Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte, è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia

Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte a Strevi (AL), è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia.

Alberto, classe 1963, era nato Torino e dopo il diploma di Enologo alla Scuola Enologica di Alba ed alcune esperienze lavorative presso l’azienda Fratelli Martini e la Cantina Sociale di Maranzana, nel 2002 era entrato a far parte della famiglia Banfi, legando il suo nome ed il suo talento ad alcuni dei progetti più belli e significativi del gruppo.

Da sempre attivo a livello istituzionale nei consorzi del territorio, era anche Presidente della Sezione Piemonte di Assoenologi.

Il ricordo di Alberto Lazzarino

La sua passione, il suo rigore e la sua capacità di coniugare curiosità a competenza, unitamente ad un innato ottimismo e a un sorriso che non lo ha mai abbandonato, anche nelle ore più dure della malattia, saranno per sempre nei ricordi di chi lo ha conosciuto e stimato, oltre che insegnamento e guida per chi continuerà, a Strevi così come a Montalcino, a portare avanti il suo lavoro ed i suoi progetti.

Banfi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento TASTEVIN dalla guida Vitae 2020 di AIS

Con il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013 che riceve le Quattro Viti su Vitae 2020, la guida dell’Associazione Italiana Sommelier, Banfi riceve il prestigioso TASTEVIN, il riconoscimento che premia una ristretta cerchia di sole ventidue aziende, una per ciascuna regione italiana.

La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 25 ottobre, durante l’anteprima di presentazione della guida riservata alla stampa, nella cornice della Nuvola, la struttura romana progettata dal famoso architetto di fama internazionale Massimiliano Fuksas.

Cristiano Cini, Presidente di AIS Toscana, durante la cerimonia di premiazione, ha dichiarato: “È il riconoscimento al grandissimo lavoro svolto da Banfi, fin dalla sua nascita, nel e per il territorio di Montalcino, oltre che per il suo vino simbolo, il Brunello. Un lavoro portato avanti con costanza e grande attenzione ai valori della sostenibilità, in tutti i suoi aspetti, da quello ambientale a quello sociale ed economico”.

Sostenibilità

Quello della sostenibilità è un tema molto caro a Banfi che, durante la tavola rotonda di Venerdì 18 ottobre, organizzata per la presentazione del quarto numero del Bilancio di Sostenibilità per l’esercizio 2018, ha colto l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Un riconoscimento importante per l’azienda di Montalcino e la famiglia Mariani che, solo pochi mesi fa, aveva ricevuto il premio “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit” di Düsseldorf.

Sul palco, insieme al Presidente di AIS Italia, Antonello Maietta, al Presidente di AIS Toscana e al Responsabile della guida per la Toscana, Leonardo Taddei, a consegnare il premio nelle mani di Cristina Mariani-May, rappresentante della terza generazione famigliare proprietaria di Banfi, il Direttore di Winenews, Alessandro Regoli.

Le parole di Cristina Mariani-May

Cristina Mariani-May, ha dichiarato: “Sono molto onorata ed orgogliosa di essere qui, oggi, a ritirare questo prestigiosissimo premio. Un riconoscimento alla nostra dedizione e al nostro amore per il territorio di Montalcino. È nostra la responsabilità per questo territorio e per tutto ciò che rappresenta, che ha rappresentato per secoli e continuerà a rappresentare per centinaia di anni ancora a venire. Esprimo a nome mio e di mio padre John, i miei più sentiti ringraziamenti a tutta l’Associazione Italiana Sommelier che tanto ha fatto, e sta facendo, per il vino italiano. Aggiungo i miei ringraziamenti al team di Banfi per il lavoro svolto in questi quaranta anni al fianco della mia famiglia”.

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018 di Banfi: un’occasione per parlare di sostenibilità in ambito territoriale e istituzionale

Venerdì 18 ottobre la tavola rotonda organizzata per la presentazione del Bilancio di Sostenibilità di Banfi 2018, è stata l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018

Ai saluti iniziali del Direttore di Banfi, Dr. Enrico Viglierchio, è seguito l’intervento del Dr. Stefano Scardocchia, responsabile del Bilancio di Sostenibilità di Banfi, che ha fatto una breve cronistoria circa il percorso sostenibile effettuato dall’azienda ilcinese. È stato poi il turno della D.ssa Gaia Giussani che ha portato la testimonianza di PwC, del cui supporto Banfi si avvale per la predisposizione del proprio Bilancio di Sostenibilità: “È importante che un’azienda come Banfi abbia iniziato questo percorso ormai da lungo tempo, ma sarebbe un passo fondamentale, direi quasi naturale, che si giungesse alla rendicontazione dell’intero territorio”.

Un breve saluto da parte del Vice-Sindaco di Montalcino, Angelo Braconi, per proseguire con le parole del Dr. Alessandro Regoli, Direttore di Winenews. Il Regoli ha ripercorso la storia del territorio di Montalcino soffermandosi su alcuni concetti basilari, come il terroir e come l’importanza del binomio Brunello-Montalcino e lanciando, con le sue parole, un messaggio importantissimo: “Passato, presente e futuro: il passato è la storia, ciò che ci ha fatti divenire quello che siamo oggi, il futuro è nell’unione di tutte le aziende, in una totale sinergia di territorio, dove tutti sono necessari ed indispensabili.”

Il saluto del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino

Il messaggio è stato rinforzato dal saluto del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, che ha ricordato a tutti l’importanza di lavorare insieme ed anticipando le parole del Prof. Simone Bastianoni: “La provincia di Siena è carbon free dal 2011, ed una delle principali motivazioni per cui ha potuto raggiungere questo risultato è proprio l’enorme dimensione della superficie boschiva del Comune di Montalcino, con i suoi 12.000 ha.”.

Dopo il discorso dell’On. Paolo De Castro che ha voluto portare la propria testimonianza dal Parlamento Europeo, il Dr. Gennaro Giliberti ha dichiarato “La Regione Toscana ha fatto della sostenibilità in agricoltura il proprio core business. L’unico modo per poter raggiungere i più elevati standard di sostenibilità è fare innovazione”.

L’intervento dell’On. Filippo Gallinella con l’impegno da parte del Governo di sostenere in modo sempre più consistente la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ha concluso la mattinata.

Partecipanti Tavola Rotonda (moderata dalla D.ssa Virginia Masoni di Confindustria Toscana Sud):

  • Dr. Enrico Viglierchio – Direttore Generale Banfi
  • Dr.ssa Gaia Giussani – PWC, Senior Manager
  • On. Filippo Gallinella – Presidente XIII Commissione Agricoltura
  • Prof. Simone Bastianoni – Professore Ordinario di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali presso l’Università di Siena
  • Dr. Gennaro Giliberti – Regione Toscana, Dirigente Produzioni Agricole, Vegetali, Zootecniche e Promozione

Joseph Perrier presenta Tout de Blanc

Una bottiglia elegante ed esclusiva, frutto dell’incontro tra l’artista Lauren Collin e Benjamin Fourmon, Presidente di Joseph Perrier Champagne, per l’ultima cuvée in edizione limitata e solo in formato magnum della Maison distribuita in Italia da Banfi dal 2004.

La Maison Joseph Perrier con TOUT DE BLANC si arricchisce di una nuova, straordinaria cuvée.

Tout de Blanc si presenta in una bottiglia raffinatissima, disegnata dall’artista Lauren Collin (laurencollin.com) e frutto del lavoro e della collaborazione di oltre tre anni tra lei ed il giovane Presidente della Maison Joseph Perrier, Benjamin Fourmon, che proprio quest’anno è subentrato al padre Jean-Claude alla direzione della Maison. Un passaggio generazionale importante per la Joseph Perrier, azienda famigliare alla quinta generazione.

Joseph Perrier presenta Tout de Blanc

Presentata unicamente in formato Magnum, con un’edizione limitata di sole millecinquecento bottiglie, è prodotta da una selezionatissima raccolta di uve 100% Chardonnay, la base cuvée è dell’annata 2014. Eleganza e piacevolezza, arricchite da grande complessità ed energia, si sprigionano da questo Extra Brut (con un dosaggio di 3,5 g/l,).

“Fresco, molto fine e delicato, al naso arrivano frutti bianchi, ma anche pesche nettarine e le note esotiche dell’ananas. Con un po’ di ossigenazione guadagna una struttura molto floreale, con sentori di iris e note speziate, delicato ma potente e corposo al tempo stesso. In bocca è incredibilmente intenso, lungo e con freschi contrasti, pesca, agrumi, pompelmo. Sicuramente un vino da pasto, molto elegante” – Nathalie Laplaige, Chef de Cave.

 Joseph Perrier, la più antica Maison di Champagne di Chalons sur Marne – oggi ribattezzata Chalon en Champagne – viene fondata nel 1825 dal giovane Joseph Perrier. Gli eredi che subentrano negli anni a Joseph Perrier si succedono di padre in figlio da ormai cinque generazioni, ribadendo così il vero e proprio carattere di azienda famigliare.  Dal 1825 si arriva al 1980, anno in cui Jean-Claude Fourmon prende le redini dell’azienda di famiglia rinverdendo i successi di una “Marque House” oggi riconosciuta in tutto il mondo per il suo tradizionale ed alto livello qualitativo. Nel 2019 la tradizione del passaggio da padre a figlio continua con il passaggio della Maison nelle mani di Benjamin Fourmon, figlio di Jean-Claude.

La Maison, più volte insignita a livello internazionale, si è fregiata fin dagli albori del più ambito dei riconoscimenti divenendo, infatti, il fornitore ufficiale della casa Reale d’Inghilterra; da qui la Cuvée Royale che ancora contraddistingue i prodotti più rappresentativi. Ad ulteriore celebrazione di questa scelta, un mantello regale compare su tutte le cuvée classiche e simboleggia il privilegio a questa casa della Regina Vittoria e dal Re Edoardo IV d’Inghilterra.

Castello Banfi il Borgo è nella top 10 dei resort hotels stilata da Travel Leisure

Con piacere condividiamo con tutti voi la 2019 TOP TEN RESORT HOTEL IN ITALY FOR THE TRAVEL LEISURE in cui Castello Banfi – Il Borgo si posiziona al #6.

Ogni anno per il loro sondaggio World’s Best Awards, T + L chiede ai lettori di valutare le esperienze di viaggio in tutto il mondo – per condividere le loro opinioni sui migliori hotel, resort, città, isole, navi da crociera, centri benessere, compagnie aeree e altro ancora.

Gli hotel sono stati valutati in base alle loro strutture, posizione, servizio, cibo e valore complessivo.

Le proprietà sono state classificate come città o resort in base alle loro posizioni e servizi.

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Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese: premio di laurea in viticoltura ed enologia “Rudy Buratti”

La Fondazione Banfi, attraverso Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese, e la Scuola Enologica di San Michele all’Adige hanno deciso di ricordare la straordinaria figura di Rudy Buratti, il Direttore Enologo di Banfi prematuramente scomparso a gennaio 2018, dedicandogli un premio di laurea in Viticoltura ed Enologia.

Rudy Buratti, diplomatosi presso la Scuola Enologica di San Michele all’Adige nel 1981, arriva a Montalcino nel 1983, divenendo uno dei protagonisti principali della straordinaria storia imprenditoriale di Banfi. Il premio, in perfetta linea con la mission di Sanguis Jovis di cui Buratti era stato grande promotore, intende ricordarne la figura umana e professionale, portandola ad esempio ai giovani del settore.

Il bando ha riscosso un incredibile successo, con oltre trenta elaborati pervenutici. Vincitore di questa prima edizione è il Dr. Stefano Delledonne con uno studio innovativo, legato alla conservazione del vino nella distribuzione moderna: Come evolve il vino conservato su uno scaffale di un supermercato? Valutazione di parametri chimici, fisici e sensoriali.

Il progetto prevedeva la valutazione delle caratteristiche sensoriali (olfattive), fisiche (colore) e chimiche (riboflavina) di bottiglie di vino bianco, prodotte con varietà differenti, esposte alla luce con conseguente comparsa del difetto noto come “gusto di luce”. Al Dr. Delledonne, oltre a ricevere una borsa di studio, sarà data la possibilità di frequentare gratuitamente la prossima Summer School (15-19 luglio 2019).

La presentazione ufficiale dell’edizione 2019 del Premio di Laurea in Viticoltura ed Enologia Rudy Buratti avrà luogo il 15 luglio alle ore 18.30 presso il Teatro degli Astrusi di Montalcino (Siena).

Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese

Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese, che proprio il 15 luglio si appresta a dare il via alla terza edizione della Summer School dal tema I Terroir del Sangiovese In Toscana: Conoscenza, Storytelling, Mercato, a soli tre anni dalla sua nascita continua il suo percorso: potenziare, difendere e diffondere il valore prodotto dalla vitienologia del Sangiovese di Montalcino e della Toscana.

L’edizione 2019 di Jazz & Wine in Montalcino nel segno delle grandi star italiane ed internazionali

Dal 2 al 14 luglio Montalcino torna protagonista della grande musica jazz

L’edizione 2019 di Jazz & Wine in Montalcino nel segno delle grandi star italiane ed internazionali

Giunto alla ventiduesima edizione, il festival nato dalla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma ed il Comune di Montalcino, porta nel borgo toscano artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Kurt Rosenwinkel, Roberto Gatto, Stefano di Battista e Flavio Boltro. 

Star italiane e internazionali si incontrano a Montalcino (Siena): dal 2 al 14 luglio torna, con un programma imperdibile, Jazz & Wine il festival che unisce il grande jazz e il vino di qualità, conosciutissimo e frequentato dagli artisti più importanti del mondo e ormai stabilmente inserito tra i più grandi festival europei.

Nata dalla collaborazione tra la nota azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatzdi Roma ed il Comune di Montalcino, per il ventiduesimo anno consecutivo la rassegna porta nella città che è simbolo del Brunello, artisti di fama mondiale.

Jazz & Wine in Montalcino 2019: il programma

Si inizia martedì 2 Luglio, all’interno delle storiche mura di Castello Banfi, con “Aspettando Jazz & Wine” e con le inconfondibili sonorità di SEBASTIEN CHAUMONT5et. Il sassofonista e cantante francese con il suo quintetto, porterà il pubblico a quando il jazz e il blues facevano danzare le persone. Un viaggio nelle emozioni che dalle atmosfere swing e pre-bop anni 40, arriva fino al sound del primo rhythm ‘n’ blues e jive degli anni 50.

Martedì 9 luglio, sempre a Castello Banfi, il festival entra nel vivo della sua settimana clou, con una all stars band capitanata dall’affermato compositore, batterista e cantante messicano ISRAEL VARELA.

Con The Labyrinth Project. Varela – in passato già al fianco di Charlie Haden e Pat Metheny – si esibirà insieme al virtuoso pianista tedesco FLORIAN WEBER e al mitico bassista brasiliano (quattro volte Grammy Award Winner) ALFREDO PAIXAO. Special guest il grande sassofonista americano BEN WENDEL.

Imperdibile l’appuntamento di mercoledì 10 luglio con la JAZZ & WINE ORCHESTRA diretta da Mario Corvini che, come ogni anno, apre i concerti nella Fortezza di Montalcino. Quest’anno, ospite della serata, è Rosario Giuliani, pluripremiato sassofonista italiano e storico “amico” di Jazz & Wine.

La resident orchestra, presente al festival di Montalcino dal 2015, quest’anno propone un repertorio dedicato a Thelonious Monk, modello e riferimento per generazioni di musicisti per il suo approccio eclettico, originale e sempre fuori dagli schemi.

Giovedì 11 luglio sale sul palco il fuori classe di Philadelphia KURT ROSENWINKEL. Il chitarrista ha dominato per oltre un decennio la scena jazzistica newyorkese creando una new thing del jazz che nasce dalle contaminazioni con il rock, l’hip hop e la musica contemporanea. Dotato di una vena compositiva fortemente romantica e di un timbro assolutamente personale di rara bellezza, in questo trio è supportato dal talento e dalla classe del batterista Greg Hutchinson e dal bassista salernitano Dario Deidda, sempre accanto a Kurt negli ultimi anni, anche nelle sue esibizioni negli Stati Uniti.

Punta di diamante di questa edizione,venerdì 12 luglio arriva DEE DEE BRIDGEWATER con J’ai deux amours. Star assoluta del panorama musicale mondiale, lady indiscussa del jazz, Dee Dee Bridgewater, con questo progetto, rende omaggio alla carriera ed alla vita di Josephine Baker e celebra anche famosi chansonniers dell’epoca come Edith Piaf e Charles Trenet. Per l’occasione Dee Dee Bridgewater si presenta con un quartetto superlativo formato da Ira Coleman (basso), Louis Winsberg (chitarra), Marc Berthoumieux (accordione) e Minino Garay (percussioni).

Sabato 13 luglio il festival celebra il jazz italiano con il batterista ROBERTO GATTO ed il suo New Quartet. Ambasciatore del jazz italiano nel mondo, proclamato anche quest’anno miglior batterista italiano dal mensile Jazzit, con questo nuovo progetto, straordinariamente maturo ed espressivo, Gatto ritorna alla dimensione prettamente acustica, grazie all’ausilio di tre compagni di palco che rappresentano al meglio il panorama jazzistico italiano:Alessandro Lanzoni al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso e Alessandro Presti alla tromba.

La ventiduesima edizione chiude domenica 14 luglio con altre due icone del jazz: FLAVIO BOLTRO BBB TRIO ft STEFANO DI BATTISTA. La reunion dei due ambasciatori del jazz italiano nel mondo, nata questo inverno all’Alexanderplatz di Roma, propone un concerto che spazia dall’acustico all’uso di effetti elettronici. Il repertorio include brani che si rifanno al pop con atmosfere diverse dal classico jazz, in cui entra alla perfezione il sound di Stefano, caldo e pungente più che mai. Sul palco anche Mauro Battisti al basso e Mattia Barbieri alla batteria.

Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle ore 21.45.

Informazioni, prenotazioni e biglietti

Proloco Montalcino, 0577 849331 / 348 8855416 – info@prolocomontalcino.com

Informazioni

Banfi 0577 840111 – marketing@banfi.it (anche prenotazioni per i concerti di Castello Banfi)

Informazioni e prenotazioni

Eventbrite

Direzione artistica

Paolo Rubei

La famiglia Mariani premiata come “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit”

A meno di un anno dalla nomina di Cristina Mariani-May come “Woman of the Year 2018” da parte di “The Drinks Business”, anche la Germania premia Banfi, dichiarando la famiglia Mariani “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit” di Düsseldorf.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, alla vigilia di Prowein, una delle fiere più importanti del settore vitivinicolo, alla presenza di numerosi invitati provenienti da tutto il mondo, e personalità di spicco del mondo internazionale dell’enologia. Qui Cristina Mariani-May, rappresentante della terza generazione famigliare e, dal 2018, CEO di Banfi Vintners, ha ritirato la prestigiosa onorificenza dalle mani di Christoph e Andrea Meininger, proprietari della casa editrice Meininger Verlag e ideatori dell’iniziativa.

La scelta della giuria, composta principalmente dai giornalisti delle riviste enologiche del gruppo, ossia “Weinwirtschaft”, “Meininger’s Wine Business International”, “Sommelier”, “Weinwelt” e “Getränke Zeitung”, per il 2019 è andata alla famiglia Mariani per la seguente motivazione:“Banfi è una delle più rinomate case vinicole del mondo e la famiglia Mariani ha dato un prezioso contributo al vino italiano. La gestione sostenibile, tradizione e modernità hanno permesso a Banfi di svolgere un ruolo di primo piano nel mercato del vino internazionale”.

Cristina Mariani-May, ringraziando Christoph e Andrea Meininger in prima persona e tutta la casa editrice Meininger Verlag ha dichiarato: “Sono emozionata ed onorata di essere qui, oggi, a ritirare questo prestigiosissimo riconoscimento. I miei ringraziamenti, a cui si aggiungono quelli di mio padre John che, purtroppo, all’ultimo momento non è potuto essere presente, vanno alla famiglia Meininger e a tutta la giuria. Desidero ringraziare, inoltre, tutto il team Banfi che, in questi 40 anni, ha camminato a fianco della mia famiglia. Un ringraziamento va anche alla famiglia Sorrentino e a Brand Compendium, nostro partner in Germania da oltre 10 anni”. 

Cambiamento climatico e vino

Da oggi, fino al 7 marzo, a Porto si discute di cambiamento climatico, di proposte per lavorare insieme al fine di ridurre l’impatto ambientale e di vere e proprie soluzioni per il settore vinicolo

Cristina Mariani-May, proprietaria e CEO di Banfi, come riconoscimento della sua leadership nel settore, è stata invitata a portare la sua testimonianza di produttrice vinicola al summit sul cambiamento climatico legato al mondo vinicolo, che si tiene a Porto da oggi fino al 7 marzo.

“Il focus principale per il futuro” dichiara Cristina Mariani-May” è la sostenibilità. Uno dei miei obiettivi principali è lasciare ai miei figli il territorio in cui Banfi opera in uno stato migliore rispetto a come lo abbiamo trovato”.  Continua “A Banfi abbiamo iniziato a lavorare in modo sostenibile quando ancora non si parlava così tanto di sostenibilità. Assicurare un ecosistema bilanciato, mantenendo ed alimentando la biodiversità nella nostra tenuta, essere sempre alla ricerca di nuovi metodi per mantenere il nostro territorio in perfetta salute e i nostri vini salubri, oltre che ridurre al minimo il nostro impatto sul pianeta, sono diventati il nostro modus operandi”.

Il mondo vinicolo è fortemente legato all’ambiente e al territorio in cui lavora e, parlare delle sfide che ogni giorno si affrontano a causa del cambiamento climatico, confrontandosi con proprietari di aziende vinicole, scienziati, leader economici, enologi, importatori, incoraggia tutto il settore a lavorare insieme, a trovare delle soluzioni a breve e medio termine, per ridurre l’impatto sull’ambiente. Oltre a Cristina Mariani-May, sono numerosi gli speaker di alto rilievo che porteranno la loro testimonianza, tra questi anche l’ex Vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, e che insieme produrranno il Protocollo di Porto.

Nel 2000 Banfi ha iniziato un percorso sulle certificazioni che nel 2006 l’ha portata a concludere un percorso e ad ottenere, come prima azienda vinicola nel mondo, la certificazione per l’etica e la responsabilità sociale (ISO 14001, ISO 9001 and SA 8000). Dal 2015 Banfi redige, inoltre, il Bilancio di Sostenibilità con cui riporta per ciascun anno le pratiche sostenibili applicate ad ogni settore della propria attività.

L’edizione limitata de La Pettegola 2018 firmata da Ale Giorgini

Il 25 febbraio a Roma, presso il Voodoo Bar, è stata presentata l’edizione limitata de La Pettegola 2018, in una reinterpretazione curata dall’illustratore Ale Giorgini.

Il 25 febbraio, presso il Voodoo Bar immerso nella suggestiva cornice di un parco di oltre 2000 mq, nel pieno centro di Roma tra il Colosseo ed il Rione Monti, è stata presentata la seconda edizione della Limited Edition de La Pettegola 2018.

Per il secondo anno consecutivo, il Vermentino di Banfi viene proposto in un’edizione limitata (solo ventimila bottiglie), in una versione completamente reinterpretata dall’illustratore Ale Giorgini.

L’artista, classe 1976, ha iniziato a disegnare da bambino e non ha più smesso.  Oggi fa l’illustratore: ha collaborato con Armani, Jeep, Puma, Warner Bros, Kinder Ferrero, Opinel, Disney, Foot Locker, Sony, Emirates, MTV e ha pubblicato le sue illustrazioni su The Hollywood Reporter, The Boston Globe, Chicago Magazine, Wired UK, L’Espresso, Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera. Ha partecipato a mostre ed eventi in tutto il mondo anche se, quando può, ama passare le sue giornate a Vicenza, città dove è nato. È stato selezionato dalla Society of Illustrators di New York e candidato al Premio Boscarato al  TCBF. È direttore artistico di Illustri Festival, insegna allo IED di Torino e alla Scuola Internazionale di Comics (Padova). Ha fondato Magnifico, un’agenzia di illustratori.

L’illustrazione avvolge completamente la bottiglia de La Pettegola con una monocromia rosa e un complesso intreccio di geometrie e linee. L’artwork ritrae la scenografia perfetta di un aperitivo tutto al femminile. Vermentino amato dalle donne, La Pettegola a ogni sorso rende sempre una serata tra le colline toscane più spensierata. Il vocio delle conversazioni e il tintinnio dei brindisi sembrano prendere vita oltre la bidimensionalità dell’illustrazione e diventare reali. L’osservatore si sente così  piacevolmente coinvolto dall’atmosfera di festa e non vede l’ora di gustare a sua volta un calice di Pettegola.

Così Giorgini presenta la sua opera “Sono arrivate. Nei loro eleganti abiti estivi, sfilano una per una in una sfilata senza fine. Il loro accessorio preferito è un calice di Pettegola che sfoggiano con disinvoltura. Il rosa è il dress code della serata, rispettato anche dall’uniforme dei servizievoli camerieri e dall’imbandigione dei tavolini all’aperto. Il cinguettio delle chiacchiere è una sinfonia che fa da colonna sonora alla felice occasione. Per ogni dove risuona: Un calice di Pettegola, grazie! E mentre i bicchieri si svuotano all’inarrestabile ritmo dei brindisi, il cielo si riempie di stelle. Un uccellino assiste alla scena, prima di volare via portando con sé il ricordo di questa notte nella campagna toscana”.

L’estetica ha avvicinato Banfi al design in un sodalizio che diventa di anno in anno più forte, grazie a collaborazioni con artisti e designer di fama internazionale, mostre e vernissage.