Banfi si arricchisce di un nuovo gioiello: inniskillin, l’iceWine per eccellenza

Montalcino, 5 marzo 2008 – Banfi, la nota azienda vitivinicola montalcinese, a partire dal prossimo mese di aprile amplia la già vasta gamma dei vini distribuiti inserendo nel proprio portafoglio una delle tipologie più estreme, straordinarie e incredibili del mondo vinicolo, l’icewine. Rispettando l’ormai consolidata linea di scelte per vini di elevata qualità, Banfi ha optato per la distribuzione in esclusiva per l’Italia di un marchio d’elite come quello di Inniskillin, prestigioso produttore in Canada di questo prezioso ed insolito vino. La pluripremiata azienda è stata fondata nel 1975 da Donald Ziraldo, figlio di emigranti italiani e Karl J. Kaiser, di origine austriaca. L’icewine è un vino dolce, ma non necessariamente da dessert, per la cui produzione, al fine di ottenere la massima concentrazione di zuccheri e una dolcezza estrema calibrata da un’ottima acidità, richiede una caratteristica meteorologica specifica, vale a dire la presenza di temperature che rimangono a lungo otto-dieci gradi sottozero. La purezza, la freschezza degli aromi, le caratteristiche varietali delle uve utilizzate, i profumi conferiti da questa particolarissima concentrazione rappresentata dalla “ghiacciatura” dei grappoli, sono esaltati grazie alla vinificazione e all’affinamento effettuati esclusivamente in acciaio. Banfi inizierà la distribuzione con tre dei vini della vasta gamma prodotta da Inniskillin: un Cabernet Franc, un Vidal ed un Riesling.

 

Casillero del diablo carmenere 2006 “best value” Wine spectator

Un grande riconoscimento è stato attribuito da Wine Spectator al Casillero del Diablo Carmenere 2006, uno dei vini cileni della linea Casillero dei Diablo di Concha y Toro: 88 Punti e “Best Value”, il più alto punteggio attribuito alla linea Casillero del Diablo da questa autorevole rivista americana.

Oltre a questo importante risultato il Carmenere 2006 è stato menzionato nella lista dei migliori vini con il miglior rapporto qualità prezzo (Best Value), confermando, ancora una volta la qualità dei vini cileni di Concha y Toro. Il commento che accompagna il punteggio, esalta la sua struttura. “Sentori di cacao, uva spina e tabacco che conducono ad un finale lunghissimo. Un vino con un eccellente rapporto qualità prezzo.”

 

Wine enthusiast: premio alla carriera a john mariani

Montalcino – (12 Novembre, 2007) – John F. Mariani, proprietario dell’azienda vinicola montalcinese Castello Banfi, così come della compagnia di importazione di vini statunitense Banfi Vintners, è stato insignito del Premio alla Carriera dalla prestigiosa rivista Wine Enthusiast. L’ambito riconoscimento è il risultato dell’assegnazione dei “2007 Wine Star Awards” attribuiti ogni anno alle eccellenze mondiali del vino, e la cui lista completa sarà pubblicata sul numero di dicembre dall’autorevole rivista americana. La cerimonia di premiazione si terrà durante un gala dinner il prossimo 28 gennaio presso la New York Public Library. John Mariani, insieme al fratello Harry rappresenta la seconda generazione di Banfi, azienda che è oggi diretta da Cristina Mariani-May, figlia di John, e dal figlio di Harry, James. Con questo premio Wine Enthusiast ha voluto riconoscere l’influente ruolo rivestito da John Mariani nell’ambito dell’enologia mondiale. John inizia, a metà degli anni ’50, con l’ampliamento del portafoglio vini di Banfi Vintners. L’azienda, che fino a quel momento si era occupata esclusivamente di vini italiani, introduce anche etichette tedesche, svizzere e francesi che le permetteranno, agli inizi degli anni ’60, di divenire il leader per l’importazione di vini francesi negli Stati Uniti. John prosegue il suo cammino con l’inserimento nel mercato americano del Lambrusco di Riunite. Il vino ottiene immediatamente un successo enorme e diviene così popolare da rimanere ai vertici, nella categoria dei vini importati, per oltre quaranta anni. Dal 1988 inizia la collaborazione, per il mercato americano, con Concha y Toro, una delle più importanti aziende vinicole cilene, di proprietà della famiglia Guilisasti, posizionando il marchio nel segmento dei top vini nel mondo. Nel frattempo, alla fine degli anni ’70 compie un passo davvero importante, John diventa produttore lui stesso fondando a Montalcino la Castello Banfi, azienda che contribuirà in misura determinante al successo mondiale del Brunello. Castello Banfi, nota oggi internazionalmente per la sua ricerca clonale sul vitigno del sangiovese Brunello e per la produzione di vini di alta qualità, è stata la prima cantina nel mondo a ricevere le certificazioni per la responsabilità ambientale, etica e sociale (ISO 14001 e SA 8000) così come quella per la qualità (ISO 9001:2000). Castello Banfi è diventata il fulcro dell’ospitalità della zona, offrendo molteplici servizi quali l’enoteca, il Museo del Vetro e della Bottiglia, la balsameria, i tour guidati alla cantina, due ristoranti di cui uno con cucina toscana tradizionale e l’altro, una stella Michelin, con una cucina internazionale, fino alla recente apertura del relais Castello Banfi – Il Borgo. I successi di Banfi hanno permesso all’azienda di avere anche un importante ruolo filantropico attraverso la Fondazione Banfi Vintners. La Fondazione con una donazione ha contribuito alla costruzione di una scuola tecnica, un orfanatrofio ed alla progettazione di 800 unità abitative a Potenza dopo il devastante terremoto dei primi anni ’80. Ogni anno, inoltre, effettua donazioni a varie associazioni ed università in tutto il mondo e promuove la cultura del vino e del cibo italiani sponsorizzando tour per studenti. Pur occupandosi di altre attività, Banfi rimane comunque sempre focalizzata sulla produzione e l’importazione di vini di alta qualità. Agli inizi di quest’anno John Mariani è stato insignito della Laurea in Legge “Honoris Causa” dall’irlandese Shannon College. Nel 1985 ha anche ricevuto un dottorato in amministrazione finanziaria,“Honoris Causa”, dalla Johnson & Wales University, Rhode Island. E’ stato nominato Cavaliere della Repubblica d’Italia nel 1982 ed è membro del consiglio di amministrazione della Cornell University oltre che del Dean’s Advisory Councils della Cornell Johnson Business School e della Cornell Hotel School. Nel 1987 è stato premiato come Imprenditore dell’Anno dalla Johnson’s School a seguito del progetto Sanford Weill della Citigroup e Christopher Hemmeter, per il prolifico sviluppo di alcuni dei più importanti hotel e resort alle Hawaii. Nel 2001 John Mariani ha ricevuto il National Education and Leadership Award dall’associazione Sons of Italy negli USA. “La visione e lo sviluppo delle idee di John Mariani, che è riuscito a portare il vino nelle case e nei ristoranti americani, hanno contribuito a far crescere la qualità del vino nel mondo” dice l’editore di Wine Enthusiast, Adam M. Strum La missione della rivista Wine Enthusiast, fondata nel 1988, è quella di educare ed intrattenere i lettori con il vino e tutto ciò che vi ruota intorno in modo semplice e facilmente accessibile. Wine Enthusiast è cresciuto fino a diventare una delle pubblicazioni del mondo enologico più quotate e stimate nel mondo. La rivista è un’importante risorsa per i vini e gli alcolici in genere disponibili sul mercato, vitale sia per i consumatori che per gli addetti ai lavori , con 500.000 copie distribuite nei settori specializzati e nei negozi di libri. Wine Enthusiast organizza inoltre numerosi eventi rivolti sia ai consumatori che ad un pubblico più specializzato.

 

Presentazione del libro: la ricerca dell’eccellenza

Montalcino, 5 dicembre 2007 – Vino e scienza, un binomio inscindibile quando si parla di qualità. Tra le cantine italiane che per prime hanno compreso l’importanza di stringere accordi con le più importanti università del Paese, per l’attuazione di ricerche scientifiche in vigna ed in cantina, c’è Castello Banfi, l’azienda leader del Brunello di Montalcino. Seguendo il filo conduttore del proprio impegno per l’eccellenza, Banfi ha oggi raccolto in un prestigioso volume oltre 20 anni di studi svolti in collaborazione con le Università di Milano e di Pisa. Il libro, affronta in modo tematico, le linee di ricerca applicata che hanno contraddistinto l’operatività quotidiana della Castello Banfi nel corso della sua intensa, seppure breve, storia. “La Ricerca dell’Eccellenza”, una limited edition che non sarà in vendita ma diventerà una preziosa strenna natalizia per alcuni selezionati addetti ai lavori del mondo del vino, sarà presentato il 6 dicembre a Roma, nella sede dell’Enciclopedia Treccani, una autorevole e insolita location che solo in rarissime circostanze ha aperto le sue porte al pubblico. Nell’occasione interverranno alcuni tra i più noti esperti di enologia del Belpaese, come il professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, che illustrerà le importanti ricerche iniziate a Castello Banfi nei primi anni ’80 proprio con la sua collaborazione. Ci sarà poi il professor Amedeo Alpi, docente dell’Università di Pisa; con il professor Sergio Miele del Dipartimento di Agronomia del medesimo ateneo, Castello Banfi ha, infatti, stipulato da anni una convenzione di ricerca per lo studio delle principali tematiche agronomiche. Il professor Carlo Cannella, celebre nutrizionista, parlerà del rapporto tra vino e salute: secondo le più recenti scoperte internazionali, infatti, il moderato consumo di vino è considerato un elemento importante per la prevenzione di numerose patologie. Infine il filosofo Tullio Gregory che tratterà del benessere dell’età moderna, con l’importante ruolo svolto dal vino nella nostra alimentazione. Insieme ad Enrico Viglierchio, direttore generale di Castello Banfi, interverrà l’autorevole professor Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Questo libro vuole essere un riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito all’affermazione di Castello Banfi, plasmando un materiale di partenza, il territorio di Montalcino, che aveva in sé grandi potenzialità, ma poco espresse e soprattutto non riconosciute a livello mondiale. Il volume tratta di risorse naturali e genetiche (clima, suoli e paesaggi del territorio dell’azienda, la zonazione viticola, la selezione clonale del Sangiovese, la vite selvatica e le origini delle varietà coltivate), dell’evoluzione della tecnologia produttiva nel vigneto (gestione agronomica del suolo, fasi dello sviluppo aziendale nelle tecniche colturali, irrigazione, controllo delle infestanti), della valorizzazione dell’uva (i profumi del vino, il rapporto legno/vino, la cantina vista nel suo divenire), e della Social Responsibility (con riferimento alle certificazioni ottenute da Castello Banfi).

 

I grandi vini banfi ai top delle principali guide italiane

Siamo giunti al consueto  appuntamento con le recensioni delle più importanti guide italiane del vino ancora una volta puntuali nel decretare le etichette protagoniste durante il 2007. 

Per quanto riguarda Banfi, grande successo per i nostri vini più moderni ed “internazionali”, come i  pluri-premiati SummuS ed ExcelsuS, ma anche e finalmente, il giusto riconoscimento al nostro Mandrielle Merlot, ai vertici anch’esso dalla più qualificata critica ufficiale Negli ultimi anni il nostro team tecnico ha lavorato moltissimo sulla famiglia dei monovarietali, con alcune innovazioni sia in campagna che in cantina che hanno consentito una più autentica ed elegante espressione del frutto. 

I “3 bicchieri” attribuiti dalla guida “Vini d’Italia” di Gambero Rosso & Slow Food al Mandrielle 2004 decretano e certificano, quindi, il successo di questa nuova filosofia produttiva.Anche quest’anno, come lo scorso, trasversali apprezzamenti nelle guide dell’Associazione Italiana Sommelier, di Maroni e di Veronelli per i nostri due SuperTuscan-gioiello che nella splendida vendemmia 2004 raggiungono un picco qualitativo eccezionale. Il nostro Brunello 2002 è stato inoltre giudicato da Wine Spectator il migliore tra tutti i brunelli prodotti, ed ha ottenuto ben 4 stelle su Decanter. 

Una produzione, quella di Banfi, che sia nelle grandi annate così come nelle piccole, sia con le grandi denominazioni che con i vini più moderni, si distingue per una qualità difficilmente eguagliabile.