Erami toscani di Lee Marshall

In Toscana lo scenario degli hotel di campagna è cambiato molto rapidamente dal 1960, quando la guida Michelin per l’Italia non aveva indicato nemmeno una struttura nella zona del Chianti. Nonostante il boom delle strutture ricettive degli anni 1970, 1980 e 1990, la scelta si limitava in ogni caso all’agriturismo, inteso come vacanza in fattoria, o ad antiquate ville di campagne che fungevano da hotel. Negli ultimi anni però si è assistito alla nascita di alcuni resort e spa di lusso, ma anche a buone soluzioni di medio livello in cui gli ospiti ricevono un trattamento personalizzato e cordiale.

CASTELLO BANFI IL BORGO

Al centro della più estesa tenuta vitivinicola di Montalcino – fondata da uno dei principali importatori statunitensi  di vino alla fine degli anni ’70 – si erge un meraviglioso castello di epoca medievale. Appena fuori dalle sue mura si trova un grazioso borgo in cui vivevano i lavoratori della tenuta, trasformato adesso in un albergo di 14 camere. A prima vista potrebbe anche apparire un po’ troppo perfetto, ma la perfezione può anche rivelarsi molto piacevole, ed in questo Il Borgo riesce con grande eleganza.

Nelle case ristrutturate del borgo, affacciate sui due lati di un ripido viottolo, ci sono un paio di suite per ciascun lato, oltre ad una (perfetta per la luna di miele) ricavata all’interno di quella che era la scuola elementare del borgo.

L’arredatore di interni Federico Forquet ha optato per una versione colorata ma calda dello stile classico, originario, tipico delle case della campagna toscana, usando tinte ricche e motivi tessili floreali. I bagni (molti dei quali con vasca e doccia a pioggia di grandi dimensioni) sono molto spaziosi, e dotati di una linea cortesia personalizzata Castello Banfi e prodotta con le uve Sangiovese provenienti dai vigneti di proprietà.

La piscina esterna, pur se di piccole dimensioni, offre una vista straordinaria che dalla bassa Val d’Orcia arriva fino al Monte Amiata.

Il ristorante La Taverna, tradizionale e innegabilmente raffinato, è aperto anche di sera – momento meno affollato rispetto all’ora di pranzo.Il castello stesso fa parte dell’hotel, con una sala lettura riservata esclusivamente agli ospiti, in cui è possibile assaporare un aperitivo così come rilassarsi dopo cena, e con un chiostro tipicamente toscano dove si può sedere sotto una graziosa pergola. E nonostante il limitato numero di camere, i servizi offerti – inclusa una piccola sala fitness – sono da albergo a 5 stelle.

Castello Banfi Il Borgo: 00 39 0577 877700

www.castellobanfiwineresort.it

Doppie da €340

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La Taverna Banfi premiata con l’eccellenza di Wine Spectator

Montalcino, 3 Agosto 2010 – La Taverna Banfi è ancora una volta onorata di ricevere il prestigioso “Wine Spectator Magazine’s Restaurant Award of Excellence”, un premio attribuito in base alla carta dei vini di cui “offre un’eccellente selezione, unitamente ad un ottimo abbinamento con il cibo e ad un prezzo competitivo.”

Wine Spectator, considerata una delle più influenti riviste internazionali di settore, conferisce infatti ogni anno il premio di eccellenza a poco meno di 3.000 ristoranti in tutto il mondo.

La Taverna Banfi premiata con l’eccellenza di Wine Spectator

La Taverna, situata sotto le volte delle vecchie cantine del Castello medievale di Poggio alle Mura dove una volta riposavano le grandi botti di legno utilizzate per l’affinamento del Brunello di Montalcino, presenta i piatti della tradizione Montalcinese e toscana, esaltati dalla freschezza e dalla semplicità degli ingredienti del territorio.

La sua selezione di antipasti, primi piatti, carne, pesce e desserts, è infatti preparata secondo la tradizione locale e si ispira alla stagionalità dei prodotti tipici; sono disponibili menu degustazione a tre, quattro o cinque portate, così come un ricco menu à la carte.

Sempre aperta a pranzo, la Taverna Banfi apre le porte ai visitatori che hanno piacere di fermarsi anche a cena nel periodo compreso tra Aprile e Novembre. Da un lato della Taverna è tuttora possibile ammirare le segrete del castello, dove sono conservate le annate imbottigliate dal 1960 al 1970, mentre l’altro lato offre una vista mozzafiato sul paesaggio toscano sottostante.

Presso la vicina Enoteca è inoltre possibile degustare degli ottimi formaggi locali ed il classico prosciutto toscano in abbinamento ai vini della produzione Banfi. Importante è inoltre la selezione dei libri d’arte, dedicati al mondo del vino, alla cucina, alla storia e all’architettura toscana, così come i vari oggetti in ceramica,vetro e gioielli prodotti dai nostri artigiani locali.

I visitatori sono inoltre invitati a visitare il museo della Bottiglia e del Vetro, intitolato a Giovanni F. Mariani, che ospita la più vasta collezione privata di vetri romani del mondo, così come a partecipare alle visite guidate, disponibili quotidianamente, delle cantine Banfi.

La Taverna Banfi offre i propri servizi sia ai visitatori di passaggio, sia agli ospiti di Castello Banfi – Il Borgo, la struttura alberghiera adiacente al castello che offre 14 lussuosissime camere e suites.

All’interno delle mura del castello è infine possibile organizzare matrimoni o eventi speciali. Sono possibili prenotazioni contattando l’indirizzo e-mail reservation@banfi.it oppure attraverso il sito internet www.banfi.it.

Castello Banfi e il Jazz & Wine in Montalcino (XIII edizione)

Da Robin Eubanks agli Avion Travel, otto grandi concerti per celebrare il jazz e il grande vino.

Il “Jazz & Wine in Montalcino”, manifestazione tra le più longeve nel panorama musicale italiano, nasce nel 1998 dalla collaborazione tra Castello Banfi, la nota azienda vinicola di Montalcino, l’associazione culturale Jazz & Image di Roma ed il Comune di Montalcino. Anche questa XIII edizione proporrà, come consuetudine, una programmazione estremamente ricca ed eterogenea che spazierà su diversi linguaggi musicali, con una particolare attenzione alle grandi voci femminili del Jazz.

Mercoledì 14 luglio il concerto di apertura, che si terrà all’interno delle suggestive mura di Castello Banfi e che avrà come protagonista un quartetto di assoluto livello internazionale: Robin Eubanks with Pippo Matino 4tet, un incontro davvero speciale tra il grande trombonista americano ed uno dei più interessanti bassisti elettrici italiani.

Castello Banfi e il Jazz & Wine in Montalcino (XIII edizione): il programma

Dal 15 luglio il festival si sposterà, come tradizione, nella splendida Fortezza trecentesca di Montalcino con l’imperdibile “piano Solo” di Danilo Rea, uno dei protagonisti più eleganti e eclettici del panorama jazzistico e non solo. Maria Joao duo, il 16 Luglio, aprirà il trittico di voci femminili che accompagnerà tutto il primo weekend montalcinese. Portoghese di Lisbona, dal timbro peculiare e graffiante, vanta una pluriennale esperienza al fianco dei più grandi interpreti del jazz internazionale. Sabato 17 luglio tornerà sul palco montalcinese la splendida voce di Rossana Casale, accompagnata dal suo quartetto, con il progetto “The Wine Concert and Readings”, assolutamente in tema con lo spirito e con le radici del festival. La prima settimana si chiuderà il 18 luglio con Roberta Gambarini 4tet, una delle voci femminili più apprezzate ed affermate all’estero grazie alle sue innegabili capacità improvvisative e ad una tecnica interpretativa di livello assoluto.

Il Trio Mirabassi-Renzi-Parker aprirà, giovedì 22 luglio, la seconda settimana del festival con un concerto che si preannuncia come la perfetta fusione di tre grandi personalità del panorama jazz internazionale. Il 23 luglio sarà poi la volta di un altro grande trio di raffinata eleganza e di grande esperienza, il Pietropaoli-DeVito-Mazzariello con il loro concerto-tributo a Joni Mitchell.Il 24 luglio grande chiusura con l’orchestra degli “Avion Travel” che proporrà il meglio dei suoi ultimi lavori: Danson Metropoli e Nino Rota, l’amico magico.

Per il tredicesimo anno consecutivo due piaceri così intimi ed intensi, la musica jazz ed il grande vino di qualità, celebrano con crescente successo il loro entusiasmante incontro a Montalcino, città simbolo del Brunello.

Per informazioni contattare: Pro-Loco Montalcino – tel. 0577 849331 – Email: info@prolocomontalcino.it

Marketing Banfi – tel. 0577 840 111- Email: marketing@banfi.it

Concerti: ore 21.45 – biglietti 10,00/13,00 euro – prevendita c/o Proloco Montalcino

Castello Banfi il Borgo sul numero di luglio della rivista

Luglio 2010, Christopher Petkanas – Per anni i turisti hanno chiesto alla Toscana nient’altro che le sua luminosità e i suoi paesaggi, l’eredità rinascimentale, il cibo ed il vino. Se gli hotel erano dotati di poche comodità, se la persona che preparava la pasta in cucina era la stessa persona che ti rifaceva il letto, si aveva lo stesso un ambiente pieno di incanto e animato da buona volontà. Un viaggio in questa regione era di per sé una straordinaria ricompensa.

La Toscana è diventata una di quelle rare, iconiche, inesauribili destinazioni in cui le persone ritornano. Sono passati trenta anni da quando Toscana e Provenza sono diventate vere e proprie rivali. Ma mentre il sud della Francia può, qualche volta, essere colpevole di dimenticarsi cosa abbia portato le persone lì, la Toscana non ha mai venduto la sua anima per la popolarità. Icona sì, diva no.

Oggi, è arrivata una nuova generazione di hotel nella regione, un’esperienza che si può ancora definire giovane. In questo contesto rientra il fenomeno del “borgo”, ossia la trasformazione di antichi casolari di campagna in proprietà “tutto in uno”, che includono ristoranti, negozi e vigne. Un’altra tipologia è invece la “villa”, con ricche storie e importanti architetture.

Tutte offrono un comfort sublime e aspirano ad un servizio di livello eccellente. Sono così sofisticate che non sarebbero fuori luogo nell’elegante scorcio della costa amalfitana. La Toscana cresce tornando indietro nel tempo.

Castello Banfi, Il Borgo

Castello Banfi – Poggio alle Mura è una delle più grandi tenute in Toscana e, fin dall’apertura il suo nuovo hotel, Il Borgo, probabilmente è anche il più elegante.

Così come Federico Forquet si è fregiato dei più importanti premi per lo stile, la famiglia Mariani, lo ha fatto con il vino. Tra tutti i due più importanti Brunelli, il Poggio all’Oro Riserva e il cru Poggio alle Mura. Forquet ha iniziato la sua carriera come assistente di Balenciaga, lanciando la propria linea per la casa a Roma nel 1962, quando fu soprannominato “il Dior italiano”.

In questo periodo ogni principessa italiana desiderava avere i preziosi oggetti di Buccellati disegnati da Forquet. Dopo dieci anni esce dal mondo della moda, spostandosi verso il design per i giardini e, seguendo le sue origini napoletane, decorando case dallo splendore Viscontiano, per clienti come Marella Agnelli e Oscar de la Renta, conosciuti per la loro inflessibilità.

Dopo questi risultati, Forquet accetta solo i lavori che trova avvincenti abbastanza da allontanarlo dalla sua casa di Cetona, a un’ora di macchina dalla Banfi. Qualche volta si tratta degli interni di splendenti hotel: il Caruso, a Ravello, Villa San Michele a Fiesole. Ed ora Il Borgo.

La proprietà

La proprietà di 14 camere in cima alla collina è un borgo costruito nel 1700 per alloggiare i lavoratori delle fattorie e i domestici in servizio al Castello, situato appena sopra. La popolazione arrivò a circa 300 persone nella decade in cui maturò la prima guerra mondiale e  rimase stabile fino al 1950, quando la riforma della terra, introdotta dal governo italiano, smantellò l’intero vecchio sistema della mezzadria.

La reception dell’albergo occupa la bottega e il dispaccio della posta, che chiuse poco tempo prima che i Mariani acquisissero Poggio alle Mura (nome storico di Castello Banfi) nel 1984. In quell’anno il numero di abitanti era sceso a meno di 20 persone.

Oggi, la vecchia scuola è la camera numero 37. Nulla traspare dell’uso che si faceva di questi spazi, ma il semplice saperlo ne aumenta la particolarità. La posizione dell’hotel, in cima ad una collina, si perde in viste stravaganti dando un senso di isolamento privilegiato. All’interno del castello ci sono una confortevolissima sala lettura, un museo con la più grande collezione privata al mondo di vetri romani antichi (e in più opere di Dalì, Cocteau e Picasso), e uno spettacolare cortile dove d’estate si tengono concerti jazz. […] 

Uno dei cinque caseggiati che circondano le mura del castello, ospita La Taverna […].

La porta accanto è una grande, bellissima enoteca che vende anche stemmi in ceramica e altri accessori per il vino, l’olio d’oliva Banfi, colorate ceramiche realizzate da artigiani locali, saponi artigianali, e veri e propri gioielli per il servizio del vino […].

Un condimento che non è, a ragione, chiamato Aceto Balsamico, poiché non siamo in Emilia Romagna, ma Salsa Etrusca, fatto in una stanza dedicata, che segue il tradizionale metodo Solera usato per fare l’autentico balsamico.  […] 

Banfi è una delle poche tenute in quest’area che incoraggi le visite alla cantina, per le quali è necessaria la prenotazione.

E’ a 5 minuti con la macchina o 20 minuti a piedi camminando tra  vigne. Secondo Forquet, molte persone non darebbero un lira per mobili in rattan e tessuti a quadretti. Quindi, qual è il segreto? Bene, il grande segreto è il modo in cui lui riesce a combinare “casualmente” elementi modesti e ricchi, come chiaroscuri di mongolfiere austriache e orchidee in vasi in argento così puliti che ti ci puoi rispecchiare. Mura fantasiose dipinte con reticolati avvolti nel vino, un capolavoro faux-bois scolpito con grappoli è un altro ingrediente del migliore lavoro di Forquet. […].

“Premio Internazionale del Vino 2010”: AIS/Bibenda assegna a Castello Banfi il Premio Speciale della Giuria

Il prestigioso riconoscimento è stato conferito alla cantina-simbolo del Brunello di Montalcino durante un esclusivo evento dedicato al mondo del vino,  ideato e condotto da Franco M. Ricci 

La Castello Banfi, cantina-simbolo del territorio di Montalcino, maggior artefice del successo del Brunello nel mondo, si aggiudica il Premio Speciale della Giuria 2010.

Premio Internazionale del Vino 2010

Con una motivazione davvero molto sentita Franco M. Ricci, Presidente dell’AIS, ha presentato l’ambito riconoscimento al numeroso pubblico presente in sala: “Pionieri e protagonisti dell’ambizioso progetto italiano mirato al mercato internazionale del vino di qualità, hanno contribuito in maniera determinante al successo del nostro paese, fino a renderlo il primo assoluto nel mercato americano. In Italia le loro sperimentazioni e ricerche, in vigna e in cantina, hanno fatto scuola alla nuova enologia nascente. Un’azienda nata con un sano rapporto con l’ambiente, e sviluppata attraverso importanti investimenti nella cultura, che hanno prodotto un fondamentale arricchimento del territorio”.

Il premio è stato consegnato il 5 giugno a Roma durante il Premio Internazionale del Vino 2010, lo straordinario evento creato da Franco M. Ricci.  A ritirare il prestigioso riconoscimento, John Mariani, fondatore nel 1978 della rinomata azienda montalcinese insieme al fratello Harry, ed Enrico Viglierchio, Direttore Generale di Banfi Italia. L’evento sarà trasmesso su Rai Uno, il 17 luglio alle ore 23.00.

“Nessun singolo avrebbe potuto raggiungere simili risultati” ha dichiarato John Mariani durante la cerimonia di premiazione, “ Questo è il lavoro di una grande squadra, un team che ha lavorato per Montalcino, per l’Italia, per gli amanti del vino di qualità in tutto il mondo. Il nostro è un incessante percorso per il raggiungimento dell’eccellenza”.

Banfi vola alto!

I prestigiosi vini di Castello Banfi saranno serviti nella Business Class di tre compagnie aeree di bandiera.

Dal primo ottobre 2010 e fino a tutto  dicembre, il Belnero, l’ultima etichetta nata in casa Banfi ed espressione del forte ed indissolubile legame dell’azienda con il terroir di Montalcino e con il suo vitigno principe, il Sangiovese, sarà proposto ai passeggeri della Business Class della Aer Lingus.

“Belnero è l’ultimo vino nato a Castello Banfi nell’ultimo decennio” dice Cristina Mariani-May, proprietaria di Castello Banfi. “Siamo molto felici che sia stato accolto con tanto successo e che i viaggiatori di tutto il mondo ne possano godere”.

Banfi vola alto!

Anche quest’anno, i Frequent Flyers della prima classe di British Airways’ International avranno la possibilità di apprezzare un bicchiere (oppure due!) del Brunello di Montalcino firmato Castello Banfi.

La selezione dei vini di British Airways è stata fatta da Jancis Robinson, MW, una delle più note personalità del mondo enoico internazionale.

La Korea Air, infine, ha selezionato, per la sua Business Class, il prestigioso Fontanelle, un 100% Chardonnay che si esprime con grande stoffa ed intensi profumi, grazie al microclima dei nostri vigneti montalcinesi più Settentrionali ed all’affinamento in barriques francesi.

Il premio speciale Vinitaly 2010 alla Castello Banfi di Montalcino, cantina-simbolo del Brunello

L’azienda toscana, che rappresenta uno dei principali ambasciatori del vino made in Italy nel mondo, si aggiudica il prestigioso riconoscimento di Verona fiere destinato al produttore di ogni Paese che ha ottenuto il maggior punteggio in base alla somma delle valutazioni riferite ai migliori tre vini insigniti del diploma di Gran Menzione.

Il premio speciale Vinitaly 2010 alla Castello Banfi

La Castello Banfi, cantina-simbolo del territorio di Montalcino che ha fatto conoscere il Brunello nel mondo, si aggiudica il Premio Vinitaly Italia 2010. Il premio è destinato al produttore di ogni nazione che ha ricevuto il massimo punteggio nelle valutazioni dei tre migliori vini fregiati del diploma di Gran Menzione al Concorso Enologico di Vinitaly.

Indissolubilmente legata  al  territorio di Montalcino e da sempre  votata  all’eccellenza, Castello  Banfi rappresenta  un modello per l’imprenditorialità legata all’agricoltura. L’azienda montalcinese è  riuscita  a  coltivare l’innovazione tecnologica, con un’ottica  di produzione e di tutela dell’ambiente, senza dimenticare mai l’importanza della tradizione.

Il Premio Vinitaly 2010 sarà ritirato il 1° aprile a Verona da Enrico Viglierchio, Direttore Generale della prestigiosa azienda toscana che già in passato aveva ottenuto il prestigioso riconoscimento per ben undici anni consecutivi.

Castello Banfi: cosa sapere

Definita a suo tempo come “il più grande progetto che sia mai stato realizzato nella produzione dei vini di qualità”, Castello Banfi nasce nel 1978 grazie alla volontà dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani.

La proprietà è situata nel versante sud del comune di Montalcino, da sempre ritenuto habitat ideale per la coltivazione di vigneti. Castello Banfi, che possiede anche l’azienda Vigne Regali in Piemonte, produce ogni anno circa 11 milioni di bottiglie (9 milioni a Montalcino e 1.900.000 in Piemonte).

L’export raggiunge quota 56%, con una prevalenza negli Stati Uniti, a cui si affiancano Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Giappone, Nuova Zelanda e Canada. A Montalcino gli ettari vitati sono 850, e vengono prodotte 26 diverse referenze; i tenimenti di Vigne Regali contano 46 ettari, con 14 referenze. Castello Banfi è presente come distributore in oltre 80 Paesi.

La Castello Banfi ha svolto un ruolo importante anche nell’enoturismo, la chiave per educare alla cultura del vino: nel trecentesco Castello, cuore dell’azienda (meta ogni anno di oltre 60.000 turisti del vino), ospita il Museo del vetro e della bottiglia e ha potenziato l’attività di accoglienza e ospitalità (ristorazione di alto livello,winebar,eventi,degustazioni).

Castello Banfi sponsor ufficiale di “Tuscan Rewind”

La prestigiosa azienda montalcinese è lo sponsor principale della prima edizione di Tuscan Rewind, il rally per auto storiche che il prossimo 28, 29 & 30 Maggio attraverserà le strade del senese.

(Montalcino, 21 aprile 2010) – Le strade montalcinesi, rese mitiche negli anni ‘80 dal mondiale rally, torneranno ad essere protagoniste l’ultimo fine settimana di maggio (28/30 maggio), quando si darà il via alla prima edizione del Tuscan Rewind, di cui Castello Banfi è il maggiore sponsor. Il 28 maggio, giorno di apertura della manifestazione  e subito dopo lo shakedown e le verifiche tecnico-sportive delle vetture e degli equipaggi, Castello Banfi sarà la sede dell’esposizione delle auto dei top drivers, i quali  saranno a completa disposizione degli appassionati con la novità “sessione autografi”.

Castello Banfi ospiterà inoltre, sabato 29 maggio, la cena per tutti i team partecipanti a Tuscan Rewind.

Castello Banfi

Definita a suo tempo come “il più grande progetto che sia mai stato realizzato nella produzione dei vini di qualità”, Castello Banfi è situata nel versante sud del comune di Montalcino, da sempre considerato habitat ideale per la coltivazione della vite. Apprezzata in tutto il mondo per i suoi vini ed, in particolare, per il pregiato Brunello di Montalcino, Castello Banfi ha svolto un ruolo importante anche nell’enoturismo con un’offerta, in termini di ospitalità, completa ed articolata. Gli oltre 60.000 turisti del vino che ogni anno visitano Castello Banfi, dopo l’immancabile tour guidato alla cantina, possono assaporare i piatti della ricca cucina locale presso la caratteristica Taverna Banfi o apprezzare l’eccellenza dei vini Banfi, accompagnati da formaggi e salumi tipici toscani, nell’ampia ed accogliente Enoteca.

Il Castello medioevale ospita, inoltre, il Museo del Vetro e della Bottiglia e l’attività di accoglienza e ospitalità è stata potenziata con una ristorazione di alto livello, wine bar, eventi, degustazioni e l’apertura nel 2007 di Castello Banfi-Il Borgo, con le sue 14 lussuose camere. Un binomio molto sentito è senz’altro quello tra Banfi e cultura, che si sviluppa attraverso numerosi eventi, tra i quali spicca l’annuale festival “Jazz & Wine”, seguitissimo appuntamento del luglio montalcinese (la prossima edizione dal 14 al 25 luglio 2010). In questo contesto culturale si inserisce anche il Museo del Vino e del Vetro che occupa alcune delle sale del Castello e dove si può ammirare la più grande collezione privata di vetri del periodo della Roma Imperiale, oltre a rarissimi oggetti di epoche diverse, fino ai giorni nostri.

Banfi ai vertici delle classifiche americane

Importanti recensioni giungono dalle più importanti testate d’oltreoceano per i grandi vini firmati Castello Banfi: il Belnero 2005, espressione del prezioso frutto del trentennale impegno per la qualità che Banfi ha perseguito, ininterrottamente, nel suo costante cammino alla ricerca dell’eccellenza, continua a ricevere nuovi, entusiasmanti apprezzamenti.

Sulla rivista americana Business Week il noto giornalista Nick Passmore scrive: “Sotto la leadership di Cristina Mariani-May, Castello Banfi propone un nuovo, grande vino, il Belnero 2005. Banfi è uno dei migliori nome nel mondo italo-americano del vino, sono felice di essere portavoce di questo oro grande successo”.

Banfi ai vertici delle classifiche americane

James Sucklingpubblica sulla prestigiosa rivista Wine Spectator uno speciale sull’annata 1999 di Brunello di Montalcino, in cui ampio spazio viene dedicato all’intera famiglia dei Brunelli firmati Castello Banfi: grandi apprezzamenti per il Brunello di Montalcino DOCGCastello Banfi, 94 punti per il Poggio alle Mura 2004, il Brunello DOCG ottenuto con cloni di Sangiovese selezionati in azienda e, infine, 94 punti per il prestigioso Poggio all’Oro 1999, il Brunello di Montalcino DOCG Riserva, un prestigioso cru che viene vinificato solo in vendemmie di assoluta eccellenza.

Il Poggio alle Mura 2003 viene inoltre insignito delle 3 stelle d’eccellenza dalla guida Food & Wine Magazine 2009 mentre il Rosso di Montalcino 2008 viene premiato da Decanter come “Il miglior Rosso di Montalcino di  Kerin O’Keefe’s”.

Sul fronte piemontese, grandi apprezzamenti per il Rosa Regale 2009, il Brachetto d’Acqui DOCG suggerito da Dave McIntyre sul Washington Post del 10 Febbraio come il perfetto abbinamento per qualsiasi dessert a base di cioccolato.