Jazz & Wine in Montalcino all’insegna del genio italiano: dalla musica da film all’improvvisazione

Con Stefano Bollani si alza il sipario su Jazz & Wine 2021 in Montalcino. Il prossimo martedì 20 luglio, nel meraviglioso borgo toscano, prende il via la XXIV edizione del festival che nasce dalla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz Jazz Club di Roma ed il Comune di Montalcino. 

Ad ospitare il concerto inaugurale la suggestiva Fortezza di Montalcino, che diventa palcoscenico d’accezione per STEFANO BOLLANI Trio. Il poliedrico pianista, artista eclettico e geniale torna a Jazz & Wine dopo 13 anni di assenza in compagnia di Bernardo Guerra alla batteria e Gabriele Evangelista al contrabbasso. Insieme daranno vita a un concerto unico dove l’unica regola è divertirsi a improvvisare. Un viaggio che abbraccia la musica tutta, che non conosce generi e sovrastrutture, in cui i tre strumenti si uniscono per creare ogni sera un mondo musicale nuovo e straordinario.

Il programma di Jazz & Wine 2021

Il festival la cui direzione artistica è firmata da Paolo Rubei (Alexanderplatz Jazz Club di Roma), prosegue poi fino al 25 luglio con altri strepitosi musicisti che raccontano il meglio della genialità italiana.

Mercoledì 21 luglio, Jazz & Wine si sposta a Castello Banfi: protagonista STEFANO DI BATTISTA con il suo “Morricone Stories”, sentito tributo a Ennio Morricone, uno dei maestri che hanno portato il genio italiano nel mondo. Un progetto che sigla il matrimonio perfetto tra jazz e musica da film e che vede a fianco del sassofonista Stefano Di Battista il pianista Fred Nardin, il contrabbassista Daniele Sorrentino e il batterista André Ceccarelli.

Sempre nel meraviglioso Castello Banfi si terrà l’appuntamento di giovedì 22 luglio con “Improvvisazione di piano solo”, lo spettacolo in cui DANILO REA, uno dei più grandi pianisti italiani, spazierà dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire.

Swing, swing e ancora swing: venerdì 23 luglio nella Fortezza di Montalcino arriva EMANUELE URSO, il “Re dello Swing” con il SESTETTO SWING DI ROMA(Emanuele Urso, clarinetto/batteria/direzione; Claudio Piselli, vibrafono; Emanuele Rizzo, pianoforte; Fabrizio Guarino, chitarra; Alessio Urso, contrabbasso; Giovanni Cicchirillo, batteria). Un viaggio che parte dalle sonorità statunitensi degli anni ’40 per arrivare ai maggiori compositori della musica leggera americana (G. Gershwin, J. Kern, C. Porter, I. Berlin, B. Goodman) e che si avvale della presenza di uno special guest d’eccezione come LORENZO SORIANO(tromba).

Il binomio musica e cinema sarà protagonista dell’appuntamento di sabato 24 luglio, quando, sul palco della Fortezza di Montalcino l’ORCHESTRA OBSERVATORIUM composta da alcuni dei migliori musicisti del jazz italiano e diretta da MASSIMO NUNZI(tromba, direzione e arrangiamenti) proporrà “Jazz in Cinemascope”, un concerto che esplorando le partiture di alcuni celeberrimi film, permetterà di ascoltare musiche di grande complessità, rarissimamente eseguite.

La ventiquattresima edizione di Jazz & Wine in Montalcino chiude domenica 25 luglio con la chitarra di ALEX BRITTI che porterà il suo straordinario talento nella Fortezza di Montalcino in uno spettacolo che prevede la rivisitazione del suo repertorio in chiave più intimista, elegante e incalzante allo stesso tempo. Con lui sul palco FLAVIO BOLTRO, trombettista eclettico e raffinato. Un incontro tra due musicisti complici e affiatati per un progetto all’insegna dell’improvvisazione dal sapore blues e jazz, che si arricchisce del talento di Davide Savarese alla batteria, Emanuele Brignola al basso e Mario Fanizzi al pianoforte e tastiere.

Vigna Marrucheto: il nuovo Brunello di Montalcino firmato Banfi

Con la vendemmia 2016, la famiglia del Brunello di Montalcino di Banfi si arricchisce di una nuova etichetta, il Vigna Marrucheto.

La tenuta Banfi, che occupa una superficie di quasi 3.000 ettari in un unico corpo, ha una variabilità eccezionale: vigneti, oliveti, frutteti, boschi rigogliosi, campi di grano e farro, un vero e proprio paradiso della biodiversità.

E qui, sui docili versanti delle colline, il Sangiovese trova il suo habitat ideale, in una perfetta sinergia tra il terreno, l’esposizione ed il lavoro dell’uomo, nasce il mito del Brunello di Montalcino.

Vigna Marrucheto

Il neonato Vigna Marrucheto (12.000 bottiglie), prodotto da tre parcelle dell’omonimo vigneto (circa 10 ha), sito nell’area sud-orientale della tenuta, fonda le sue radici sui numerosi studi effettuati sin dagli inizi all’interno della  tenuta Banfi, da quelli sulla zonazione, alla selezione clonale, allo sviluppo del sistema d’allevamento ad Alberello Banfi. Oltre quarant’anni di esperienza di Banfi dedicati ad esprimere e valorizzare le diversità di ogni terroir della tenuta, trovano il proprio compimento nel progetto Brunello «Vigna».

Grazie alla zonazione aziendale, il cui obiettivo primario è stato quello di valorizzare al meglio ogni singola zona della tenuta, sono stati individuati ventinove differenti terroir.

Il terroir, un termine francese che con una sola parola, ci racconta che un vino è figlio non solo dell’uva, ma dell’ambiente in cui l’uva stessa matura.

Terreno, quindi, ma anche luce, brezze, altitudine creano in ogni vigneto un piccolo mondo totalmente diverso da quello adiacente. E il lavoro svolto in vigna continua in cantina.

Qui, le uve di ogni singolo vigneto vengono lavorate separatamente e anche l’affinamento prosegue in maniera separata, offrendo la possibilità di assaporare nel calice le differenti peculiarità di ogni vigneto.

Caratteristiche del vino

Elegante e ricercato, nel bicchiere si presenta con un colore rosso rubino intenso.

Dotato di grande complessità sensoriale, in cui spiccano note di prugne rosse mature e pesche bianche, ha un corpo pieno e vibrante, sostenuto da un’ottima acidità, con tannini setosi e un finale ben bilanciato e molto persistente.

Prende il via la nuova campagna di comunicazione di Centine

A partire dal mese di giugno sarà on air la nuova comunicazione di Centine, uno dei vini più rappresentativi della produzione Banfi. Un progetto strategico, articolato e ricco di iniziative, volto a diffondere il valore e l’importanza del brand Centine, rilanciandolo come marchio autorevole attraverso un concept creativo innovativo e d’impatto.

“Centine ha contribuito alla storia di Banfi, rinnovandosi nel tempo e rimanendo sempre centrale nel nostro portafoglio, esprimendo appieno la filosofia Banfi: ottimo rapporto qualità prezzo, trasversalità dei consumi, omnicanalità della distribuzione. Per questo motivo abbiamo deciso di lavorare ad un progetto di rilancio del brand, iniziando questo nuovo percorso con Mosquito, l’agenzia di comunicazione guidata da Vincenzo Vigo”, dichiara Rodolfo Maralli, Sales&Marketing Director di Banfi.

Prende il via la nuova campagna di comunicazione di Centine

La creatività ribadisce, con un linguaggio originale e di grande impatto, sia la grande versatilità che le radici autenticamente toscane di Centine. La bottiglia irrompe trasversalmente sullo sfondo di paesaggi toscani, e sul collo della stessa vediamo rappresentate numerose occasioni di consumo, con target ogni volta diversi. I paesaggi, realizzati con un trattamento tra il fotografico e il pittorico, aggiungono autorevolezza, preziosità e tradizione ad un vino dai natali nobili, ma alla portata di tutte le tasche.

Il claim che sigla la creatività, “Ferma ogni momento” sintetizza la capacità di Centine di abbinarsi ad una molteplicità di ricette e rendere speciale ogni occasione, suggerendo un approccio meno frenetico rispetto agli stili di vita contemporanei che, spesso, non lasciano il giusto spazio alla qualità del proprio tempo.

La campagna di comunicazione integrata prevede, oltre ad un piano di advertising sui principali media nazionali, il completo restyling del sito Centine (centine.wine), una social media strategy, con la nascita di profili dedicati Facebook ed Instagram (@CentineOfficial), e l’utilizzo di branded podcast.

“Siamo felici e orgogliosi di essere stati scelti da Banfi come loro partner. Si tratta di un brand che ha dimostrato di avere una visione spesso capace di anticipare i tempi e con potenzialità straordinarie” dichiara Vincenzo Vigo, direttore creativo del progetto e founder di Mosquito. La creatività on line e il restyling del sito sono stati sviluppati in collaborazione con Wacky Weapon, dinamica realtà torinese.

Banfi e il Bilancio di Sostenibilità 2020

La quinta edizione del Bilancio di Sostenibilità Banfi, relativa all’esercizio 2020, è finalmente disponibile da oggi.

Il leitmotiv di questa edizione è il rispetto. “Un valore importante, autentico ed emblematico del nostro cammino, che ci appartiene fin dalle origini e che ci racconta di un equilibrato e produttivo rapporto con il territorio che ci ospita e di una genuina interazione con le genti con cui collaboriamo e con le istituzioni con cui quotidianamente dialoghiamo”, si legge nella lettera dal territorio, dove i tre presidenti (Enrico Viglierchio – Banfi S.r.l., Remo Grassi – Banfi Società Agricola S.r.l., Rodolfo Maralli – Fondazione Banfi) introducono alla lettura del documento.

Banfi e il Bilancio di Sostenibilità 2020

“Abbiamo deciso di pubblicare il Bilancio di Sostenibilità 2020 in occasione della Giornata Mondiale della Terra – dichiara Cristina Mariani-May, CEO di Banfi – per rafforzare l’importante messaggio che desideriamo condividere con il territorio, oltre che con tutto il settore vitivinicolo. Il 2020, fortemente segnato dalla crisi pandemica ancora in atto, ha letteralmente stravolto i nostri processi produttivi, le nostre strategie, i nostri risultati aziendali, le nostre vite. Questa edizione, particolarmente significativa, ci vede rafforzare, con orgoglio, il nostro impegno per una crescita sostenibile. La sostenibilità non è una tendenza, né è un’opzione”.

Il Bilancio di Sostenibilità 2020, per la prima volta, è stato sottoposto all’attività dilimited assurancesecondo lo standard ISAE 3000 Revised. La revisione, affidata a PricewaterhouseCoopers Advisory S.p.A., primaria società operante nel settore della revisione contabile e della consulenza aziendale, certifica l’aderenza dei contenuti del documento alle linee guida adottate per la redazione e si sostanzia in attività di raccolta documentale, interviste con il management responsabile della redazione del bilancio, approfondimenti tematici, controlli dei calcoli effettuati e verifiche a campione.

Il Bilancio di Sostenibilità 2020 è disponibile sul sito di Banfi, al seguente link:

https://www.www.banfi.it/it/sostenibilita/

Traversa dei Monti, il nuovo Chianti Colli Senesi di Banfi

Traversa dei Monti è il nuovo vino firmato Banfi, un Chianti DOCG dall’anima montalcinese.

Totalmente prodotto con le varietà tradizionali del Chianti, con forte predominanza di Sangiovese, provenienti dai vigneti montalcinesi della tenuta, cuore del tradizionale territorio del Chianti, si fregia della sottozona COLLI SENESI.

Traversa dei Monti, il nuovo Chianti Colli Senesi di Banfi

Il nome del vino, Traversa dei Monti, ci riconduce immediatamente alla strada che collega Montalcino alla costa maremmana, costeggiando anche i vigneti Banfi.

Anche l’etichetta è evocativa del luogo in cui il vino nasce. La Traversa dei Monti, in lamina oro, attraversa i vigneti che al tatto restituiscono la percezione di terra, esaltando la luminosità e la ricchezza del nostro territorio.

Elegante e deciso, il vino si presenta con un colore rosso malva intenso e profondo. Al naso il profumo è complesso e Intenso, spiccano gli aromi di frutta matura e ciliegia marasca accompagnati da sentori di fiori secchi e note speziate. Avvolgente, morbido e potente, con una notevole struttura, chiude con un finale lungo e persistente.

Quando il vino incontra l’arte: etichetta d’autore per la Limited Edition de La Pettegola di Banfi

Giunge alla quarta edizione il progetto de La Pettegola con etichetta d’autore.

Il Vermentino di Banfi, prodotto fin dal 2012, da ormai quattro anni ha, infatti, una versione Limited Edition (solo quindicimila bottiglie) con l’etichetta reinterpretata da un artista. Un sodalizio con il design che, di anno in anno, si rafforza grazie a collaborazioni con artisti e designer di fama internazionale.

Etichetta d’autore per la Limited Edition de La Pettegola

A disegnare la Limited Edition 2021 de La Pettegola è, per la prima volta, una donna: Elena Salmistraro. Designer e artista, vive e lavora a Milano. Laureata al Politecnico di Milano, nel 2009 fonda il proprio studio, collabora come designer e illustratrice con molte aziende dell’industria creativa. L’attenzione al dettaglio, l’armonia delle forme e lo stile poetico caratterizzano le sue creazioni, commistione tra arte e design: la ricerca del linguaggio espressivo dell’oggetto, che può fascinare le persone evocando emozioni, è una priorità del suo lavoro. I suoi progetti sono stati selezionati per diverse mostre internazionali. Nel 2017 vince il premio “Salone del Mobile Milano Award” come “Miglior designer esordiente”. Dal 2107, il Ministero degli Affari Esteri, la nomina ambasciatrice del design italiano nel mondo. Nel 2018 viene nominata Ambasciatrice di Brera Design District.

La pettegola spesso ci riporta alla mente il gossip al femminile, ma la pettegola è anche un uccellino che vive lungo la costa della Maremma. Ed è proprio su questa ambivalenza del significato del nome del Vermentino Banfi che Elena Salmistraro gioca per reinterpretare l’etichetta: “La Pettegola per Banfi è il nome spiritoso e divertente di un uccellino, tipico della costa toscana, che ho immaginato essere furbo e canterino.

Per questo mi sono divertita a raffigurare una ragazza giovane e colorata ma dall’aspetto riflessivo, completamente immersa nell’ascoltare il canto allegro e festoso della Pettegola. I colori vivaci e le forme rigide, tutti elementi tipici del mio linguaggio artistico, esaltano l’atmosfera gioviale e di convivialità che caratterizza il gioioso momento del brindisi, reso ancor più spensierato grazie al cinguettio del vivace uccellino. Il canto della Pettegola diventa così la colonna sonora perfetta per trascorrere un’allegra serata in compagnia mentre si gusta un calice del vino che porta il suo nome”.

Edizioni precedenti:

  • 2018: Alessandro Baronciani
  • 2019: Ale Giorgini
  • 2020: Riccardo Guasco

Castello Banfi entra a far parte del prestigioso circuito Relais & Châteaux

Da oggi Castello Banfi è ufficialmente tra i 9 nuovi associati, di tutto il mondo, entrati a far parte del prestigioso circuito di Relais & Château, l’Associazione che raggruppa hotel e ristoranti di lusso.

Relais & Châteaux

Fondata nel 1954, Relais & Châteaux è un’associazione di 580 hotel e ristoranti unici in tutto il mondo, che appartengono e sono gestiti da imprenditori indipendenti – nella maggior parte dei casi, famiglie – uniti dalla passione per il proprio mestiere e dal desiderio di instaurare con gli ospiti un legame autentico.

Le Dimore Italiane dell’Associazione che vantano una propria produzione vinicola che raccoglie e restituisce la storia, la passione e la cultura della regione che le ospita, con l’ingresso di Castello Banfi sono diventate otto in totale.

“Con i suoi ristoranti, l’Enoteca e la Balsameria, il Borgo offre agli ospiti la possibilitàdi immergersi completamente nelle tradizioni enologiche e culinarie della Toscana. In Relais & Châteaux abbiamo trovato una rete di famiglie e imprenditori mossi dal nostro stesso amore per la terra, dal desiderio di raccontarlo e condividerlo con gli ospiti.”– commenta Cristina Mariani-May, CEO & Owner.

Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte, è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia

Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte a Strevi (AL), è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia.

Alberto, classe 1963, era nato Torino e dopo il diploma di Enologo alla Scuola Enologica di Alba ed alcune esperienze lavorative presso l’azienda Fratelli Martini e la Cantina Sociale di Maranzana, nel 2002 era entrato a far parte della famiglia Banfi, legando il suo nome ed il suo talento ad alcuni dei progetti più belli e significativi del gruppo.

Da sempre attivo a livello istituzionale nei consorzi del territorio, era anche Presidente della Sezione Piemonte di Assoenologi.

Il ricordo di Alberto Lazzarino

La sua passione, il suo rigore e la sua capacità di coniugare curiosità a competenza, unitamente ad un innato ottimismo e a un sorriso che non lo ha mai abbandonato, anche nelle ore più dure della malattia, saranno per sempre nei ricordi di chi lo ha conosciuto e stimato, oltre che insegnamento e guida per chi continuerà, a Strevi così come a Montalcino, a portare avanti il suo lavoro ed i suoi progetti.

Banfi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento TASTEVIN dalla guida Vitae 2020 di AIS

Con il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013 che riceve le Quattro Viti su Vitae 2020, la guida dell’Associazione Italiana Sommelier, Banfi riceve il prestigioso TASTEVIN, il riconoscimento che premia una ristretta cerchia di sole ventidue aziende, una per ciascuna regione italiana.

La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 25 ottobre, durante l’anteprima di presentazione della guida riservata alla stampa, nella cornice della Nuvola, la struttura romana progettata dal famoso architetto di fama internazionale Massimiliano Fuksas.

Cristiano Cini, Presidente di AIS Toscana, durante la cerimonia di premiazione, ha dichiarato: “È il riconoscimento al grandissimo lavoro svolto da Banfi, fin dalla sua nascita, nel e per il territorio di Montalcino, oltre che per il suo vino simbolo, il Brunello. Un lavoro portato avanti con costanza e grande attenzione ai valori della sostenibilità, in tutti i suoi aspetti, da quello ambientale a quello sociale ed economico”.

Sostenibilità

Quello della sostenibilità è un tema molto caro a Banfi che, durante la tavola rotonda di Venerdì 18 ottobre, organizzata per la presentazione del quarto numero del Bilancio di Sostenibilità per l’esercizio 2018, ha colto l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Un riconoscimento importante per l’azienda di Montalcino e la famiglia Mariani che, solo pochi mesi fa, aveva ricevuto il premio “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit” di Düsseldorf.

Sul palco, insieme al Presidente di AIS Italia, Antonello Maietta, al Presidente di AIS Toscana e al Responsabile della guida per la Toscana, Leonardo Taddei, a consegnare il premio nelle mani di Cristina Mariani-May, rappresentante della terza generazione famigliare proprietaria di Banfi, il Direttore di Winenews, Alessandro Regoli.

Le parole di Cristina Mariani-May

Cristina Mariani-May, ha dichiarato: “Sono molto onorata ed orgogliosa di essere qui, oggi, a ritirare questo prestigiosissimo premio. Un riconoscimento alla nostra dedizione e al nostro amore per il territorio di Montalcino. È nostra la responsabilità per questo territorio e per tutto ciò che rappresenta, che ha rappresentato per secoli e continuerà a rappresentare per centinaia di anni ancora a venire. Esprimo a nome mio e di mio padre John, i miei più sentiti ringraziamenti a tutta l’Associazione Italiana Sommelier che tanto ha fatto, e sta facendo, per il vino italiano. Aggiungo i miei ringraziamenti al team di Banfi per il lavoro svolto in questi quaranta anni al fianco della mia famiglia”.

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018 di Banfi: un’occasione per parlare di sostenibilità in ambito territoriale e istituzionale

Venerdì 18 ottobre la tavola rotonda organizzata per la presentazione del Bilancio di Sostenibilità di Banfi 2018, è stata l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018

Ai saluti iniziali del Direttore di Banfi, Dr. Enrico Viglierchio, è seguito l’intervento del Dr. Stefano Scardocchia, responsabile del Bilancio di Sostenibilità di Banfi, che ha fatto una breve cronistoria circa il percorso sostenibile effettuato dall’azienda ilcinese. È stato poi il turno della D.ssa Gaia Giussani che ha portato la testimonianza di PwC, del cui supporto Banfi si avvale per la predisposizione del proprio Bilancio di Sostenibilità: “È importante che un’azienda come Banfi abbia iniziato questo percorso ormai da lungo tempo, ma sarebbe un passo fondamentale, direi quasi naturale, che si giungesse alla rendicontazione dell’intero territorio”.

Un breve saluto da parte del Vice-Sindaco di Montalcino, Angelo Braconi, per proseguire con le parole del Dr. Alessandro Regoli, Direttore di Winenews. Il Regoli ha ripercorso la storia del territorio di Montalcino soffermandosi su alcuni concetti basilari, come il terroir e come l’importanza del binomio Brunello-Montalcino e lanciando, con le sue parole, un messaggio importantissimo: “Passato, presente e futuro: il passato è la storia, ciò che ci ha fatti divenire quello che siamo oggi, il futuro è nell’unione di tutte le aziende, in una totale sinergia di territorio, dove tutti sono necessari ed indispensabili.”

Il saluto del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino

Il messaggio è stato rinforzato dal saluto del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, che ha ricordato a tutti l’importanza di lavorare insieme ed anticipando le parole del Prof. Simone Bastianoni: “La provincia di Siena è carbon free dal 2011, ed una delle principali motivazioni per cui ha potuto raggiungere questo risultato è proprio l’enorme dimensione della superficie boschiva del Comune di Montalcino, con i suoi 12.000 ha.”.

Dopo il discorso dell’On. Paolo De Castro che ha voluto portare la propria testimonianza dal Parlamento Europeo, il Dr. Gennaro Giliberti ha dichiarato “La Regione Toscana ha fatto della sostenibilità in agricoltura il proprio core business. L’unico modo per poter raggiungere i più elevati standard di sostenibilità è fare innovazione”.

L’intervento dell’On. Filippo Gallinella con l’impegno da parte del Governo di sostenere in modo sempre più consistente la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ha concluso la mattinata.

Partecipanti Tavola Rotonda (moderata dalla D.ssa Virginia Masoni di Confindustria Toscana Sud):

  • Dr. Enrico Viglierchio – Direttore Generale Banfi
  • Dr.ssa Gaia Giussani – PWC, Senior Manager
  • On. Filippo Gallinella – Presidente XIII Commissione Agricoltura
  • Prof. Simone Bastianoni – Professore Ordinario di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali presso l’Università di Siena
  • Dr. Gennaro Giliberti – Regione Toscana, Dirigente Produzioni Agricole, Vegetali, Zootecniche e Promozione