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La stella di Rudy Buratti, direttore enologo di Banfi scomparso all’età di 56 anni, continuerà a brillare grazie al suo giovane team.

Nato a Bleggio Superiore, Trento, nel nord Italia, Rudy si laurea nel 1981 presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, una delle più importanti scuole di enologia al mondo. Nel 1983, “scende al sud”, come gli piaceva dire con orgoglio italiano, per un’esperienza di stage presso la nascente tenuta Banfi a Montalcino. Innamoratosi del territorio e dell’azienda, decide così di restare, e nel 1999, viene nominato Direttore Enologo, posizione precedentemente coperta dal suo mentore Ezio Rivella. Al momento della sua scomparsa, Buratti supervisionava nove manager, oltre a cinquanta operai addetti alle varie mansioni della cantina, intrattenendo con piacere relazioni dirette con la famiglia Mariani, proprietaria di Castello Banfi.

Desideriamo condividere con tutti voi il saluto a Rudy fatto ieri da Cristina Mariani-May durante le esequie. “La prematura scomparsa del nostro caro amico e collega Rudy è un’enorme perdita per l’intero mondo del vino. Quel mondo del vino che Rudy ha amato fino alle sue ultime ore ed al quale ha dedicato 35 anni della sua vita con passione, umiltà e coraggio. Il primo ad entrare in cantina, l’ultimo ad uscire, solo dopo aver controllato che ogni singolo dettaglio fosse al suo posto, che ogni vino stesse evolvendo nel migliore dei modi e che ogni membro del suo team lavorasse con la stessa sua passione, accuratezza e puntualità. Ha lavorato così ogni giorno, ininterrottamente fino al suo ultimo giorno, una settimana fa quando, già molto provato dalla malattia, per l’ultima volta ha lasciato la sua amata cantina e la sua gente, la sua seconda famiglia. Rudy lascia un vuoto enorme in tutti noi, un vuoto incolmabile per sua moglie Ursula e per Alexandra e Carlotta, le sue giovani ed amate figlie. Ma lascia anche tanta speranza in chi rimane e tanti bellissimi ed indelebili ricordi. Ciao Rudy, è stato un onore averti al nostro fianco per tutti questi anni. Ti ricorderemo in ogni vino che berremo, in ogni calice che alzeremo al cielo ed in tutte le battaglie che vinceremo insieme. Grazie.”

Il giovane team enologico che Buratti ha avuto l’opportunità di crescere, seguirà i suoi insegnamenti, continuando a lavorare con la sua stessa passione per la ricerca e per questo territorio, dove Rudy è arrivato quando aveva solo 22 anni. Rudy ha avuto l’opportunità di vivere l’energia dell’inizio della storia di Banfi, fin dai primi anni ottanta, quando iniziarono i più importanti progetti di ricerca che hanno fatto crescere Banfi rendendola ciò che è oggi. In tutti questi anni, dal 1999, quando è diventato direttore enologo, ha trasferito al suo team tutte le sue conoscenze, giorno dopo giorno, lavorando fianco a fianco e tramandando loro il senso di umiltà, di coraggio, di amore per la sperimentazione e di lungimiranza che lo hanno sempre contraddistinto.

Il giovane team enologico continuerà a lavorare e a seguire il suo percorso, con lo stesso spirito che in tanti anni Rudy gli ha indicato.