Dalla voce del Presidente di Banfi Srl e della Fondazione Banfi, una riflessione sul futuro del vino italiano: competenza, visione e capacità di raccontarsi in modo nuovo sono le chiavi per affrontare le sfide che ci attendono.
Il vino italiano è davanti a un bivio. Dopo anni di espansione, in cui il mercato sembrava accogliere ogni nuova etichetta, oggi il contesto è cambiato: la concorrenza è più agguerrita, il consumatore più esigente, i mercati più saturi. In questo scenario, restare fermi equivale a perdere terreno.
A dirlo è Rodolfo Maralli, Presidente di Banfi Srl e della Fondazione Banfi, in un’intervista rilasciata a Fabio Piccoli per Wine Meridian. Le sue parole tracciano una rotta chiara:
“Non è tempo di paura. È il momento di maturare come settore, di rafforzare la cultura d’impresa e costruire brand solidi, capaci di resistere e crescere nel lungo periodo.”
Oltre il prodotto: l’importanza di fare marca
Per Maralli, la sfida principale è passare dalla logica del marchio alla strategia di marca. Un’etichetta può raccontare un territorio, ma un brand sa costruire valore nel tempo, presidiare i mercati, differenziarsi con coerenza. E per riuscirci, serve investire nella formazione, nella managerialità, nella capacità di leggere i segnali del mercato e adattarsi con prontezza.
Una questione culturale e di linguaggio
Secondo Maralli, il vino ha perso parte della sua centralità nel racconto collettivo, soprattutto presso i giovani. Linguaggi complessi, autoreferenzialità e incapacità di comunicare con immediatezza hanno allontanato le nuove generazioni.
“I giovani non cercano solo un prodotto: cercano esperienze e identità con cui entrare in relazione. Dobbiamo imparare a parlare la loro lingua, visiva e veloce, senza perdere autenticità.”
L’enoturismo come leva strategica
La trasformazione non riguarda solo la vigna. L’ospitalità esperienziale e l’enoturismo sono oggi pilastri di sviluppo, ma vanno progettati con visione strategica, superando l’improvvisazione. Banfi ha scelto di investire su un modello integrato che unisce qualità, innovazione e un legame autentico con il territorio.
Consapevolezza, coraggio e competenza
Per affrontare il futuro, servono tre elementi fondamentali: consapevolezza, per leggere con lucidità il contesto; coraggio, per uscire dalla comfort zone e sperimentare; competenza, per tradurre le intuizioni in strategie concrete.
“Un buon vino non basta per fare impresa. Bisogna essere imprenditori veri, pronti a guardare al cambiamento come a una nuova stagione, non come a un tramonto.”