How to store wine?

Tra i fattori che influenzano l’esperienza di degustazione di un vino vi è senza dubbio il suo stato di conservation: al fine di mantenere intatte le sue caratteristiche e di valorizzarne il bouquet di aromi all’apertura, è fondamentale sapere dove e how to store wine in casa quando è ancora sigillato o una volta aperte le bottiglie di vino.

 

How to store wine: factors to take into account

 

Per conservare il vino in casa in modo ottimale è importante prendere in considerazione three aspetti:

la temperatura del vino, la luminosità della stanza e la posizione della bottiglia.

 

Temperature

Temperature plays an essential role: the temperature fluctuations o temperature sbagliate possono modificare le caratteristiche organolettiche del vino e danneggiarne le peculiarità olfattive, aromatiche e di gusto, nonché ritardare o accelerare il processo di invecchiamento.

Sotto i 10° you risk the formation of small ice crystals while sopra i 18° the wine may undergo rapid maturation, as well as the loss of its original characteristics. In the case of WHITE WINES we recommend a temperature of 10°- 12°C while for the red wines a temperature between 12° e i 15°C.

 

Luminosità

I sun rays sono dannosi per la bottiglia di vino poiché possono innescare un oxidation process che ne compromette il gusto e la qualità.

Ecco perché si consiglia sempre di storing wine in dark or semi-dark places and above all never to expose it to direct contact with sunlight or phosphorescent lights.

 

Location

Un altro fattore da tenere in considerazione è la bottle position. Quindi, come conservare il vino, in orizzontale o in verticale? Il consiglio è che le bottiglie vengano disposte in horizontal position per fare in modo che il liquido bagni il tappo di sughero così da impedire l’avvio del processo di ossidazione.

I veri intenditori sanno bene che la posizione ideale è non perfettamente orizzontale: la bottiglia andrebbe infatti ulteriormente inclinata di 5° con il tappo rivolto verso l’alto. Most wine cellars have, not surprisingly, a bottle rack with precisely this inclination.

 

 

Dove è meglio conservare il vino


Cantina

Il luogo ideale dove è meglio conservare il vino è la winery perché si tratta di un ambiente buio e con una temperatura più costante rispetto ad altre stanze dell’abitazione.

Non a caso, nelle aziende vinicole la cantina è il cuore pulsante della vinificazione, lo scrigno che custodisce i wines durante il loro affinamento in botti e bottiglie e che consente la maturazione al punto giusto per prodotti di qualità.

 

Cantinette o celle frigorigere

Tuttavia, non tutti hanno la fortuna di avere una cantina. In questi casi, si può ricorrere alle wine cellars or wine librariesspecial cold rooms designed for store wine at a controlled temperature and in a horizontal position. The best models are small and compact and can accommodate numerous bottles while taking up little space. Some are real technological and design gems.

 

 

Quanto tempo si può conservare una bottiglia di vino aperto

Il vino è un prodotto “vivo”: le sue caratteristiche, infatti, mutano nel tempo. Se lasciato a lungo in bottiglia sigillata, in condizioni ottimali, i suoi profumi e suoi aromi si evolvono in strutture più complesse e articolate con il passare del tempo.

The same happens when opening a bottle: il contatto con l’aria produce delle alterazioni delle componenti organolettiche del vino. In diversi casi l’ossigenazione del vino è un procedimento che permette al vino di sprigionare al meglio le proprie caratteristiche. È il caso, ad esempio, dei vini rossi invecchiati e ben strutturati, che vanno fatti arieggiare all’interno di appositi decanter o nella bottiglia stessa prima di essere serviti.

 

Ossigenazione

 L'oxygenation, infatti, ha la funzione di riequilibrare il vino con l’ambiente circostante eliminando il cosiddetto sentore di riduzione. 

However, keeping a bottle opened for a long time ne altera le caratteristiche danneggiando il vino. Le sostanze aromatiche evaporano e può aumentare l’acidità volatile che conferisce al vino uno spiacevole gusto acido.

Quindi, quanto tempo si può conservare una bottiglia di vino aperto? It all depends on the type of wine. 

 

How to store white wine and sparkling wine

In general, the WHITE WINES should be stored at a temperature of 10° – 12°C quando la bottiglia è ancora sigillata, possibilmente in posizione orizzontale. La conservazione dopo l’apertura per i bianchi è possibile per uno/tre giorni solo se il tappo è a vite mentre per gli spumanti solo poche ore (massimo 24 ore).

 

How to store red wine

I red wines instead should be stored at a temperature between 12° e i 15°C in posizione orizzontale. Tuttavia, è consigliabile ruotarli in upright position one day before serving them on the table. Questo accorgimento favorirà infatti il deposito delle particelle sul fondo.

Christmas traditions in Tuscany

Da presepi artistici a tradizioni culinarie, scopri il momento più magico dell’anno con le prelibatezze natalizie toscane e abbinale al vino giusto.

Dicembre è uno dei periodi più suggestivi dell’anno per visitare la Toscana, complici senza dubbio l’atmosfera magica che si respira già dai primi giorni del mese nelle città d’arte come Firenze e Siena o nei borghi medievali come Poggio alle mura e Montalcino dove le tradizioni natalizie della Toscana affascinano turisti di ogni età.


Il Natale in Toscana


Il Natale in Toscana è infatti un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, da vivere in coppia o in famiglia, circondati da bellezze paesaggistiche mozzafiato che, nel periodo natalizio, si colorano di nuove sfumature e suggestioni. Ma il Natale in Toscana è anche sinonimo di ospitalità, buon vino e buon cibo, grazie alla ricchezza della tradizione culinaria locale che mescola con sapiente armonia ingredienti di qualità e ricette della tradizione contadina, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.


Christmas traditions in Tuscany


Le tradizioni natalizie toscane affondano le loro radici nei tempi antichi e vengono riproposte di generazione in generazione per tenere vivo il legame con il passato e con una terra così ricca di storie, leggende, eventi e tradizioni.


Villages and cribs

Sono soprattutto i borghi a essere protagonisti delle tradizioni natalizie in Toscana: Barga, Petroio, Pescaglia e altri piccoli gioielli della valle del Serchio si trasformano durante il periodo natalizio in un vero e proprio presepe vivente a cielo aperto, dentro il quale è possibile passeggiare ammirando i capolavori dei maestri figurinai dedicati alla natività, ma anche alle tradizioni popolari. Il più affascinante è il Presepe Artistico di Petroio con oltre 100 personaggi.


Bonfires and torchlight processions

Nel piccolo borgo di Gorfigliano, nell’Alta Garfagnana, la sera della vigilia s’illumina di magia grazie allo splendore dei Natalecci, altissimi falò collocati nei punti più alti delle colline circostanti, che vengono accesi contemporaneamente al rintocco delle campane, avvolgendo il borgo in una luce magica. L’evento è una delle tradizioni natalizie della Toscana più antiche di sempre: le tecniche di costruzione del nataleccio, con rami di ginepro e castagno, sono un segreto tramandato da secoli di generazione in generazione e la competizione tra le famiglie della zona è sentita ancora oggi.
Risale a prima dell’anno Mille invece la fiaccolata di Abbadia San Salvatore, un grazioso borgo nel cuore dell’Amiata. La leggenda vuole che gli abitanti dei borghi della Via Francigena si riunissero lì per la tradizionale messa della Vigilia e che il loro percorso verso l’abbazia fosse illuminato e rischiarato da grandi falò.
The 7 dicembre invece, per la vigilia dell’Immacolata, è il comune di Gallicano a scintillare alla luce della Fiaccola, che viene accesa ritualmente nella piazza addobbata a festa, tra i canti di Natale e le colorate bancarelle dei mercatini.


What we eat at Christmas in Tuscany


Le tradizioni natalizie in Toscana sono antiche anche quando si parla di tradizioni gastronomiche. La Toscana è infatti patria delle eccellenze culinarie italiane più apprezzate in tutta la penisola e nel mondo, tra cui i vini pregiati del territorio montalcinese. Non deve stupire quindi che molte ricette natalizie siano riproposte anche in altre zone d’Italia.


Ma cosa si mangia a Natale in Toscana?


Si parte, come da tradizione, con gli appetizers a base di salumi, accompagnati da un bianco della zona, e con i crostini ai fegatelli, chiamati anche crostini neri, simbolo di una tradizione culinaria rustica e umile ma ricca di gusto.
Among the primi piatti, ritroviamo i tortellini in brodo di cappone, rigorosamente fatti a mano con pasta fresca all’uovo, e la cosiddetta ribollita di cavolo nero, una minestra a base di fagioli, verza e cavolo, servita in ciotole di terracotta. Le tradizioni natalizie della Toscana prevedono un secondo a base di carne, altra eccellenza del territorio: arrosto di chianina, fegatelli di maiale, faraona e anatra all’arancia sono le specialità tipiche di questo periodo.
Sulla tavola di Natale dei fiorentini doc non possono poi mancare i dolci tipici della Toscana: castagnaccio, panforte di Siena, ricciarelli, cantuccini rigorosamente intinti del vin santo come vuole la tradizione.


Visit our Wine Shop during the Christmas period


Tuscany is thus reconfirmed as one of the regions richest in culture and charm when it comes to Christmas traditions, which is why it is a favourite destination for many tourists in December.
Per chi sceglie di trascorrere il Natale in Toscana tra le dolci colline, il borgo di Poggio alle Mura (dove è situato Castello Banfi Wine Resort), avvolto nella suggestiva e festosa atmosfera natalizia, sembra quasi un luogo incantato, un piccolo scorcio di presepe, una romantica cartolina di auguri. Oltre che per visitare il nostro piccolo borgo, potrai scoprire le tradizioni gastronomiche della Toscana e visitare l’Enoteca di Castello Banfi Wine Resort, una vera e propria bottega toscana d’altri tempi, con il soffitto di travi a vista e il pavimento rustico. Qui potrai degustare alcuni dei migliori prodotti offerti dalla terra del Brunello: salumi, formaggi, olii e naturalmente un’ampia selezione di vini, immersi nella magica atmosfera del Natale.

Wine disgorging: what it is and what it is used for

Il procedimento di sboccatura permette l’eliminazione di sedimenti. Scopri come viene eseguita e in quale fase della produzione del vino.

What is wine disgorgement and how it is performed

La sboccatura del vino rappresenta una fase fondamentale per la produzione degli spumanti metodo classico e, nel caso di Banfi, le nostre bollicine vengono prodotte secondo questo procedimento nella cantina Banfi Piemonte situata a Strevi, in provincia di Alessandria.
Oltre alla nostra cantina visitabile immersa tra i vigneti montalcinesi presso l’incantevole e suggestiva tenuta di Castello Banfi Wine Resort, l’azienda Banfi dispone infatti anche di un’altra casa vinicola altrettanto storica con annessa una superficie di 50 ettari (di cui 46 a vigneto) in Piemonte. Qui produciamo bollicine di qualità come gli spumanti metodo classico e gli Charmat.

 

At what stage of production is the disgorging of sparkling wine carried out?

La sboccatura del vino è un procedimento che prevede l’eliminazione dei residui di fermentazione dalle bottiglie di spumante metodo classico.
The classic method sparkling wines, infatti, subiscono una seconda fermentazione in bottiglia: la cuvée di vini base, realizzata con vini pregiati del territorio (piemontese nel caso di Banfi Piemonte), viene arricchita con un liqueur de tirage, una miscela a base di zuccheri, minerali e lieviti in grado di innescare la rifermentazione del vino e la cosiddetta presa di spuma. Tale processo, però, comporta la formazione di residui e lieviti esausti, che compromettono la cristallina limpidezza che caratterizza gli spumanti italiani.

 

Processo

For this, the bottles are turned upside down and, through the complex process of remuage, whether manual or mechanical, the residues are trapped towards the neck of the bottle, inside the bidule located under the crown cap.
It is at this stage that the wine is disgorged, i.e. the crown cork with the residue is removed and the new characteristic cork that characterises classic method sparkling wines is inserted.

 

Disgorgement of wine: meaning and origin of the name

La parola “sboccatura” con la quale si designa l’intero processo di eliminazione dei residui, fa riferimento all’atto vero e proprio di stappare la bottiglia. La parola francese “dégorgement”, invece, ugualmente utilizzata in Italia per indicare questo procedimento (data la profonda influenza della cultura vinicola francese nella produzione di spumanti metodo classico) può essere tradotta alla lettera con “scarico” e fa riferimento invece all’eliminazione dei residui. I due termini sono utilizzati indistintamente come sinonimi.

 

Dégorgement: differences between manual and mechanical procedure

All’interno dell’articolato e complesso processo di produzione, la sboccatura dello spumante occupa un ruolo importante, poiché garantisce la presentazione di uno spumante limpido e cristallino, dal perlage luminoso e dalle bollicine di carattere. Un tempo quest’operazione veniva eseguita a mano, anche all’interno della cantina Banfi Piemonte, da esperti di remuage manuale e dégorgement à la volée, attraverso gesti sapienti e precisi, frutto di anni di esperienza in questo settore.

 

Dégorgement à la volée: the traditional procedure

Il dégorgement à la volée, ossia la sboccatura a mano, consiste nello stappare a mano la bottiglia capovolta, sfruttando la pressione che si è venuta a creare al suo interno durante la rifermentazione ed eliminando così i residui all’interno del tappo e della bidule. Successivamente, si procede con il raddrizzarla velocemente così da ridurre la fuoriuscita dello spumante.
In questa fase, è possibile sopperire alla perdita di liquido attraverso una procedura di rabbocco con liquer d’expedition o liquer de dosage, una miscela zuccherina che impreziosisce gli spumanti metodo classico e contribuisce ad arricchire l’esperienza sensoriale.

 

Innovazione

The difficulty of dégorgement à la volée made it essential to invent a mechanised procedure that would minimise or completely eliminate wine spillage. However, for fine formats or the most special cuvées, we still use this manual technique, which we could define a true art, the exclusive prerogative of expert master vintners, such as those at Banfi.

 

Dégorgement a la glace: the modern procedure

The mechanised procedure of disgorging wine or sparkling wine is called dégorgement a la glace. Bottles undergoing remuage are pre-washed from the pupitres (the special wooden boards on which they are placed with the neck downwards) and placed in special machines that freeze the neck of the bottle and the crown cork thanks to a special saline compound capable of bringing the liquid and sediment to a temperature between -25°C and -30°C.

 

I macchinari

The machinery then proceeds to turn the bottles upside down: unlike manual dégorgement, with dégorgement a la glace the spent yeast and other residues trapped in the bidule will be frozen, without the risk of them falling into the bottle and clouding the wine again.
It is then possible to safely remove the frozen cork (the actual disgorging of the classic method sparkling wine), top up the wine if necessary, and replace the cork with the metal cage.

 

Conclusions

The dégorgement a la glace è, come detto in precedenza, la procedura di sboccatura del vino più utilizzata dai produttori. Tuttavia, osservare un maestro vinaio che esegue il dégorgement manuale è un vero e proprio spettacolo, un’esperienza da non perdere se si ama il vino e la sua produzione secondo le antiche tradizioni.