere protagoniste l’ultimo fine settimana di maggio (28/30 maggio), quando si darà il via alla prima edizione del Tuscan Rewind, di cui Castello Banfi è il maggiore sponsor. Il 28 maggio, giorno di apertura della manifestazione  e subito dopo lo shakedown e le verifiche tecnico-sportive delle vetture e degli equipaggi, Castello Banfi sarà la sede dell’esposizione delle auto dei top drivers, i quali  saranno a completa disposizione degli appassionati con la novità “sessione autografi”.

Castello Banfi ospiterà inoltre, sabato 29 maggio, la cena per tutti i team partecipanti a Tuscan Rewind.

Castello Banfi

Definita a suo tempo come “il più grande progetto che sia mai stato realizzato nella produzione dei vini di qualità”, Castello Banfi è situata nel versante sud del comune di Montalcino, da sempre considerato habitat ideale per la coltivazione della vite. Apprezzata in tutto il mondo per i suoi vini ed, in particolare, per il pregiato Brunello di Montalcino, Castello Banfi ha svolto un ruolo importante anche nell’enoturismo con un’offerta, in termini di ospitalità, completa ed articolata. Gli oltre 60.000 turisti del vino che ogni anno visitano Castello Banfi, dopo l’immancabile tour guidato alla cantina, possono assaporare i piatti della ricca cucina locale presso la caratteristica Taverna Banfi o apprezzare l’eccellenza dei vini Banfi, accompagnati da formaggi e salumi tipici toscani, nell’ampia ed accogliente Enoteca.

Il Castello medioevale ospita, inoltre, il Museo del Vetro e della Bottiglia e l’attività di accoglienza e ospitalità è stata potenziata con una ristorazione di alto livello, wine bar, eventi, degustazioni e l’apertura nel 2007 di Castello Banfi-Il Borgo, con le sue 14 lussuose camere. Un binomio molto sentito è senz’altro quello tra Banfi e cultura, che si sviluppa attraverso numerosi eventi, tra i quali spicca l’annuale festival “Jazz & Wine”, seguitissimo appuntamento del luglio montalcinese (la prossima edizione dal 14 al 25 luglio 2010). In questo contesto culturale si inserisce anche il Museo del Vino e del Vetro che occupa alcune delle sale del Castello e dove si può ammirare la più grande collezione privata di vetri del periodo della Roma Imperiale, oltre a rarissimi oggetti di epoche diverse, fino ai giorni nostri.

Banfi ai vertici delle classifiche americane

Importanti recensioni giungono dalle più importanti testate d’oltreoceano per i grandi vini firmati Castello Banfi: il Belnero 2005, espressione del prezioso frutto del trentennale impegno per la qualità che Banfi ha perseguito, ininterrottamente, nel suo costante cammino alla ricerca dell’eccellenza, continua a ricevere nuovi, entusiasmanti apprezzamenti.

Sulla rivista americana Business Week il noto giornalista Nick Passmore scrive: “Sotto la leadership di Cristina Mariani-May, Castello Banfi propone un nuovo, grande vino, il Belnero 2005. Banfi è uno dei migliori nome nel mondo italo-americano del vino, sono felice di essere portavoce di questo oro grande successo”.

Banfi ai vertici delle classifiche americane

James Sucklingpubblica sulla prestigiosa rivista Wine Spectator uno speciale sull’annata 1999 di Brunello di Montalcino, in cui ampio spazio viene dedicato all’intera famiglia dei Brunelli firmati Castello Banfi: grandi apprezzamenti per il Brunello di Montalcino DOCGCastello Banfi, 94 punti per il Poggio alle Mura 2004, il Brunello DOCG ottenuto con cloni di Sangiovese selezionati in azienda e, infine, 94 punti per il prestigioso Poggio all’Oro 1999, il Brunello di Montalcino DOCG Riserva, un prestigioso cru che viene vinificato solo in vendemmie di assoluta eccellenza.

Il Poggio alle Mura 2003 viene inoltre insignito delle 3 stelle d’eccellenza dalla guida Food & Wine Magazine 2009 mentre il Rosso di Montalcino 2008 viene premiato da Decanter come “Il miglior Rosso di Montalcino di  Kerin O’Keefe’s”.

Sul fronte piemontese, grandi apprezzamenti per il Rosa Regale 2009, il Brachetto d’Acqui DOCG suggerito da Dave McIntyre sul Washington Post del 10 Febbraio come il perfetto abbinamento per qualsiasi dessert a base di cioccolato.

Korea Wine Challenge 2010: medaglia d’argento al “Poggio alle Mura 2005” e ai “Chianti Classico Riserva 2006”!

Poggio all’Oro 2016 Certificazione Equalitas di Prodotto Sostenibile.

Marzo 2010, Korea – Sono stati recentemente resi noti gli ultimi, ottimi risultati conseguiti da Banfi al Korea Wine Challenge 2010, uno dei più prestigiosi ed influenti concorsi enologici internazionali.

Korea Wine Challenge 2010

Tra le centinaia di vini in degustazione, oltre 700 provenienti ben 14 nazioni del mondo, i vini di Castello Banfi hanno ottenuto eccellenti risultati: l’esclusivo riconoscimento della medaglia d’argento è stato infatti attribuito al “Poggio alle Mura” 2005, il Brunello di Montalcino DOCG prodotto esclusivamente con Sangiovese proveniente da selezione clonale interna, un’etichetta che rappresenta al meglio l’esperienza trentennale di ricerca che Banfi ha condotto su questa prestigiosa varietà a Montalcino.

Degna di nota anche la medaglia d’argento che si è aggiudicato il Chianti Classico DOCG Riserva 2006, l’etichetta più importante della famiglia dei Chianti a firma Banfi, che si contraddistingue per il bagaglio aromatico ricco e complesso sia al naso che in bocca e per la grande potenza che ne fa un vino con ottime potenzialità di invecchiamento.

Banfi è partner ufficiale di Telethon

11-12 Dicembre 2009, Roma – Telethon rinnova per il 18° anno consecutivo il suo sostegno alla ricerca scientifica sulle malattie genetiche attraverso un’attività di raccolta fondi che coinvolge i clienti, fornitori e partners più sensibili alle tematiche sociali e all’impegno etico.

Una delle iniziative più importanti che BNL, primo partner di Theleton, organizza sul territorio di Roma è la Maratona Telethon nella Sede Storica BNL di Via L. Bissolati , che vede alternarsi “in continua” eventi e spettacoli di alto livello artistico e culturale per attirare pubblico e favorire la raccolta di fondi, tra cui la “Cena di Gala Telethon” a cui partecipano i migliori clienti e partners di BNL.

Banfi è partner ufficiale di Telethon

In questo contesto Banfi partecipa in qualità di «partner solidale», offrendo un’ampia gamma di prestigiosi vini per la Cena di Gran Gala che si terrà la sera di venerdì 11 dicembre 2009 presso il Salone dell’Agenzia di Via L.Bissolati, 2 in Roma.

Ad accompagnare i piatti preparati per questo esclusivo evento, vini di altissima qualità quali il Centine Bianco 2008, fine assemblaggio di Sauvignon Blanc, Chardonnay e Pinot Grigio, il Belnero 2005, il nuovo vino a base Sangiovese che vuole esprimere il forte legame dell’azienda con il territorio montalcinese e, infine, l’immancabile Brunello di Montalcino 2004, frutto di una delle migliori vendemmie degli ultimi anni.

La manifestazione proseguirà quindi con la grande degustazione di sabato 12 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 22.00, presso il salone storico BNL in Via V.Veneto : in mescita, oltre a Brunello di Montalcino 2004 e Belnero 2005, anche il Centine Rosso 2007 ed il Rosso di Montalcino 2007, primo frutto attualmente in commercio della moderna tecnologia di vinificazione Horizon.

Riconoscimenti d’oltreoceano anche per Vigne Regali

Ottobre 2009, USA – Riconoscimenti d’oltreoceano giungono anche per Vigne Regali, l’azienda piemontese di Banfi.

Riconoscimenti d’oltreoceano anche per Vigne Regali

L’Ardì – Dolcetto d’Acqui 2006 conquista infatti gli 89 punti su “Wine & Spirits Magazine”, la prestigiosa rivista americana di settore che recensisce questa etichetta piemontese tra i “100 Best Buys of the Year”.