Cosa fare 3 giorni in Toscana

Vuoi organizzare un weekend lungo nella Toscana più autentica tra cultura, borghi e natura? Scopri i nostri consigli per un tour mozzafiato di 3 giorni in Toscana.

Tour di 3 giorni in Toscana completo e indimenticabile
La Toscana è una terra ricca di bellezza e fascino e non basterebbe una vita intera per esplorare ogni suo borgo, per scoprire tutti gli scorci paesaggistici e per innamorarsi delle sue tradizioni. Le vestigia del suo antico passato, la profondità della sua cultura e la grande varietà del suo paesaggio offrono a coloro che si chiedono dove andare qualche giorno in Toscana l’opportunità di creare una moltitudine di itinerari tematici: quello dedicato al relax, in resort immersi nella natura incontaminata, quello dedicato al mondo del vino, con degustazioni e visite alle cantine, quello storico-artistico, tra borghi da fiaba e musei, o quello marittimo in treno lungo la bellissima Costa degli Etruschi. Ecco perché quando ci si chiede dove trascorrere 3 giorni di vacanza in Toscana può essere difficile individuare da subito le mete giuste. Per aiutarvi nell’organizzazione di un perfetto weekend lungo in questa terra meravigliosa, abbiamo preparato alcuni consigli.

Dove passare il weekend in Toscana all’insegna del relax
Il primo passo per decidere dove trascorrere 3 giorni di vacanza in Toscana è scegliere una località in cui pernottare che vi consenta di raggiungere facilmente le vostre destinazioni, ma che sia anche accogliente e ospitale, non solo quindi un luogo dove passare la notte, ma un’oasi di pace alla quale ritornare con piacere dopo una giornata di esplorazioni e avventura. Il Castello Banfi Wine Resort è la meta ideale dove passare un weekend in Toscana all’insegna del relax e dell’avventura: la struttura è dotata di ogni comfort per una vacanza che vi permetterà di staccare la spina per qualche giorno e ricaricarvi con un massaggio rilassante o con un passeggiata tra i vigneti lussureggianti. Inoltre, se siete 3 giorni in Toscana e vi chiedete dove andare, nei dintorni del Castello Banfi Wine Resort ci sono moltissime attività che vi terranno piacevolmente occupati, come il trekking in Val d’Orcia, le passeggiate a cavallo o in mountain bike.
Infine, come detto in precedenza, questo incantevole resort può fungere da punto di partenza per il vostro tour di 3 giorni in Toscana, essendo circondato da luoghi di interesse storico, paesaggistico ed enogastronomico.

Tre giorni in Toscana: l’itinerario dei vini
Il tour della Toscana di 3 giorni in macchina più apprezzato in ogni stagione ha come destinazione la città del vino, Montalcino, patria del celebre Rosso e dell’ apprezzatissimo Brunello dall’affascinante complessità olfattiva. Qui, immersi in un panorama lussureggiante fatto di dolci colline e distese di vigneti pregiati, si potranno scoprire i segreti delle più rinomate produzioni vinicole visitando le cantine della zona e partecipando alle esperienze di degustazione. Non dimenticate di inserire in questo tour della Toscana di 3 giorni in macchina anche una visita ai musei legati alla storia e alla produzione del vino, come il Museo del Vino di Greve e il Museo della Bottiglia e del Vetro a Poggio alle Mura, situato in un autentico castello medievale.

Itinerario borghi in Toscana
Organizzare un itinerario dei borghi della Toscana non è facile, visto che sono tantissimi e tutti diversi. Se avete a disposizione solo un fine settimana e volete sapere cosa visitare in Toscana in 2 giorni per riuscire a cogliere la vera essenza di questa regione costellata da borghi da fiaba e cittadine arroccate sulle colline, vi consigliamo di visitare la Val d’Orcia. In quest’area patrimonio dell’UNESCO sorgono una miriade di piccoli borghi in cui respirare un’atmosfera d’altri tempi. Pienza, l’Abbazia di Sant’Antimo, l’antica torre di Sant’Angelo in Colle, Camigliano, Sasso d’Ombrone, e le mura di Castiglione d’Orcia sono solo alcune delle bellezze di questi borghi da visitare soggiornando presso il Castello Banfi Wine Resort.

Tour Toscana 3 giorni in treno
Sebbene molti dei borghi e delle località sopra menzionate siano raggiungibili solo con l’auto, non è detto che le bellezze della Toscana siano precluse a chi preferisce viaggiare con i mezzi pubblici. Ecco, dunque, alcuni tour della Toscana di 3 giorni in treno.

Etruschi Line
Etruschi Line è una delle iniziative più interessanti per chi vuole organizzare un tour della Toscana di 3 giorni in treno. Promossa da Trenitalia e dal Comitato Promotore Costa Etrusca, l’iniziativa permette di raggiungere con il treno regionale le bellissime spiagge, i borghi e i siti archeologici della Costa degli Etruschi, oltre a offrire sconti e promozioni presso strutture balneari e alberghiere. Marina di Cecina, Follonica, Grosseto e San Vincenzo sono solo alcune delle tappe da poter visitare comodamente in treno, per una full immersion di 3 giorni in uno dei litorali più affascinanti dal punto di vista archeologico e paesaggistico.

La linea Siena-Chiusi Chianciano Terme
Anche la linea Siena-Chiusi Chianciano Terme offre un’ottima opportunità per un tour della Toscana di 3 giorni in treno. Il primo giorno può essere interamente dedicato alla visita dell’ affascinate città di Siena, mentre il secondo giorno, seguendo le tappe delle stazioni ferroviarie, si potranno visitare gli incantevoli borghi che costellano questa zona della Toscana, come Asciano e Rapolano Terme, addentrandosi sempre più nelle terre del vino, fino ad arrivare a Montepulciano, dove poter pernottare. Il terzo giorno, dopo una visita alle cantine della zona, si riprende il treno fino a Chianciano Terme, dove potersi rilassare con un percorso benessere tra le acque termali.

Tour enogastronomico in Toscana

Consigli pratici e suggerimenti utili per partire per un tour enogastronomico nel cuore della Toscana e scoprire i sapori e i profumi tradizionali del territorio.
Tour enogastronomico in Toscana: 8 spunti e suggerimenti utili
Un tour enogastronomico in Toscana è un viaggio suggestivo ed emozionate, che invita gli amanti della buona tavola e del buon vino a immergersi in un’esperienza totalizzante e multisensoriale, alla scoperta delle eccellenze culinarie e vinicole della regione. La Toscana, infatti, con la sua affascinante ricchezza culturale e paesaggistica, si erge come una delle mete più ambite per questo genere di attività, attirando con la sua rinomata tradizione culinaria viaggiatori da ogni parte del mondo.
I turisti che intraprendono un tour enogastronomico in Toscana di 2 giorni o più vengono avvolti da una sinfonia di sapori, aromi e panorami, guidati da esperti sommelier, chef e guide locali che con passione svelano i tesori nascosti del territorio. Ma qual è l’itinerario enogastronomico in Toscana più interessante di tutti? Quali sono le attività connesse a questa nuova forma di turismo? Ecco alcuni consigli per un weekend enogastronomico in Toscana davvero indimenticabile.

Tour enogastronomico in Toscana: le strade dei vini
Molto apprezzato è il tour enogastronomico nella regione del Chianti, lungo la strada panoramica Chiantigiana che collega Firenze e Siena e che si snoda attraverso la maestosa campagna toscana, tra floridi vigneti e borghi da fiaba come Castagnoli, Greve in Chianti e San Gimignano.
Un altro tour enogastronomico in Toscana di 2 giorni da non perdere per chi ama il buon vino è quello che prevede una giornata a Montalcino e una giornata a Montepulciano. Questi due borghi medievali, che distano meno di un’ora di macchina l’uno dall’altro, sono autentici gioielli incastonati tra le lussureggianti colline, e offrono un viaggio indimenticabile alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di una volta.
A Montepulciano, famosa per il Vino Nobile, il tour enogastronomico in Toscana si arricchisce di ulteriori delizie. La città vanta splendidi palazzi rinascimentali e suggestivi vicoli, tra cui spicca Piazza Grande, teatro di eventi storici e culturali di grande risonanza. A Montalcino, cuore pulsante del celebre Brunello di Montalcino, i visitatori avranno l’opportunità di visitare le antiche cantine, come quelle di Banfi, di esplorare la Fortezza di Montalcino, maestoso baluardo del XIV secolo, che regala una vista panoramica spettacolare sul paesaggio circostante, o di degustare i migliori prodotti tipici locali in una bottega d’altri tempi, come l’Enoteca.

Tour enogastronomico a Montalcino: partenza dal Castello Banfi Wine Resort
Nei pressi di Montalcino sorge anche il prestigioso Castello Banfi Wine Resort, un’oasi di tranquillità e pace circondata da vigneti, e luogo ideale in cui soggiornare per un tour enogastronomico a Montalcino. Qui, oltre a vivere la magica esperienza di soggiornare in un autentico castello medievale, avrete l’occasione di scoprire le prelibatezze culinarie della Toscana, di esplorare antichi borghi e di rilassarvi lontano dal caos cittadino, grazie alla vicinanza del resort ai principali punti di interesse per un tour enogastronomico della Toscana e alle numerose attività ad esso connesse.

Visita alle cantine
La cantina, che apre le proprie porte ai cultori del vino, è la zona più intima di ogni azienda vinicola, il suo cuore pulsante dove, come nel caso delle Cantine Banfi, la varietà e l’eccellenza delle uve viene preservata ed esaltata grazie alla fusione di tecnologie di ultima generazione, sperimentazioni tecniche e sapere tradizionale.
È possibile optare per una visita mattutina con pranzo o una visita pomeridiana con cena, costituita da un menu degustazione con diverse portate. Oppure, se preferite un tour privato, avrete la possibilità di visitare, oltre alla cantina, anche i vigneti e la prestigiosa Balsameria, dove si produce il rinomato Condimento Balsamico Etrusco; una degustazione guidata di tre delle migliori etichette e un pranzo con menu degustazione di 4 portate presso il ristorante La Taverna.

Degustazione e Wine Bar
Per gli intenditori, un tour enogastronomico della Toscana segue soprattutto la strada della degustazione dei vini. Offriamo diversi menù degustazione di vini tematici, che vi faranno innamorare dell’incredibile varietà del Sangiovese o che vi porteranno con l’olfatto e con il gusto in un viaggio tra i sapori autentici della Toscana e del Piemonte.

Cena stellata
Se siete alla ricerca di un luogo dove mangiare durante il vostro tour enogastronomico in Toscana per poter gustare le prelibatezze locali preparate ad arte secondo la tradizione, ma anche di un’esperienza all’insegna del lusso, della cortesia e dell’arte dell’ospitalità, vi consigliamo di prenotare una cena stellata al Ristorante La Sala dei Grappoli, presso l’incantevole Castello Banfi.
Week end enogastronomico in Toscana: non solo cibo e vino
Ma un percorso enogastronomico in Toscana non è legato esclusivamente al cibo e al vino, ma anche al relax, alla cultura e alla conoscenza del territorio. La tradizione culinaria infatti è profondamente legata alla storia dei borghi e delle città, e solo visitandoli è possibile comprendere la vera origine dei piatti più prelibati.
Durante il vostro weekend enogastronomico in Toscana potete dedicare qualche ora al relax presso le terme di Bagno Vignoni, un borgo unico al mondo che ospita una vasca termale ad accesso libero al centro della piazza principale; esplorare il Monte Amiata con i suoi suggestivi itinerari di trekking; o visitare l’incantevole Abbazia di San Lorenzo al Lanzo, nota anche come Badia Ardenghesca, nel comune di Civitella Paganico.

10 piatti tipici di Siena da provare

Ecco quali sono i piatti tipici di Siena da provare assolutamente e quali vini abbinare per un’esperienza enogastronomica tradizionale toscana.
I piatti tipici di Siena che devi assolutamente assaggiare
A Siena, le tradizioni culinarie si intrecciano con la storia millenaria della città, regalando un’esperienza gastronomica davvero unica. I piatti tipici di Siena infatti rappresentano una preziosa testimonianza delle sue radici e della sua cultura e ogni boccone è un viaggio nel tempo, un assaggio di tradizione tramandata di generazione in generazione.
Ecco alcuni dei piatti tipici di Siena da assaggiare assolutamente quando si visita la città.
Prodotti tipici di Siena: antipasti secondo la tradizione
I prodotti tipici di Siena sono legati alla ricchezza del suo territorio, alla fertilità del suolo e soprattutto alla cura degli allevatori che allevano bestiame di prima scelta e seguono passo dopo passo l’intera filiera alimentare, così da portare in tavolo solo prodotti genuini, molti dei quali godono di denominazione di origine protetta (DOP) o di indicazione geografica protetta (IGP). Formaggi, vini e salumi sono infatti veri e propri capolavori sensoriali che catturano l’anima autentica di Siena, offrendo una sinfonia gastronomica senza pari.
Pecorino di Pienza
Il pecorino di Pienza, un formaggio a pasta dura e crosta naturale, incanta con la sua complessità gustativa, derivante dall’utilizzo di latte pastorizzato di pecore allevate allo stato semibrado. Per apprezzarne appieno il gusto, un Brunello di Montalcino si fa complice ideale, grazie alla sua struttura elegante e ai sentori di frutta matura.
Finocchiona
La finocchiona è un salume tipico del territorio senese; con la sua carne di maiale delicatamente speziata e l’aroma avvolgente dato dalla presenza di semi di finocchio e vino rosso, è un vero piacere per i sensi, in grado di stuzzicare anche l’appetito del celebre Niccolò Machiavelli. Accompagnarla con un rosso toscano, ricco e corposo, esalta la sua sapiente fusione di sapori.
Primi piatti tipici di Siena
I primi piatti tipici di Siena rientrano appieno nella tradizione culinaria Toscana che si basa principalmente sulla preparazione artigianale della pasta fresca all’uovo, sia allungata come le pappardelle, sia ripiena, come ravioli e tortelli.
Pici al ragù di cinghiale
Se siete in visita in città e vi state chiedendo cosa mangiare a Siena, i pici al ragù di cinghiale sono una scelta che accontenta anche i palati più esigenti: l’armonia tra un tipo di pasta estremamente caratteristico e un condimento dal sapore forte e deciso sapranno creare una perfetta sinfonia di gusto.
Gnudi
Gli gnudi senesi sono un piatto della cucina tipica senese tra i più sfiziosi e originali, una rivisitazione dei classici tortellini o gnocchi ripieni. Il termine “gnudi” (che in italiano significa “nudi”) si riferisce al fatto che questi bocconcini non hanno la classica sfoglia di pasta all’esterno, ma sono costituiti solo da un ripieno di spinaci, ricotta, uova, parmigiano, farina e spezie, amalgamati insieme a formare delle deliziose palline.
Solitamente, gli gnudi vengono conditi con burro fuso e salvia o con una semplice salsa di pomodoro. Il risultato è un piatto delizioso, delicato e raffinato che esalta la genuinità degli ingredienti utilizzati e riflette l’essenza della tradizione culinaria senese.
Secondi piatti tipici senesi
Ma la cucina tipica di Siena esprime al meglio la sua unicità e il suo carattere distintivo nei secondi piatti, e nelle carni in particolare. Sebbene la carne sia infatti rinomata in tutta la Toscana, è in questa città che la tradizione ha elaborato le ricette più intriganti.
Costine di cinta senese
Tra i secondi piatti tipici senesi spiccano le costine di cinta senese, una carne derivante da una razza suina antichissima originaria proprio della Toscana, unica al mondo, al punto da aver ottenuto la denominazione di origine protetta. Avvolte da un sottile velo di sapori inebrianti, queste costine offrono un’esperienza gustativa senza pari. La carne, tenera e succulenta, si fonde con note di selvaggina e sentori di erbe aromatiche, deliziando i palati più esigenti.
Trippa alla senese
Anche la trippa alle senese è, come suggerisce il nome, uno dei piatti tipici di Siena più apprezzati dai turisti. Il segreto della sua bontà è racchiuso non solo nella scelta di ingredienti di qualità con cui condire la trippa (pomodori freschi o passata di pomodoro, cipolla, carote, sedano, aglio, prezzemolo e un mix di erbe aromatiche), ma soprattutto nella cottura lenta e paziente, che permette di amalgamare sapientemente i sapori, ottenendo una salsa ricca e densa.
Scottiglia
La scottiglia è un gustoso stufato di carne che rientra a pieno titolo tra i secondi piatti tipici di Siena e della Toscana in particolare, dato che la sua ricetta originaria affonda le radici nelle antiche tradizioni contadine della zona. La preparazione della scottiglia prevede l’utilizzo di diverse carni di animali da allevamento, come agnello, coniglio, pollo e manzo, ma anche carni di cacciagione, come cinghiale e lepre, quando disponibili. Le carni vengono stufate lentamente insieme a pomodori, cipolle, aglio, erbe aromatiche e vino rosso e spesso servite insieme alla polenta o al pane toscano abbrustolito.
Dolci tipici di Siena
Un pasto con prodotti tipici di Siena non può che terminare in dolcezza con ricciarelli, cantucci e panforte. Questi dolci tipici di Siena sono così buoni da essere esportati in tutta Italia, contribuendo a diffondere nella penisola l’arte culinaria di questa incantevole città.
Ricciarelli
I ricciarelli, deliziosi biscotti morbidi, a base di mandorle macinate, zucchero, albumi d’uovo e scorza di limone, incantano con il loro profumo inconfondibile.
Cantucci
I cantucci hanno fatto la storia della cucina toscana, grazie alla loro fragranza inebriante, esaltata dall’abbinamento con il caratteristico vinsanto o con il Florus, moscadello di Montalcino Docg firmato Banfi, abbinamento da provare assolutamente se siete in visita alla città di Siena o se soggiornate presso l’Hotel il Borgo di Castello Banfi Wine Resort, struttura ricettiva a meno di un’ora di distanza da Siena.
Panforte
Il panforte è un dolce tipico natalizio, ma si trova nelle pasticcerie di Siena e dintorni in ogni periodo dell’anno. Preparato con mandorle, noci, canditi, spezie e miele, è una vera delizia per grandi e piccini e uno dei piatti tipici di Siena più amati di sempre.

Jazz & Wine in Montalcino 2023: tutte le informazioni

Oggi, dopo il grande successo dell’anno scorso, ritorna il Jazz & Wine in Montalcino, la suggestiva rassegna musicale che riscalda le notti estive di questo incantevole borgo con le note calde del jazz e l’armonia dei vini più prelibati. Affascinante incontro tra musica e vini di prestigio, il festival apre le porte a un’esperienza enogastronomica e musicale senza pari. Gli appassionati avranno l’opportunità di deliziarsi con i più raffinati vini toscani, scoprire le storie delle antiche cantine e apprezzare dal vivo le stelle del jazz.

Jazz & Wine: le date

Come ogni anno per il Jazz & Wine, le date sono quelle della settimana centrale di luglio: dal 18 al 22 luglio artisti del panorama musicale internazionale calcheranno il palco del festival, giunto quest’anno alla sua 26° edizione, con performance musicali di altissimo livello a partire dalle ore 21.45.

L’organizzazione è affidata al direttore artistico Giampiero Rubei, che da anni si fa portavoce delle tendenze musicali più apprezzate dal pubblico, alla famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma, al Comune di Montalcino e a Castello Banfi, la storica azienda vinicola promotrice da sempre di iniziative culturali che mirano alla valorizzazione del territorio.

Jazz & Wine in Montalcino 2023: il programma

Il Jazz & Wine in Montalcino 2023 offre un programma ricco di eventi e di ospiti italiani e stranieri. Ecco il dettaglio delle giornate.

Eventi – 18 luglio

La prima serata del Jazz & Wine in Montalcino 2023 avrà come cornice d’eccezione l’incantevole e suggestivo Castello Banfi, nel cuore di Poggio alle Mura. Quest’antica fortezza medievale ospiterà una delle stelle più brillanti del panorama jazz internazionale, la straordinaria Eliane Elias, The Bossa Queen, che riscalderà i cuori di tutti gli spettatori con brani dal suo nuovo album “Quietude”. La virtuosa del piano dalla voce calda e sensuale sarà accompagnata sul palco del Jazz & Wine di Montalcino da Marc Johnson al contrabbasso, Leandro Pellegrino alla chitarra e Rafael Barata alla batteria.

Eventi – 19 luglio

La seconda serata si sposterà alla Fortezza di Montalcino, un’altra bellissima cornice dal sapore medievale, che darà il suo benvenuto a un virtuoso della chitarra che ha da tempo toccato gli animi degli appassionati di jazz e non solo: Mike Stern Band. Accompagnato da Lemi Stern (chitarra elettrica, ngoni, voce), Bob Franceschini (sax), Jimmy Haslip (basso elettrico) e Dennis Chambers (batteria), porterà sul palco del Jazz & Wine in Montalcino 2023 l’atmosfera fusion dei suoi brani più famosi.

Eventi – 20 luglio

Il Jazz & Wine continua con un programma d’eccellenza, che porta per la prima volta in Europa l’icona del jazz internazionale Peter Erskine Quartet, che si esibirà alla Fortezza di Montalcino con Alan Pasqua (pianoforte), Darek Oles (contrabbasso) e George Garzone (sax).

Eventi – 21 luglio

L’anima internazionale del Jazz & Wine in Montalcino si respirerà anche venerdì 21 luglio con una tappa imperdibile del cinquantesimo anniversario e tour finale dei The Manhattan Transfer, un gruppo che da decenni regala emozioni con il suo stile unico e il virtuosismo dei suoi membri.

Eventi – 22 luglio

Sabato 22 luglio i partecipanti al Jazz & Wine avranno il piacere di ascoltare dal vivo i Tiromancino, che durante il loro Summer Tour faranno tappa alla Fortezza di Montalcino per regalare un turbine di emozioni con vecchi e nuovi brani.

Eventi – 23 luglio

Infine, domenica 23 luglio si esibirà la straordinaria cantautrice Noa (alias Achinoam Nin). Con una sensibilità ineguagliabile e la rara capacità di intrecciare generi e linguaggi musicali, Noa incarna la quintessenza stessa del jazz internazionale. Le sue note avvolgeranno gli spettatori in un abbraccio emozionale, trasportandoli in un viaggio musicale indimenticabile. 

Dove mangiare e dove alloggiare nelle date del Jazz & Wine 2023

In questo suggestivo programma dedicato alla musica e all’anima jazz di Montalcino, un posto d’onore lo avranno il vino e le realtà vinicole della zona, che costituiscono l’altra parte dell’anima di questo incantevole borgo. Oltre alle degustazioni che accompagneranno le esibizioni musicali infatti, il Jazz & Wine 2023 è anche l’occasione per scoprire i segreti delle più rinomate cantine e ammirare le bellezze della campagna Toscana.

E quale location migliore per soggiornare durante il Jazz & Wine in Montalcino se non il prestigioso Castello Banfi Wine Resort, che ospita la serata di apertura del festival? 

L’intero complesso del resort è dedicato al benessere, al relax e alle eccellenze enogastronomiche della regione. Gli ospiti potranno soggiornare presso l’Hotel Il Borgo, dove l’architettura medievale incontra la raffinatezza degli arredi, il fascino di sale e ambienti d’altri tempi incontra il comfort e la tecnologia dei giorni nostri, e dove la professionalità e la cortesia dello staff esprimono al meglio la tradizionale ospitalità toscana.

Oltre ad assistere al Jazz & Wine, il programma di chi vista Montalcino in questo periodo può arricchirsi di meravigliose opportunità, come le passeggiate a cavallo tra le colline, la visita alle cantine e ai vigneti, o l’incontro con le delizie culinarie della tradizione toscana presso La Taverna o presso il ristorante La Sala dei Grappoli.

Il soggiorno presso il Castello Banfi Wine Resort vi permetterà dunque di ritrovare l’armonia e la serenità necessarie per immergersi completamente nelle suggestioni musicali degli appuntamenti serali del Jazz & Wine in Montalcino. Un’esperienza senza eguali, dove musica, vini di eccellenza e il fascino delle colline toscane si uniscono in una sinfonia di emozioni.

Estate in Toscana: 5 idee originali

Estate in Toscana? Ecco 5 luoghi da visitare poco turistici ma meravigliosi. Scopri tutti i consigli di Castello Banfi Wine Resort.
Estate in Toscana: 5 idee non turistiche

L’estate in Toscana si rivela un’esperienza senza pari, una sinfonia di emozioni e delizie per tutti i sensi. Tra le colline ondeggianti e gli ulivi millenari, i paesaggi si dipingono di colori vividi e suggestivi, in una cornice incantevole che lascia senza fiato, e la ricchezza culturale di questa terra regala incontri con capolavori d’ogni epoca.
Ma non sono solo Firenze, Pisa, Siena, Montalcino e le colline del Chianti a racchiudere tali capolavori: sono moltissimi le piccole cittadine e i borghi della Toscana ricchi di tesori nascosti, di bellezze paesaggistiche e artistiche, nonché di attività ricreative a contatto con la natura che renderanno la Toscana in estate il più bel ricordo delle vostre vacanze.
In questa regione di rara bellezza, l’estate rappresenta una festa per gli occhi, un viaggio nell’Italia più autentica, dove si respira l’essenza di un territorio carico di storia, arte e tradizione. Ecco, dunque, cosa vedere in Toscana in estate e quali attività alternative fare per divertirsi e rilassarsi.

Cosa fare in Toscana in estate
L’estate in Toscana non è solo mare: sono molteplici le attrattive che questa regione offre ai turisti italiani e stranieri durante la bella stagione. Il trekking, ad esempio, si rivela un’esperienza unica e accattivante. Tra vigneti, colline, ulivi e borgate d’altri tempi, si respira aria pura e si sperimenta la fusione con la natura, lontano dal frastuono quotidiano. I sentieri tortuosi conducono a panorami da fiaba, e ogni passo risveglia un senso di avventura ed esplorazione. Per gli amanti del trekking e delle escursioni in bici o a cavallo, la Toscana in estate è la meta ideale.
Ma l’estate in Toscana significa anche concerti, sagre, rievocazioni medievali e buon cibo: le iniziative enogastronomiche legate alle eccellenze del territorio sono parte integrante di un turismo ricercato, raffinato e non più così tanto di nicchia. Circondati dalla natura lussureggiante, da paesaggi ricchi di storia e riscaldati dall’ineguagliabile ospitalità toscana, gli enoturisti in Toscana in estate si godono tutte le magiche esperienze che questa regione può offrire.

Estate in Toscana: dove andare
Quando si passa l’estate in Toscana, dove andare e cosa vedere lontano dalle grandi città, sempre gremite di visitatori? Ecco quindi 5 mete non turistiche che sapranno regalarvi una vacanza indimenticabile.

Montefioralle
Montefioralle è un piccolo e romantico borgo nella zona del Chianti, che regala scorci paesaggistici mozzafiato. Passeggiare tra le viuzze strette, ammirare le antiche abitazioni ancora cariche di fiori colorati alle finestre, e godersi un buon gelato all’ombra del castello medievale è un modo alternativo per godersi l’estate in Toscana e capirne la vera essenza.

Pitigliano
Suggestivo e caratteristico anche è il borgo di Pitigliano, nel cuore della Maremma, una piccola cittadina arroccata su una collina di tufo che domina la campagna circostante, chiamata anche “La piccola Gerusalemme” per l’importanza della comunità ebraica lì presente fin dal XVI secolo e che di conseguenza ha influenzato l’urbanistica della città.
A Pitigliano si possono ammirare la sinagoga e il ghetto ebraico, l’affascinante necropoli etrusche, il maestoso acquedotto mediceo, la bellissima Fontana delle Sette Cannelle e il bellissimo Palazzo Orsini, una fortezza che oggi ospita il Museo Archeologico e la Biblioteca.

Bolgheri
Il centro storico di Bolgheri è un vero e proprio paesaggio incantato, con il maestoso Castello dei Conti della Gherardesca, le botteghe artigianali, le piazze ricche di storia, e il Viale dei Cipressi, reso celebre dalla penna del poeta Giosuè Carducci. Quest’ultimo soggiornò diversi anni in questo borgo, sempre fonte d’ispirazione, e se vi chiedete cosa fare in Toscana in estate, un percorso di visita interamente dedicato al poeta è sicuramente un’esperienza da fare.

Vinci
Il borgo di Vinci, a una cinquantina di chilometri da Firenze, è famoso per aver dato i natali al geniale Leonardo ma, nonostante la fama, è ancora una meta turistica poco frequentata e di conseguenza tutta da scoprire per un’estate in Toscana alternativa e culturale. L’attrazione principale del borgo è il Museo Leonardiano, che ospita una delle esposizioni dedicate al sommo artista del Rinascimento, e che si trova all’interno di un edificio anch’esso ricco di fascino: il castello dei Conti Guidi, antichi signori del borgo, chiamato anche “castello della nave” per la sua forma caratteristica.
Visitare la città sulle tracce di Leonardo è un’esperienza nuova e culturalmente appagante: sia la chiesa di Santa Croce che la Biblioteca, per non parlare della Piazza con la scultura di Mario Ceroli “L’uomo di Vinci” sono costellate dai segni della presenza di Leonardo nel borgo.

Poggio alle Mura
Poggio alle Mura è il luogo ideale per trascorrere un’estate in Toscana che non sia solo mare. Questo incantevole luogo nei pressi di Montalcino si struttura intorno al Castello Banfi Wine Resort, una fortezza medievale circondata da uliveti e vigneti, trasformata in un magnifico resort. Qui potrete vivere l’esperienza di dormire in un vero castello medievale senza rinunciare al lusso e al comfort dei giorni nostri: le bellissime suites dell’Hotel Il Borgo sono infatti un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, mentre gli spazi comuni offrono l’opportunità di rilassarsi immersi in paesaggi e scorci mozzafiato. Qui si trova anche il Museo del Vetro, che ospita capolavori in vetro di tutte epoche, tra cui la celebre “Portatrice” di Picasso.

L’estate in Toscana è dunque un viaggio alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, storiche, artistiche culturali ed enogastronomiche di una regione meravigliosa e indimenticabile. Buona estate, ti aspettiamo!

Piatti toscani estivi: 10 migliori

Quali sono i piatti tipici toscani da gustare in estate? Scopri la gastronomia estiva tradizionale della Toscana sul blog di Castello Banfi.
Piatti toscani estivi: quali provare in vacanza?
In questa estate soleggiata, il desiderio di concedersi pasti freschi e salutari durante una vacanza in Toscana stuzzica il palato dei moltissimi turisti presenti, che però non vogliono rinunciare all’esperienza di gusto unica che può offrire la regione e che quindi sono alla ricerca dei piatti estivi toscani più tipici.
La Toscana, infatti, terra di eccellenza culinaria, offre un ricco assortimento di ricette tipiche toscane estive che abbracciano la generosità delle delizie stagionali e i segreti di un’antica tradizione enogastronomica. A casa o al ristorante, i piatti tipici toscani estivi risplendono di colori e sapori, in un tripudio di gusto che coinvolge tutti i sensi.
Il luogo ideale per poter gustare le ricette estive della Toscana è il ristorante La Taverna, che incarna la quintessenza della cucina regionale e della tradizione. Immerso in un paesaggio di colline verdeggianti e vitigni a perdita d’occhio, sotto le volte delle antiche cantine del Castello Banfi Wine Resort, La Taverna emerge come il tempio culinario ideale per assaporare piatti autentici e genuini, una vera ode alla Toscana estiva. Ma quali sono i piatti estivi toscani più famosi e apprezzati?
Antipasti estivi toscani
La farinata è uno degli antipasti estivi toscani più amati: questa pietanza a base di farina di ceci è l’ideale per una pausa pranzo leggera o come antipasto sfizioso. Dorata e croccante in superficie, racchiude un cuore tenero e gustoso. Si può gustare calda, da sola, oppure accompagnata con un tagliere di salumi e formaggi tipici della regione per un antipasto tradizionale, ma è perfetta anche da portare al mare o durante le gite fuori porta per visitare la bellissima campagna toscana, poiché mantiene inalterata la sua fragranza e il suo sapore sfizioso e genuino per diverso tempo.
Come suggerisce il nome, le acciughe alla povera sono uno degli antipasti estivi toscani tipici della tradizione popolare, che nei secoli è riuscita a elaborare ricette tipiche toscane estive e con ingredienti genuini e ricchi di gusto. Le acciughe alla povera infatti, ricetta tipica livornese, sono un tripudio di sapori che soddisfa anche i palati più esigenti, oltre a essere molto semplice da preparare. Una volta pulire le acciughe, vanno fatte marinare per sei ore nell’aceto di vino bianco e successivamente condite con cipolle di tropea e cipolle classiche, disposte a strati come una sorta di lasagna e arricchite con peperoncino e olio extravergine d’oliva.
I crostini con i fegatini sono una delle ricette tipiche toscane estive che non possono mai mancare: con il loro sapore intenso e la loro origine contadina racchiudono l’essenza stessa dell’enogastronomia toscana e sono adatti per essere assaporati in ogni stagione.
Primi piatti toscani estivi
Nella maggior parte delle ricette tipiche toscane estive e non, il pane raffermo o i crostini sono tra gli ingredienti più utilizzati, come avviene per la preparazione della famosa panzanella toscana. Questo piatto è spesso considerato la versione estiva della minestra di verdure o di un’insalata più consistente e affonda le radici nella tradizione toscana al punto che anche Boccaccio la menziona in una delle sue novelle. La freschezza dei pomodori maturi e dei cetrioli croccanti, il gusto intenso della cipolla rossa, il profumo del basilico fresco e dell’olio d’oliva, mescolati insieme ai crostini fragranti di pane toscano tostato creano un connubio che stuzzica il palato e i sensi nelle calde giornate estive.
Un’altra pietanza estiva toscana gustosa e famosa in tutta la regione sono i pici all’aglione, conditi con l’aglione di Chiana Presidio Slow Food, olio extravergine d’oliva e pomodoro.
Secondi piatti toscani estivi
Che si tratti di secondi piatti toscani estivi di mare o di terra, la Toscana offre sempre ricette tradizionali gustose. Una di queste è il caciucco alla livornese, una zuppa a base di pesce servita con crostini. Un tempo simbolo della tradizione culinaria povera, perché realizzato con gli scarti del pesce, in tempi più recenti è stato rivisitato dai più grandi chef che utilizzano ingredienti di prima scelta come frutti di mare e crostacei pregiati: un’ottima pietanza estiva toscana di mare.
E non si può non includere tra i piatti toscani estivi la fiorentina alla griglia, accompagnata da un contorno di pomodori freschi, per un pasto sostanzioso e ricco di gusto, ma facilissimo da preparare.
Dolci estivi toscani
La Toscana, regina indiscussa dell’arte culinaria, vanta una tradizione di pasticceria antica quanto le stesse città che hanno fatto la storia di questa regione. Tra i suoi dolci più pregiati, i cantucci e i ricciarelli sono senza dubbio i protagonisti della tradizione culinaria. Privi di creme e quindi di più facile conservazione in estate, stuzzicano i sensi e rapiscono il palato: come dolci toscani estivi sono pratici da portare con sé in spiaggia o da servire in tavola come dessert.
Infine, tra i piatti estivi toscani ci sono anche alcune ricette fresche per preparare dolci e torte estive. Un esempio è il lattaiolo toscano. Questo impasto di latte, uova, zucchero e farina, prende forma in forno, rivelando il suo carattere dalla consistenza cremosa, da cui si sprigiona la fragranza fresca di cannella e limone. Si può gustare al cucchiaio o tagliato in quadrati e decorato con una generosa nevicata di zucchero a velo.

Banfi Brunello Ambassador Club

Lunedì 5 giugno 2023 il Banfi Brunello Ambassador Club ha aperto i battenti con una cerimonia riservata ai suoi primi sessanta Ambasciatori, i professionisti italiani che, fin dai primi anni Ottanta, quando la prima bottiglia di Brunello di Montalcino Banfi appariva sul mercato con il millesimo 1978, diedero un contributo significativo alla sua affermazione mondiale.

Chi sono i primi Ambasciatori del Banfi Brunello Ambassador Club

“Il pionierismo è da sempre uno dei nostri valori centrali – ricorda Cristina Mariani-May, CEO e seconda generazione della famiglia imprenditoriale – Essere pionieri era parte della visione che guidò mio padre nella creazione di Banfi ed è oggi un pilastro della nostra identità aziendale. Istituire un Club speciale, fatto proprio dalle persone che hanno condiviso questo valore fin dall’inizio, è un atto che abbiamo sentito quasi doveroso, per ringraziarli del passato e chiedere di accompagnarci nel nostro futuro”.

Cerimonia inaugurale presso Castello Banfi

Castello Banfi è stato ancora una volta protagonista di una giornata speciale, regalando in esclusiva il fascino della propria storia plurisecolare a una platea di grandi professionisti.
Le mura del Castello hanno accolto, in un ideale abbraccio di benvenuto, gli Ambasciatori del Brunello Banfi con una cerimonia di investitura degna dei fasti di Montalcino, della Toscana e del Made in Italy di pregio.
La storia di Banfi è fatta di persone, delle relazioni fra loro e dei racconti di molte vite. Il Banfi Brunello Ambassador Club nasce per accogliere tutto ciò e consolidarlo nel tempo futuro.

La lettera di nomina agli Ambasciatori Banfi

Da questo nascono le parole con le quali Cristina Mariani-May ha segnato la lettera di nomina inviata mesi fa a ciascun Ambasciatore Banfi:

“Era il lontano 1978 quando mio padre John, insieme a Ezio Rivella, decise di dare vita a un sogno: dimostrare al mondo intero che l’impossibile era possibile e che Montalcino sarebbe potuto diventare uno dei riferimenti enoici dell’intero pianeta. Gli ingredienti per il successo c’erano tutti: la consapevolezza di poter contare su un territorio unico al mondo e con un potenziale ancora inespresso; poi c’era il Sangiovese, vitigno principe dell’enologia italiana ma ancora non sufficientemente consapevole di esserlo; infine, il Brunello di Montalcino, un vino di grande personalità e immense potenzialità ma ancora sconosciuto ai più, specie nel mondo fuori da Montalcino. Mancava, a tutto ciò, proprio il mercato: una visione produttiva e commerciale più ampia e lungimirante, capace di lanciare la sfida al gotha mondiale dei grandi vini, senza complessi di inferiorità, fieri della nostra millenaria cultura vinicola e chi avesse il coraggio e l’intraprendenza per realizzarlo. E qui siamo arrivati noi e tutti coloro i quali, come Lei, hanno creduto in questa idea”.

Stelle Michelin e Castello Banfi

In Toscana sono diversi i ristoranti premiati con stelle Michelin. Tra questi vi è anche il ristorante La Sala dei Grappoli presso Castello Banfi Wine Resort.
Stelle Michelin e Toscana: premiato il ristorante di Castello Banfi
La fama della Toscana e il suo primato tra le mete turistiche più ambite tutto l’anno è dovuto anche all’ospitalità dei suoi abitanti, all’eccellenza nell’accoglienza delle strutture alberghiere e alla ricchezza di prelibatezze enogastronomiche. Qui, i prodotti locali vantano prestigiosi riconoscimenti come la DOP e la DOC, testimonianza della loro autenticità e qualità superlativa, mentre i vini della regione, rinomati e amati in tutto il mondo, sono considerati capolavori che esaltano l’essenza stessa del territorio. Ma l’arte culinaria toscana non si ferma alla qualità dei suoi ingredienti: si riflette anche nell’impeccabile servizio e nella preparazione dei piatti tradizionali. E proprio a questo impegno costante verso l’eccellenza si deve la presenza di numerosi ristoranti con Stelle Michelin in Toscana nel 2023.
Le Stelle Michelin, infatti, rappresentano il culmine della perfezione gastronomica e sono assegnate solo a poche eccellenze nel campo della ristorazione. La presenza di numerosi ristoranti stellati in Toscana è un segno tangibile della passione e della dedizione dei cuochi e degli chef della regione, che con creatività e maestria rielaborano i piatti della tradizione in autentiche opere d’arte culinarie.
Un metodo per scegliere dove andare a mangiare in Toscana è dunque quello di seguire la guida Michelin e affidarsi all’esperienza dei massimi esperti del settore enogastronomico e alberghiero.
Stelle Michelin: la storia
La storia delle stelle Michelin e dell’omonima guida famosa in tutto il mondo affonda le sue radici in un lontano passato, nella Francia del XIX secolo, quando al mondo circolavano solo poche migliaia di automobili.
Il nesso tra le auto e la più rinomata guida della ristorazione può all’apparenza sembrare un enigma, ma il mistero viene subito svelato scoprendo che gli ideatori della guida non sono altri che i fratelli André e Édouard Michelin, fondatori dell’omonima azienda di pneumatici. Il loro obiettivo era pubblicare una guida gratuita per i viaggiatori francesi, allo scopo di promuovere il turismo e quindi incentivare la domanda di automobili e, di conseguenza, di pneumatici.
Con il passare degli anni, la Guida Michelin divenne sempre più popolare grazie alla sua accuratezza, oggettività e dettaglio e cominciò a diventare un punto di riferimento per tutti i viaggiatori che volevano regalarsi un’esperienza enogastronomica di un certo livello. Fu solo nel 1926 che i critici gastronomici iniziarono ad assegnare le famose “Stelle Michelin” per valutare i ristoranti recensiti. Inizialmente, erano solo due categorie:
“una stella” per i ristoranti eccellenti;
“due stelle” per quelli eccezionali.
Con l’evolversi del mondo culinario, la storia delle Stelle Michelin vide l’introduzione della terza stella nel 1931, riservata ai ristoranti straordinari che offrivano esperienze gastronomiche uniche e indimenticabili, come i ristoranti stellati Michelin in Toscana fanno tutt’oggi. Queste stelle divennero rapidamente sinonimo di eccellenza culinaria e attirarono l’attenzione di chef e proprietari di ristoranti in tutto il mondo.
Negli anni successivi, la Guida Michelin si espanse a livello internazionale, arrivando anche in Italia e in Toscana e diventando il più alto riconoscimento nel campo della ristorazione. Oggi, le stelle Michelin rappresentano l’obiettivo supremo per ogni chef ambizioso e il ristorante che può vantarne una o più è annoverato tra le eccellenze gastronomiche del mondo.
L’assegnazione delle stelle avviene ancora oggi grazie a una selezionata squadra di ispettori anonimi che viaggiano in incognito, valutando con cura ogni aspetto dell’esperienza culinaria, dalla qualità del cibo alla maestria tecnica, dal servizio all’atmosfera.
La Sala dei Grappoli
Sono ben 35 i ristoranti con una stella Michelin in Toscana nel 2023: ricca di storia, arte e cultura, questa regione è anche un paradiso gastronomico e, come detto in precedenza, la presenza di così tanti ristoranti insigniti della Stella Michelin in Toscana è la testimonianza più autentica della sua straordinaria varietà ed eccellenza culinaria. Culla di tradizioni gastronomiche centenarie e di prodotti locali pregiati e genuini, la Toscana è anche il luogo dove talentuosi chef stellati coniugano la tradizione con l’innovazione, trasformando ingredienti locali in creazioni culinarie di straordinaria bellezza.
Questo è quello che avviene al Ristorante La Sala dei Grappoli presso Castello Banfi Wine Resort, insignito di una Stella Michelin. Qui Domenico Francone, rinomato chef di origini pugliesi, è stato in grado di realizzare un’interessante fusione tra i sapori della sua terra natale e la raffinata cucina toscana, in particolare quella maremmana. La sua creatività si esprime attraverso la ricerca delle materie prime e lo studio di nuove interpretazoni dei sapori tradizionali e non. Ma quello che rende La Sala dei Grappoli un’eccellenza tra i ristoranti Stellati Michelin della Toscana è anche la sua incantevole e unica location, lo storico Castello Banfi, una fortezza medievale che si erge solennemente tra le soleggiate colline della campagna toscana. La sala interna, da cui il ristorante prende il nome, è superbamente affrescata con voluttuosi grappoli dorati e la terrazza, all’ombra delle mura del castello medievale, offre una vista impareggiabile sui vigneti della tenuta Banfi.