Alberto Lazzarino, the historic and charismatic oenologist director of Banfi Piemonte, sadly passed away prematurely, at the end of a short but relentless illness

Alberto Lazzarino, storico e carismatico direttore Enologo di Banfi Piemonte a Strevi (AL), è purtroppo venuto precocemente a mancare, al termine di una breve ma implacabile malattia.

Alberto, classe 1963, era nato Torino e dopo il diploma di Enologo alla Scuola Enologica di Alba ed alcune esperienze lavorative presso l’azienda Fratelli Martini e la Cantina Sociale di Maranzana, nel 2002 era entrato a far parte della famiglia Banfi, legando il suo nome ed il suo talento ad alcuni dei progetti più belli e significativi del gruppo.

Always active at an institutional level in the consortia of the territory, he was also President of the Piedmont Section of Assoenologi.

Il ricordo di Alberto Lazzarino

La sua passione, il suo rigore e la sua capacità di coniugare curiosità a competenza, unitamente ad un innato ottimismo e a un sorriso che non lo ha mai abbandonato, anche nelle ore più dure della malattia, saranno per sempre nei ricordi di chi lo ha conosciuto e stimato, oltre che insegnamento e guida per chi continuerà, a Strevi così come a Montalcino, a portare avanti il suo lavoro ed i suoi progetti.

Banfi received the prestigious TASTEVIN award from the Vitae 2020 guide by AIS

Con il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013 che riceve le Quattro Viti su Vitae 2020, la guida dell’Associazione Italiana Sommelier, Banfi riceve il prestigioso TASTEVIN, il riconoscimento che premia una ristretta cerchia di sole ventidue aziende, una per ciascuna regione italiana.

La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 25 ottobre, durante l’anteprima di presentazione della guida riservata alla stampa, nella cornice della Nuvola, la struttura romana progettata dal famoso architetto di fama internazionale Massimiliano Fuksas.

Cristiano Cini, Presidente di AIS Toscana, durante la cerimonia di premiazione, ha dichiarato: “È il riconoscimento al grandissimo lavoro svolto da Banfi, fin dalla sua nascita, nel e per il territorio di Montalcino, oltre che per il suo vino simbolo, il Brunello. Un lavoro portato avanti con costanza e grande attenzione ai valori della sostenibilità, in tutti i suoi aspetti, da quello ambientale a quello sociale ed economico”.

Sustainability

Quello della sustainability è un tema molto caro a Banfi che, durante la tavola rotonda di Venerdì 18 ottobre, organizzata per la presentazione del quarto numero del Bilancio di Sostenibilità per l’esercizio 2018, ha colto l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Un riconoscimento importante per l’azienda di Montalcino e la famiglia Mariani che, solo pochi mesi fa, aveva ricevuto il premio “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit” di Düsseldorf.

On stage, together with the President of AIS Italia, Antonello Maietta, the President of AIS Toscana and the Head of the Guide for Tuscany, Leonardo Taddei, presenting the award in the hands of Cristina Mariani-May, representative of the third generation family owner of Banfi, was the Director of Winenews, Alessandro Regoli.

Le parole di Cristina Mariani-May

Cristina Mariani-May, ha dichiarato: “Sono molto onorata ed orgogliosa di essere qui, oggi, a ritirare questo prestigiosissimo premio. Un riconoscimento alla nostra dedizione e al nostro amore per il territorio di Montalcino. È nostra la responsabilità per questo territorio e per tutto ciò che rappresenta, che ha rappresentato per secoli e continuerà a rappresentare per centinaia di anni ancora a venire. Esprimo a nome mio e di mio padre John, i miei più sentiti ringraziamenti a tutta l’Associazione Italiana Sommelier che tanto ha fatto, e sta facendo, per il vino italiano. Aggiungo i miei ringraziamenti al team di Banfi per il lavoro svolto in questi quaranta anni al fianco della mia famiglia”.

Presentation of Banfi's 2018 Sustainability Report: an opportunity to talk about sustainability in a territorial and institutional context

Venerdì 18 ottobre la tavola rotonda organizzata per la presentazione del Bilancio di Sostenibilità di Banfi 2018, è stata l’occasione per discutere di evoluzione sostenibile, nell’ottica di una condivisione con l’intero territorio, per una crescita comune e per comprendere se il Bilancio di Sostenibilità può essere uno strumento fondamentale alla valorizzazione del territorio.

Presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018

Ai saluti iniziali del Direttore di Banfi, Dr. Enrico Viglierchio, è seguito l’intervento del Dr. Stefano Scardocchia, responsabile del Bilancio di Sostenibilità di Banfi, che ha fatto una breve cronistoria circa il percorso sostenibile effettuato dall’azienda ilcinese. È stato poi il turno della D.ssa Gaia Giussani che ha portato la testimonianza di PwC, del cui supporto Banfi si avvale per la predisposizione del proprio Bilancio di Sostenibilità: “È importante che un’azienda come Banfi abbia iniziato questo percorso ormai da lungo tempo, ma sarebbe un passo fondamentale, direi quasi naturale, che si giungesse alla rendicontazione dell’intero territorio”.

Un breve saluto da parte del Vice-Sindaco di Montalcino, Angelo Braconi, per proseguire con le parole del Dr. Alessandro Regoli, Direttore di Winenews. Il Regoli ha ripercorso la storia del territorio di Montalcino soffermandosi su alcuni concetti basilari, come il terroir e come l’importanza del binomio Brunello-Montalcino e lanciando, con le sue parole, un messaggio importantissimo: “Passato, presente e futuro: il passato è la storia, ciò che ci ha fatti divenire quello che siamo oggi, il futuro è nell’unione di tutte le aziende, in una totale sinergia di territorio, dove tutti sono necessari ed indispensabili.”

Il saluto del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino

Il messaggio è stato rinforzato dal saluto del Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, che ha ricordato a tutti l’importanza di lavorare insieme ed anticipando le parole del Prof. Simone Bastianoni: “La provincia di Siena è carbon free dal 2011, ed una delle principali motivazioni per cui ha potuto raggiungere questo risultato è proprio l’enorme dimensione della superficie boschiva del Comune di Montalcino, con i suoi 12.000 ha.”.

Dopo il discorso dell’On. Paolo De Castro che ha voluto portare la propria testimonianza dal Parlamento Europeo, il Dr. Gennaro Giliberti ha dichiarato “La Regione Toscana ha fatto della sostenibilità in agricoltura il proprio core business. L’unico modo per poter raggiungere i più elevati standard di sostenibilità è fare innovazione”.

L’intervento dell’On. Filippo Gallinella con l’impegno da parte del Governo di sostenere in modo sempre più consistente la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ha concluso la mattinata.

Participants Round Table (moderated by Ms Virginia Masoni of Confindustria Toscana Sud):

  • Dr. Enrico Viglierchio - General Manager Banfi
  • Dr. Gaia Giussani - PWC, Senior Manager
  • Hon. Filippo Gallinella - President XIII Commission for Agriculture
  • Prof. Simone Bastianoni – Professore Ordinario di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali presso l’Università di Siena
  • Dr. Gennaro Giliberti - Tuscany Region, Head of Agricultural, Plant, Animal Production and Promotion

Joseph Perrier presents Tout de Blanc

Una bottiglia elegante ed esclusiva, frutto dell’incontro tra l’artista Lauren Collin e Benjamin Fourmon, Presidente di Joseph Perrier Champagne, per l’ultima cuvée in edizione limitata e solo in formato magnum della Maison distribuita in Italia da Banfi dal 2004.

La Maison Joseph Perrier con TOUT DE BLANC si arricchisce di una nuova, straordinaria cuvée.

Tout de Blanc si presenta in una bottiglia raffinatissima, disegnata dall’artista Lauren Collin (laurencollin.com) e frutto del lavoro e della collaborazione di oltre tre anni tra lei ed il giovane Presidente della Maison Joseph Perrier, Benjamin Fourmon, che proprio quest’anno è subentrato al padre Jean-Claude alla direzione della Maison. Un passaggio generazionale importante per la Joseph Perrier, azienda famigliare alla quinta generazione.

Joseph Perrier presents Tout de Blanc

Presentata unicamente in formato Magnum, con un’edizione limitata di sole millecinquecento bottiglie, è prodotta da una selezionatissima raccolta di uve 100% Chardonnay, la base cuvée è dell’annata 2014. Eleganza e piacevolezza, arricchite da grande complessità ed energia, si sprigionano da questo Extra Brut (con un dosaggio di 3,5 g/l,).

“Fresco, molto fine e delicato, al naso arrivano frutti bianchi, ma anche pesche nettarine e le note esotiche dell’ananas. Con un po’ di ossigenazione guadagna una struttura molto floreale, con sentori di iris e note speziate, delicato ma potente e corposo al tempo stesso. In bocca è incredibilmente intenso, lungo e con freschi contrasti, pesca, agrumi, pompelmo. Sicuramente un vino da pasto, molto elegante” – Nathalie Laplaige, Chef de Cave.

 Joseph Perrier, la più antica Maison di Champagne di Chalons sur Marne – oggi ribattezzata Chalon en Champagne – viene fondata nel 1825 dal giovane Joseph Perrier. Gli eredi che subentrano negli anni a Joseph Perrier si succedono di padre in figlio da ormai cinque generazioni, ribadendo così il vero e proprio carattere di azienda famigliare.  Dal 1825 si arriva al 1980, anno in cui Jean-Claude Fourmon prende le redini dell’azienda di famiglia rinverdendo i successi di una “Marque House” oggi riconosciuta in tutto il mondo per il suo tradizionale ed alto livello qualitativo. Nel 2019 la tradizione del passaggio da padre a figlio continua con il passaggio della Maison nelle mani di Benjamin Fourmon, figlio di Jean-Claude.

La Maison, più volte insignita a livello internazionale, si è fregiata fin dagli albori del più ambito dei riconoscimenti divenendo, infatti, il fornitore ufficiale della casa Reale d’Inghilterra; da qui la Cuvée Royale che ancora contraddistingue i prodotti più rappresentativi. Ad ulteriore celebrazione di questa scelta, un mantello regale compare su tutte le cuvée classiche e simboleggia il privilegio a questa casa della Regina Vittoria e dal Re Edoardo IV d’Inghilterra.

Castello Banfi il Borgo is in the top 10 resort hotels compiled by Travel Leisure

It is with pleasure that we share with you all the 2019 TOP TEN RESORT HOTELS IN ITALY FOR THE TRAVEL LEISURE in which Castello Banfi - Il Borgo ranks #6.

Ogni anno per il loro sondaggio World’s Best Awards, T + L chiede ai lettori di valutare le esperienze di viaggio in tutto il mondo – per condividere le loro opinioni sui migliori hotel, resort, città, isole, navi da crociera, centri benessere, compagnie aeree e altro ancora.

Gli hotel sono stati valutati in base alle loro strutture, posizione, servizio, cibo e valore complessivo.

Le proprietà sono state classificate come città o resort in base alle loro posizioni e servizi.

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Sanguis Jovis-High School of Sangiovese: 'Rudy Buratti' Graduation Prize in Viticulture and Oenology

The Banfi Foundation, through Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese, and the Scuola Enologica di San Michele all'Adige have decided to remember the extraordinary figure of Rudy Buratti, Banfi's Oenologist Director who died prematurely in January 2018, by dedicating a degree award in Viticulture and Oenology to him.

Rudy Buratti, who graduated from the Scuola Enologica di San Michele all'Adige in 1981, arrived in Montalcino in 1983, becoming one of the main protagonists of Banfi's extraordinary entrepreneurial history. The award, in perfect line with the mission of Sanguis Jovis, of which Buratti had been a great promoter, intends to remember his human and professional figure, taking him as an example to young people in the sector.

The call for entries was an incredible success, with over thirty entries received. The winner of this first edition was Dr. Stefano Delledonne with an innovative study on wine conservation in modern distribution: How does wine evolve when stored on a supermarket shelf? Evaluation of chemical, physical and sensory parameters.

The project involved evaluating the sensory (olfactory), physical (colour) and chemical (riboflavin) characteristics of bottles of white wine, produced from different varieties, exposed to light resulting in the defect known as 'light taste'. In addition to receiving a scholarship, Dr. Delledonne will be given the opportunity to attend the next Summer School (15-19 July 2019) free of charge.

The official presentation of the 2019 edition of the Rudy Buratti Graduation Prize in Viticulture and Oenology will take place on 15 July at 6.30 pm at the Teatro degli Astrusi in Montalcino (Siena).

Sanguis Jovis-High School of Sangiovese

Sanguis Jovis-High School of Sangiovese, che proprio il 15 luglio si appresta a dare il via alla terza edizione della Summer School dal tema I Terroir del Sangiovese In Toscana: Conoscenza, Storytelling, Mercato, a soli tre anni dalla sua nascita continua il suo percorso: potenziare, difendere e diffondere il valore prodotto dalla vitienologia del Sangiovese di Montalcino e della Toscana.

The 2019 edition of Jazz & Wine in Montalcino in the sign of great Italian and international stars

From 2 to 14 July, Montalcino returns as a protagonist of great jazz music

The 2019 edition of Jazz & Wine in Montalcino in the sign of great Italian and international stars

Now in its 22nd edition, the festival, born from the collaboration between the Banfi winery, the Rubei family of the Alexanderplatz in Rome and the Municipality of Montalcino, brings artists of the calibre of Dee Dee Bridgewater, Kurt Rosenwinkel, Roberto Gatto, Stefano di Battista and Flavio Boltro to the Tuscan village. 

Italian and international stars meet in Montalcino (Siena): from 2 to 14 July, Jazz & Wine returns with an unmissable programme, the festival that unites great jazz and quality wine, well-known and attended by the world's most important artists and now firmly established as one of Europe's biggest festivals.

Born from the collaboration between the well-known Banfi winery, the Rubei family of the Alexanderplatz of Rome and the Municipality of Montalcino, for the 22nd consecutive year the event brings world-famous artists to the city that is the symbol of Brunello.

Jazz & Wine in Montalcino 2019: il programma

Si inizia martedì 2 Julywithin the historic walls of Castello Banfi, with "Waiting for Jazz & Wine" and the unmistakable sounds of SEBASTIEN CHAUMONT5et. The French saxophonist and singer with his quintet will take the audience back to when jazz and blues made people dance. A journey of emotions from the swing and pre-bop atmospheres of the 1940s to the sound of the early rhythm 'n' blues and jive of the 1950s.

Tuesday 9 Julyalso at Castello Banfi, the festival enters its climax week with an all-star band led by the accomplished Mexican composer, drummer and singer ISRAEL VARELA.

With The Labyrinth Project. Varela - formerly alongside Charlie Haden and Pat Metheny - will perform together with German virtuoso pianist FLORIAN WEBER and legendary Brazilian bassist (four-time Grammy Award Winner) ALFREDO PAIXAO. Special guest the great American saxophonist BEN WENDEL.

Not to be missed on Wednesday 10 July with the JAZZ & WINE ORCHESTRA directed by Mario Corvini which, as every year, opens the concerts in the Montalcino Fortress. This year's guest for the evening is Rosario Giuliani, award-winning Italian saxophonist and historic 'friend' of Jazz & Wine.

The resident orchestra, present at the Montalcino festival since 2015, this year proposes a repertoire dedicated to Thelonious Monk, model and reference for generations of musicians for his eclectic, original and always out-of-the-box approach.

Thursday 11 July the Philadelphia out-of-classman takes the stage KURT ROSENWINKEL. The guitarist has dominated the New York jazz scene for over a decade, creating a new thing in jazz that stems from contaminations with rock, hip hop and contemporary music. Gifted with a strongly romantic compositional vein and an absolutely personal timbre of rare beauty, in this trio he is supported by the talent and class of drummer Greg Hutchinson and bassist Dario Deidda from Salerno, who has always been by Kurt's side in recent years, even in his performances in the United States.

Highlight of this edition, Friday 12 July comes DEE DEE BRIDGEWATER with J'ai deux amours. Absolute star of the world music scene, undisputed lady of jazz, Dee Dee Bridgewater, with this project, pays tribute to the career and life of Josephine Baker and also celebrates famous chansonniers of the time such as Edith Piaf and Charles Trenet. For the occasion, Dee Dee Bridgewater appears with a superlative quartet consisting of Ira Coleman (bass), Louis Winsberg (guitar), Marc Berthoumieux (accordion) and Minino Garay (percussion).

Saturday 13 July the festival celebrates italian jazz with the drummer ROBERTO CAT and his New Quartet. Ambassador of Italian jazz in the world, proclaimed this year's best Italian drummer by the monthly magazine Jazzit, with this new project, extraordinarily mature and expressive, Gatto returns to the purely acoustic dimension, thanks to the help of three stage companions who best represent the Italian jazz scene: Alessandro Lanzoni on piano, Matteo Bortone on double bass and Alessandro Presti on trumpet.

The 22nd edition closes on Sunday 14 July with two other jazz icons: FLAVIO BOLTRO BBB TRIO ft STEFANO DI BATTISTA. The reunion of the two ambassadors of Italian jazz in the world, born this winter at the Alexanderplatz in Rome, offers a concert that ranges from acoustic to the use of electronic effects. The repertoire includes songs that draw on pop with atmospheres different from classic jazz, into which Stefano's sound, warm and pungent as ever, fits perfectly. Also on stage is Mauro Battisti on bass and Mattia Barbieri on drums.

All Jazz & Wine in Montalcino performances will start at 9.45 pm.

Information, reservations and tickets

Proloco Montalcino, 0577 849331 / 348 8855416 - info@prolocomontalcino.com

Information

Banfi 0577 840111 - marketing@banfi.it (also bookings for Banfi Castle concerts)

Information and booking

Eventbrite

Artistic Direction

Paolo Rubei

The Mariani family awarded 'Wine Family of the Year' at the Meininger 'Excellence in Wine & Spirit' Award

A meno di un anno dalla nomina di Cristina Mariani-May come “Woman of the Year 2018” da parte di “The Drinks Business”, anche la Germania premia Banfi, dichiarando la famiglia Mariani “Wine Family of the Year” al Meininger Award “Excellence in Wine & Spirit” di Düsseldorf.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, alla vigilia di Prowein, una delle fiere più importanti del settore vitivinicolo, alla presenza di numerosi invitati provenienti da tutto il mondo, e personalità di spicco del mondo internazionale dell’enologia. Qui Cristina Mariani-May, rappresentante della terza generazione famigliare e, dal 2018, CEO di Banfi Vintners, ha ritirato la prestigiosa onorificenza dalle mani di Christoph e Andrea Meininger, proprietari della casa editrice Meininger Verlag e ideatori dell’iniziativa.

La scelta della giuria, composta principalmente dai giornalisti delle riviste enologiche del gruppo, ossia “Weinwirtschaft”, “Meininger’s Wine Business International”, “Sommelier”, “Weinwelt” e “Getränke Zeitung”, per il 2019 è andata alla famiglia Mariani per la seguente motivazione:“Banfi è una delle più rinomate case vinicole del mondo e la famiglia Mariani ha dato un prezioso contributo al vino italiano. La gestione sostenibile, tradizione e modernità hanno permesso a Banfi di svolgere un ruolo di primo piano nel mercato del vino internazionale”.

Cristina Mariani-May, ringraziando Christoph e Andrea Meininger in prima persona e tutta la casa editrice Meininger Verlag ha dichiarato: “Sono emozionata ed onorata di essere qui, oggi, a ritirare questo prestigiosissimo riconoscimento. I miei ringraziamenti, a cui si aggiungono quelli di mio padre John che, purtroppo, all’ultimo momento non è potuto essere presente, vanno alla famiglia Meininger e a tutta la giuria. Desidero ringraziare, inoltre, tutto il team Banfi che, in questi 40 anni, ha camminato a fianco della mia famiglia. Un ringraziamento va anche alla famiglia Sorrentino e a Brand Compendium, nostro partner in Germania da oltre 10 anni”. 

Cambiamento climatico e vino

From today until 7 March, climate change, proposals for working together to reduce environmental impact and real solutions for the wine sector will be discussed in Porto

Cristina Mariani-May, owner and CEO of Banfi, in recognition of her leadership in the sector, has been invited to bring her testimony as a winemaker to the wine-related climate change summit in Porto from today until 7 March.

'The main focus for the future,' says Cristina Mariani-May, 'is sustainability. One of my main goals is to leave my children the area in which Banfi operates in a better state than how we found it'. She continues 'At Banfi, we started working sustainably when there was not so much talk about sustainability yet. Ensuring a balanced ecosystem, maintaining and nurturing biodiversity on our estate, always looking for new ways to keep our land healthy and our wines wholesome, as well as minimising our impact on the planet, have become our modus operandi'.

The wine world is strongly linked to the environment and the territory in which it works, and talking about the challenges it faces every day due to climate change, confronting winery owners, scientists, business leaders, oenologists, importers, encourages the entire sector to work together, to find short and medium term solutions, to reduce the impact on the environment. In addition to Cristina Mariani-May, there are numerous high-profile speakers who will give their testimony, including former US Vice-President Al Gore, and who together will produce the Porto Protocol.

In 2000, Banfi began a path on certifications that in 2006 led it to conclude a journey and obtain, as the first wine company in the world, certification for ethics and social responsibility (ISO 14001, ISO 9001 and SA 8000). Since 2015 Banfi has also been drawing up the Sustainability Report in which it reports for each year on the sustainable practices applied to each sector of its business.

The limited edition of La Pettegola 2018 signed by Ale Giorgini

Il 25 febbraio a Roma, presso il Voodoo Bar, è stata presentata l’edizione limitata de La Pettegola 2018, in una reinterpretazione curata dall’illustratore Ale Giorgini.

Il 25 febbraio, presso il Voodoo Bar immerso nella suggestiva cornice di un parco di oltre 2000 mq, nel pieno centro di Roma tra il Colosseo ed il Rione Monti, è stata presentata la seconda edizione della Limited Edition de La Pettegola 2018.

Per il secondo anno consecutivo, il Vermentino di Banfi viene proposto in un’edizione limitata (solo ventimila bottiglie), in una versione completamente reinterpretata dall’illustratore Ale Giorgini.

L’artista, classe 1976, ha iniziato a disegnare da bambino e non ha più smesso.  Oggi fa l’illustratore: ha collaborato con Armani, Jeep, Puma, Warner Bros, Kinder Ferrero, Opinel, Disney, Foot Locker, Sony, Emirates, MTV e ha pubblicato le sue illustrazioni su The Hollywood Reporter, The Boston Globe, Chicago Magazine, Wired UK, L’Espresso, Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera. Ha partecipato a mostre ed eventi in tutto il mondo anche se, quando può, ama passare le sue giornate a Vicenza, città dove è nato. È stato selezionato dalla Society of Illustrators di New York e candidato al Premio Boscarato al  TCBF. È direttore artistico di Illustri Festival, insegna allo IED di Torino e alla Scuola Internazionale di Comics (Padova). Ha fondato Magnifico, un’agenzia di illustratori.

L’illustrazione avvolge completamente la bottiglia de La Pettegola con una monocromia rosa e un complesso intreccio di geometrie e linee. L’artwork ritrae la scenografia perfetta di un aperitivo tutto al femminile. Vermentino amato dalle donne, La Pettegola a ogni sorso rende sempre una serata tra le colline toscane più spensierata. Il vocio delle conversazioni e il tintinnio dei brindisi sembrano prendere vita oltre la bidimensionalità dell’illustrazione e diventare reali. L’osservatore si sente così  piacevolmente coinvolto dall’atmosfera di festa e non vede l’ora di gustare a sua volta un calice di Pettegola.

Così Giorgini presenta la sua opera “Sono arrivate. Nei loro eleganti abiti estivi, sfilano una per una in una sfilata senza fine. Il loro accessorio preferito è un calice di Pettegola che sfoggiano con disinvoltura. Il rosa è il dress code della serata, rispettato anche dall’uniforme dei servizievoli camerieri e dall’imbandigione dei tavolini all’aperto. Il cinguettio delle chiacchiere è una sinfonia che fa da colonna sonora alla felice occasione. Per ogni dove risuona: Un calice di Pettegola, grazie! E mentre i bicchieri si svuotano all’inarrestabile ritmo dei brindisi, il cielo si riempie di stelle. Un uccellino assiste alla scena, prima di volare via portando con sé il ricordo di questa notte nella campagna toscana”.

L’estetica ha avvicinato Banfi al design in un sodalizio che diventa di anno in anno più forte, grazie a collaborazioni con artisti e designer di fama internazionale, mostre e vernissage.