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Come si fa la vendemmia?

Tutto quello che c’è da sapere su come si fa la vendemmia tradizionale e moderna. Scopri quali sono le fasi della vendemmia a Castello Banfi Wine Resort.
Vendemmia: tutto quello che c’è da sapere
Nell’elaborato processo che trasforma i grappoli aulenti in vini pregiati, la vendemmia rappresenta il momento più affascinante e suggestivo: per secoli la raccolta delle uve da vino è stata uno degli eventi che hanno scandito il trascorrere dell’anno e delle stagioni e ancora oggi rappresenta un’esperienza unica da vivere in prima persona.
La parola “vendemmia” si applica in modo specifico alla raccolta delle uve destinate alla produzione di vino e, attraverso la sapiente commistione di tradizioni antiche e tecnologie moderne, è il primo passo che porta alla produzione di vini pregiati come quelli Banfi. Sapere come si fa la vendemmia, come si chiama chi fa la vendemmia e quali sono i segreti per riconoscere i grappoli migliori permette di apprezzare il valore e il prestigio delle etichette d’eccellenza.
Quando si vendemmia?
I tempi della vendemmia sono legati alle caratteristiche del vitigno e all’andamento climatico. Il grado di maturazione delle uve, infatti, è fortemente condizionato dalle proprietà del suolo, dall’esposizione al sole e alle condizioni climatiche. I tempi della vendemmia variano quindi di anno in anno: in Italia, e in Toscana particolare, tradizionalmente si vendemmia tra settembre e ottobre, anche se negli ultimi anni sempre più spesso le vendemmie sono precoci, iniziando quindi già alla fine di agosto.
I momenti migliori per raccogliere l’uva alla giusta maturazione destinata alla produzione di vino sono quelli più freschi della giornata, preferibilmente al mattino presto. ll caldo eccessivo, infatti, può portare alla fermentazione delle uve nelle ceste, rovinando così il frutto.
Come si fa la vendemmia: raccolta manuale e raccolta meccanica
La raccolta dei grappoli d’uva può avvenire secondo due diverse modalità:
la raccolta manuale
la raccolta meccanica
La prima modalità vede impegnati decine di operatori esperti (viticoltori) che selezionano uno ad uno i grappoli da utilizzare per la produzione del vino; la seconda, invece, prevede l’utilizzo di macchine vendemmiatrici che scuotono con delicatezza le viti facendo cadere gli acini in appositi contenitori.
Appare evidente che questo secondo metodo di raccolta è sì più rapido ed economico, ma non garantisce una perfetta qualità delle uve. Solo con un’attenta selezione è possibile infatti scegliere le uve migliori, da cui ricavare un vino d’eccellenza.
Come si fa la vendemmia manuale? Utilizzando apposite forbici, si asportano i grappoli maturi dalla pianta, che poi vengono privati delle foglie e adagiati in specifici contenitori, facendo molta attenzione a non pressare o danneggiare gli acini.
Quali sono le fasi della vendemmia
Nelle tenute Banfi, dove sorge il Castello Banfi Wine Resort, le fasi della vendemmia sono scandite con la cura e con l’attenzione ai dettagli che da sempre contraddistinguono la nostra azienda.
Raccolta
Tutto ha inizio nei vigneti, tra i filari ordinati e rigogliosi. La prima fase della vendemmia consiste nella raccolta dei grappoli maturi, affidata all’esperienza e alla profonda conoscenza delle uve dei viticoltori di Banfi, che si dedicano con scrupolosa cura alla selezione manuale dei grappoli migliori. Solo i grappoli privi di difetti e al punto giusto del loro percorso di maturazione vengono selezionati per la vinificazione, e quindi raccolti e deposti nei tini.
Pigiatura
La seconda fase della vendemmia, la pigiatura, rappresentava in un passato non troppo lontano un momento di aggregazione e una vera e propria festa collettiva. Durante la vendemmia antica, la popolazione, bambini compresi, si radunava nei campi e, a piedi scalzi, si dedicava alla pigiatura delle uve in grandi tinozze di legno.
Oggigiorno, la fase della pigiatura è affidata a speciali macchine agricole e pigiadiraspatrici che schiacciano gli acini e pressano i chicchi, dopo aver eliminato i raspi.
Alcune aziende vinicole e Wine Resort come quello di Castello Banfi, profondamente legati al territorio e alle tradizioni, offrono ai visitatori la possibilità di visitare le cantine e godere nel periodo di vendemmia delle attività che si svolgono in vigna.
Fermentazione, ri-fermentazione e invecchiamento
Le ultime fasi della vendemmia e della produzione del vino hanno come protagonisti il mosto e l’innovazione tecnologica.
La fermentazione alcolica, che inizia subito dopo la pigiatura, dura mediamente dai sette ai dieci giorni e avviene in botti a temperatura controllata realizzate con specifici materiali che preservano al massimo l’integrità e la ricchezza delle uve.
Infine, il vino viene lasciato invecchiare in ambienti a specifiche temperature e tassi di umidità, e solo quando raggiunge il risultato desiderato dal team di Enologi, viene imbottigliato e, dopo un periodo di riposo in bottiglia, immesso sul mercato.