Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte, è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia

Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte a Strevi (AL), è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia.

Alberto, classe 1963, era nato Torino e dopo il diploma di Enologo alla Scuola Enologica di Alba ed alcune esperienze lavorative presso l’azienda Fratelli Martini e la Cantina Sociale di Maranzana, nel 2002 era entrato a far parte della famiglia Banfi, legando il suo nome ed il suo talento ad alcuni dei progetti più belli e significativi del gruppo.

Da sempre attivo a livello istituzionale nei consorzi del territorio, era anche Presidente della Sezione Piemonte di Assoenologi.

La sua passione, il suo rigore e la sua capacità di coniugare curiosità a competenza, unitamente ad un innato ottimismo e a un sorriso che non lo ha mai abbandonato, anche nelle ore più dure della malattia, saranno per sempre nei ricordi di chi lo ha conosciuto e stimato, oltre che insegnamento e guida per chi continuerà, a Strevi così come a Montalcino, a portare avanti il suo lavoro ed i suoi progetti.

Banfi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento TASTEVIN dalla guida Vitae 2020 di AIS

Con il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013 che riceve le Quattro Viti su Vitae 2020, la guida dell’Associazione Italiana Sommelier, Banfi riceve il prestigioso TASTEVIN, il riconoscimento che premia una ristretta cerchia di sole ventidue aziende, una per ciascuna regione italiana. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 25 ottobre, durante l’anteprima di presentazione della guida riservata alla stampa, nella cornice della Nuvola, la struttura romana progettata dal famoso architetto di fama internazionale Massimiliano Fuksas.

Cristiano Cini, Presidente di AIS Toscana, durante la cerimonia di premiazione, ha dichiarato: “È il riconoscimento al grandissimo lavoro svolto da Banfi, fin dalla sua nascita, nel e per il territorio di Montalcino, oltre che per il suo vino simbolo, il Brunello. Un lavoro portato avanti con costanza e grande attenzione ai valori della sostenibilità, in tutti i suoi aspetti, da quello ambientale a quello sociale ed economico”.

Quello della sostenibilità è un tema molto caro a Banfi che, durante la tavola rotonda di Venerdì 18 ottobre, organizzata per la presentazione del quarto numero del Bilancio di Sostenibilità per l’esercizio 2018, ha colto l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Un riconoscimento importante per l’azienda di Montalcino e la famiglia Mariani che, solo pochi mesi fa, aveva ricevuto il premio “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit” di Düsseldorf.

Sul palco, insieme al Presidente di AIS Italia, Antonello Maietta, al Presidente di AIS Toscana e al Responsabile della guida per la Toscana, Leonardo Taddei, a consegnare il premio nelle mani di Cristina Mariani-May, rappresentante della terza generazione famigliare proprietaria di Banfi, il Direttore di Winenews, Alessandro Regoli.

Cristina Mariani-May, ha dichiarato: “Sono molto onorata ed orgogliosa di essere qui, oggi, a ritirare questo prestigiosissimo premio. Un riconoscimento alla nostra dedizione e al nostro amore per il territorio di Montalcino. È nostra la responsabilità per questo territorio e per tutto ciò che rappresenta, che ha rappresentato per secoli e continuerà a rappresentare per centinaia di anni ancora a venire. Esprimo a nome mio e di mio padre John, i miei più sentiti ringraziamenti a tutta l’Associazione Italiana Sommelier che tanto ha fatto, e sta facendo, per il vino italiano. Aggiungo i miei ringraziamenti al team di Banfi per il lavoro svolto in questi quaranta anni al fianco della mia famiglia”.